Non tutte le ciambelle riescono col buco… Ma per farne uno basta un proiettile…
Abbiamo già esaminato in sede di retrospettiva la saga di Metal Slug in tutto il suo splendore: una serie capace di risollevarsi con stile dalle cadute , di recuperare i punti persi per offrire, ieri come oggi, ore e ore di infinito divertimento arcade, puro e adrenalinico. Tra i tanti titoli citati, però, uno esce fuori dal coro: si tratta di “Metal Slug”, uscito per PS2 nel 2006. Per farla breve: “Metal Slug” è un gioco tridimensionale . Molti al solo pensare a un gioco 3D per questa serie potrebbero urlare “Sacrilegio!”, maledicendo pesantemente gli sviluppatori, i produttori e tutti coloro che abbiano partorito un’idea che può portare un franchise 2D alla rovina. Urla d’orgoglio… Si tratta solo di urla orgogliose, in quanto “Metal Slug”, pur non essendo un capolavoro, ci mancherebbe, è un gran gioco! Mi sembra giusto discuterne, in modo tale da far capire ai testardi che lo hanno snobbato cosa si sono persi…
Poliglotta quando non te lo aspetti!
“Metal Slug” non ha mai abbandonato il suolo giapponese , per un qualche motivo, forse proprio qui si può rintracciare una spiegazione della sua irreperibilità: SNK Playmore ha deciso di creare un gioco per il 10? Anniversario della serie, ma di non distribuirlo in tutto il mondo, limitando alla distribuzione globale solo “Metal Slug Anthology”, uscito per la stessa commemorazione . Il gioco, per questo motivo, è in giapponese, in massima parte. La cosa interessante – quasi divertente – se uno ci pensa, è che se da una parte i testi sono tutti in giapponese, dall’altra i dialoghi parlati sono tutti in inglese, e sono pure recitati piuttosto bene! Questo rende la trama comprensibile anche a noi occidentali, e non si poteva chiedere di meglio… Il generale Morden è tornato alla carica e vuole conquistare il mondo con il suo esercito: in questa missione è accompagnato da un altro individuo maligno, ed è compito, come sempre, della nostra squadra preferita di distruggere i suoi propositi di distruzione e riportare la pace. Durante il briefing della missione, Marco si separa da Tarma e i due prenderanno strade diverse per andare alla ricerca di Fio e Eri, già in missione da tempo all’interno del territorio nemico. Il giocatore, quindi, può cominciare a giocare soltanto con Marco, per poi sbloccare tutti e quattro i personaggi nel corso delle missioni, semplicemente completandole. Accompagnati da una musica che richiama le melodie titaniche degli episodi 2D, possiamo cominciare la nostra prima missione e prendere confidenza con i controlli: le levette analogiche ci guideranno attraverso gli enormi scenari, che saranno divisi in parti, ognuna con lo specifico obiettivo di abbattere tutti i nemici presenti. Una volta sterminati i soldati sarà possibile proseguire fino alla zona successiva, e così via fino al completamento del livello in seguito all’annientamento del boss. Tenendo premuto uno dei tasti dorsali sarà possibile (e per fortuna) usufruire del comodissimo sistema di puntamento automatico dei nemici , che ci permetterà di attaccarli senza dover scomodamente puntare un mirino con la croce direzionale. Il puntamento sarà utile per tutte le armi, recuperate da tutti gli episodi precedenti: sarà possibile scegliere di utilizzare l’arma che più ci aggrada , cambiandole in tempo reale durante la battaglia e salvando i proiettili della nostra arma preferita per i momenti più concitati. Interessante, inoltre, l’aggiunta di diversi tipi di granate, per amplificare il nostro potere distruttivo nei devastanti attacchi nemici. In tutto il nostro arsenale, soltanto un’arma stona, in tutta la sua meschinità: Marco e compagnia infatti, saranno dotati, alle volte, di un fucile di precisione, assolutamente inopportuno, tenendo conto che si sta parlando di “Metal Slug” e non certo di uno shooter meditativo…
Cingoli di gomma
Nonostante alcuni tocchi di classe decisamente amabili, questo titolo presenta alcune pecche, proprie del suo essere esperimento ludico. Prima fra tutte, la gestione dello Slug… Durante il gioco sarà possibile accumulare alcuni metalli colorati , divisi per rarità e poteri, che potranno essere fusi nel laboratorio per poter costruire nuove parti per il mezzo, compresi nuovi cingoli e nuove armi, rendendolo perfettamente customizzabile, pronto ad adeguarsi ad ogni gusto. Tuttavia, indipendentemente da tutte le parti che potrete costruire, lo Slug sarà sempre inutilizzabile, complici dei controlli da infarto , veramente il peggio che si poteva pensare. Una volta saliti dentro lo Slug, il puntamento automatico comincerà a impazzire, decidendo improvvisamente di sbagliare bersaglio, costringendovi a manovre impossibili per evitare i proiettili nemici… Peccato, in questo modo il giocatore non può godersi in nessun modo il frutto della sua inventiva meccanica! Anche la telecamera, spesso imprecisa e poco puntale, non aiuta nei nostri intenti di distruzione, facendoci sbattere contro muri inaspettati e rendendoci facile bersaglio dei nostri nemici, che finiranno per eliminarci nonostante il nostro corpo sia in grado di sopportare diverse ferite. Così come gli Slug possono essere modificati, allo stesso modo si può intervenire sui i personaggi, grazie ad alcune medaglie collezionabili durante la missione (salvando i prigionieri, completandola rapidamente o mediante obiettivi simili), migliorando le loro capacità di danno e di vista, permettendoci di creare il soldato perfetto, una vera e propria macchina di morte. Oltretutto, ogni protagonista avrà a disposizione degli stage completamente differenti, uno più difficile dell’altro, e questo espediente risulta essenziale per aumentare la longevità del titolo ad alti livelli!
Alessandro “Il Notturno” Perlini