Una magia tutta da giocare

I libri di Harry Potter rappresentano un vero e proprio fenomeno letterario, non solo per piccoli e ragazzi ma anche per gli adulti. Il fascino della magia e dell’adolescenza si fonde alla perfezione con la realtà di tutti giorni, in uno splendido mix di fantasia e momenti marcatamente dark. In effetti, sotto lo strato fatto di incantesimi e lezioni scolastiche, si nasconde la vera pelle della filosofia partorita dalla penna di J.K.Rowling: affrontare la vita nel bene e nel male attraverso l’amore e l’amicizia. Il successo letterario ha ovviamente dato il via alle trasposizioni cinematografiche, considerate ormai veri e propri colossal hollywoodiani. In occasione dell’uscita del sesto film, Il Principe Mezzosangue, EA non poteva lasciarsi scappare la ghiotta occasione di produrre il videogioco ispirato ad esso, che ripercorre i momenti più salienti fino, all’esplosivo finale. Bacchette alla mano dunque! Si ritorna nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts!

Piccoli maghi crescono

Sono passati ormai cinque anni dal suo primo ingresso nel mondo della magia e ormai il sedicenne Harry Potter ne ha viste di cotte e di crude. Orfano adottato alla nascita dai terribili zii, trattato come un diverso ed emarginato, ha trovato nel mondo della magia la sua vera casa, e in Hogwarts il suo nido protetto, che lo accoglie per il suo sesto anno scolastico.

Il suo coraggioso altruismo, e la padronanza con gli incantesimi, lo hanno reso forte davanti alla morte del suo padrino, Sirius Black, e al ritorno di Voldemort, l’Oscuro Signore, che ha ucciso i suoi genitori. Il gran finale si avvicina: nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive. Lo scontro è inevitabile. Ma questo sesto anno è tutto incentrato sulle origini del passato di ” Colui che non deve essere nominato”. Assieme ai suoi inseparabili amici Ron ed Hermione, e sotto l’ala protettiva del preside Albus Silente, il giovane Harry dovrà far luce sui misteri del passato di “Tu sai chi”, e trovare un modo per distruggere la sua apparente invincibilità.

Ma a questi momenti oscuri, conditi da combattimenti, creature mostruose e viaggi nel tempo, si aggiungono prepotentemente gli amori e le cotte adolescenziali, che causeranno non poco trambusto (ma anche tante risate) al dinamico trio di maghi. La magia della penna della Rowling si trasferisce discretamente sul Blueray del titolo EA: le fasi più concitate, la rivelazione dei segreti più oscuri, e i momenti più tragici e commoventi, si amalgamano perfettamente con il ritmo videoludico. Unica nota dolente è tuttavia imputabile al doppiaggio, privato delle voci degli attori cinematografici e troppo approssimativo e a tratti banale. I risultato è la poca credibilità di alcuni dialoghi e battute che scadono a volte nel ridicolo, spezzando inesorabilmente la magia di alcune situazioni estreme o di alta tensione.

La magia non è tutto

La maggior parte dei titoli su licenza cinematografica soffrono, spesso, di una fastidiosa povertà tecnica e di un ritmo generale approssimativo.

Il Principe Mezzosangue sfortunatamente non fa eccezione e sfoggia un comparto grafico a tratti anonimo, anche nella sua versione Ps3, testata in sede di recensione. Anzitutto è impossibile non notare, durante i filmati, la poca cura che è stata riversata nell’animare i volti dei protagonisti, piuttosto inespressivi, se non addirittura mal riusciti.

Per fortuna i modelli poligonali sono ben realizzati, e lo stesso vale per le animazioni, in modo particolare quelle delle magie durante i combattimenti o le lezioni di pozioni o difesa contro le arti oscure. Per ciò che concerne le ambientazioni sono da lodare alcuni scorci, come la foresta in lontananza, o il castello di Hogwarts in tutto il suo splendore tra interni ricchi di dettagli ed esterni fatiscenti e irresistibili.

La telecamera, essendo fissa e non regolabile manualmente, crea spesso alcuni problemi di visuale, soprattutto durante l’esplorazione di ambienti chiusi. La vera magagna grafica risiede però nella palette dei colori, slavata e poco intensa come se fosse coperta da uno strato grigio. In un titolo condito da magia, effetti speciali e paesaggi surreali, ci si sarebbe aspettati una palette cromatica vivida e calda.

A far dimenticare queste imperfezioni ci pensano la quasi totale assenza di caricamenti e il motore grafico, sempre sui 30 Fps. Il comparto sonoro, se si esclude la mediocrità del già citato doppiaggio, raggiunge alte vette di attenzione, grazie alle splendide melodie della serie e ad un campionario suoni estrapolato direttamente dalla pellicola cinematografica.

Combatti e vola in alto!

Il gameplay ingegnato dai ragazzi di EA Bright Light si basa su un  sandbox dalle meccaniche piuttosto intuitive e semplificate. Attraverso l’utilizzo di pochi pulsanti, in particolare le due leve analogiche, i grilletti dorsali, e il tasto x, il giovane Harry è perfettamente in grado di cimentarsi nell’esplorazione dei grandi ambienti messi a disposizione, combattere e creare pozioni, e soprattutto, dedicarsi alle sezioni di volo sulla scopa durante le partite di Quidditch (lo sport praticato dai maghi).  Girovagando per il castello, il giocatore avrà la possibilità di padroneggiare incantesimi semplici, come Reparo per rimettere a posto le cose rotte, Vingardium Leviosa per sollevare oggetti e per far cadere gli stemmi altrimenti irraggiungibili, o Incendio per accendere le casse di fuochi d’artificio disseminate per il parco. Ma durante i combattimenti l’azione farà da padrona di casa.  Stupeficium è l’attacco base, veloce ma debole, e lo si otterrà spostando verso l’alto l’analogico destro. Sarà disponibile anche una versione potenziata capace di ribaltare i propri avversari. Utilissimo sarà anche Protego, una sorta di barriera per riflettere le maledizioni avversarie. Essa non sarà l’ unica mossa difensiva, infatti, con i grilletti dorsali si possono evitare i colpi nemici. Le gare sul campo di  Quidditch saranno invece a bordo della scopa firebolt di Harry, il cui obiettivo sarà quello di passare incolume attraverso delle stelle/check point sospese in aria; inanellando un numero sufficiente di queste porte, guadagnerà la velocità necessaria per raggiungere l’agognato boccino che permetterà di vincere la partita.

La vera novità di questo sesto capitolo risiede però nelle pozioni. Durante le lezioni del professor Lumacorno, e grazie al prodigioso libro del Principe Mezzosangue, Harry sarà in grado di creare miscele curiose e particolari.

Sul pad, il minigioco si traduce nel selezionare nella corretta sequenza e col giusto tempismo determinati elementi su schermo attraverso gli stick analogici. Il risultato è divertente e immerge il giocatore nella routine degli studenti di Hogwarts. La durata generale dell’avventura si attesta intorno alle sei-otto ore di gioco, ma il castello nasconde innumerevoli stemmi, utili per sbloccare nuovi contenuti. Saranno inoltre presenti alcuni club studenteschi nei quali impratichirsi con i duelli o le pozioni e che allungano non poco la longevità del titolo.

Conclusioni

Harry Potter e il Principe Mezzosangue rappresenta un mix di divertimento e atmosfera, garantito dalle scenografie evocative tratte dalle pellicole cinematografiche della serie e dai controlli semplici e intuitivi. Tuttavia, le magagne tecniche, conferiscono al titolo EA quel retrogusto spiacevole che si ha davanti a giochi fatti in fretta e furia. Fortunatamente gli appassionati delle avventure del giovane mago chiuderanno un occhio sugli elementi negativi e si lanceranno nel pieno dell’azione tra un incantesimo di difesa e una pozione polisucco!

Marco “Seth” Delle Fave

CI PIACE
  • Atmosfera unica
  • Divertente e semplice da giocare
  • Ottima colonna sonora
NON CI PIACE
  • Tecnicamente non all?altezza
  • Telecamera imprecisa
  • A tratti lineare
6.5Cyberludus.com
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