Il serpente striscia nuovamente su Psp
Tra i protagonisti più attesi dell’E3 2009 non potevano mancare il geniale Hideo Kojima e Metal Gear Solid, fortunata serie stealthaction che (fortunatamente) sembra non voglia concludersi. Con grande sorpresa da parte del pubblico, due sono stati gli annunci da parte dell’autore delle avventure di Solid Snake: Metal Gear Rising e Metal Gear Solid: Peace Walker. Mentre il primo farà la gioia dei possessori di console di terza generazione, il secondo è stato appositamente pensato per Playstation Portable e diretto da Hideo stesso. Dopo il leggendario quarto capitolo, Kojima-san era intenzionato a ricoprire esclusivamente il ruolo di producer nei successivi episodi della serie. Invece, Peace Walker sarà scritto, curato, e diretto, dal filosofo dei videogiochi in persona, per omaggiare i giocatori Sony con una nuova avventura a portata di mano. In effetti, non è la prima volta che Konami punta sulla piccola di casa Sony: la serie Metal Gear Acid e l’ottimo Portable Ops hanno dimostrato che Snake e compagni si amalgamano perfettamente con la giocabilità “tascabile” della piccola di casa Sony. Il nuovo capitolo approderà sul mercato nel 2010 e lo stesso Kojima promette un realismo incredibile e un’esperienza che sfiorerà le emozioni offerte dall’attuale generazione di console.
Il ritorno di Big Boss
Proprio come Portable Ops, anche Peace Walker, ruota attorno alle vicende di Naked Snake, protagonista di Metal Gear Solid 3, che dopo dieci anni si ritrova nuovamente in missione. Costa Rica 1974. Tra le lussureggianti isole dei Carabi, una nuova e misteriosa potenza militare sta approfittando dei conflitti internazionali tra Usa e Urss.
La minaccia della creazione di un arsenale nucleare bellico è imminente e solo Big Boss e i mercenari di Outer Heaven, conosciuti come i “Soldati senza frontiere”, possono sventare questo pericolo.
La trama di questo ennesimo capitolo farà probabilmente luce su diversi aspetti mai chiariti in passato. Se infatti Guns of the Patriots ha risposto alle molte domande degli appassionati su Snake e compagni, non ha sciolto però le questioni sulla fondazione di Outer Heaven da parte di Big Boss.
Kojima ha fatto rivivere al giocatore le gesta di Big Bos s (alias John) sia in Metal Gear Solid 3 – Snake Eater, sia in Metal Gear Solid – Portable Ops, ma non era mai stato spiegato in che modo fosse riuscito a fondare Outer Heaven, una nazione per i soldati e priva di ogni ideale politico. Peace Walker rappresenta dunque il frammento mancante del puzzle Konami. Con Kojima in cabina di regia non si può non pronosticare una sceneggiatura indimenticabile.
La potenza portatile
Sotto il profilo tecnico, il trailer e le immagini mostrate all’E3, presentavano un comparto grafico degno di nota che conferma la potenza Psp, una potenza che verrà spinta oltre i suoi limiti. In effetti, secondo le parole di Hideo Kojima, il team al lavoro su Metal Gear Solid: Peace Walker starebbe puntando ad una resa grafica quanto più vicina possibile a quella già vista su PS3 con il quarto capitolo della saga.
Ovviamente la PSP vanta caratteristiche tecniche notevolmente inferiori; nonostante questo gap tecnico il direttore afferma che il suo obiettivo è raggiungere nuove vette tecniche alla piccolina della grande S.
Il video mostrava un’ambientazione tropicale, insolita per la serie, carica di scenari luminosi,colori distinti e intensi, e textures definite. Il modello poligonale di Big Boss appariva molto dettagliato, e la somiglianza generale con produzioni Ps2 di un certo livello era molto visibile.
l tutto girava senza rallentamenti significativi. Poco o nulla si è potuto gustare delle musiche e del campionario suoni, ma un regista come Kojima-san è abituato a non lasciare nulla al caso. Di conseguenza, è facilmente auspicabile una colonna sonora indimenticabile.
Stealth sotto il sole
Per ciò che concerne il gameplay, Peace Walker si avvicina non poco alle meccaniche di Snake Eater. La visuale è rigorosamente in terza persona, e la telecamera è gestibile manualmente. Big Boss sembra muoversi lungo le ambientazioni senza troppa difficoltà: corre, striscia, e si arrampica silenziosamente attraverso le azioni stealth, tipiche della serie. Ancora una volta agire furtivamente farà la differenza, e le azioni avventate, come sparare senza un minimo di tattica , non verranno sempre perdonate. Sarà fondamentale nascondersi tra i numerosi elementi dello scenario e aggredire di soppiatto i soldati, puntando la propria arma o stordendoli con le mosse da combattimento CQC. Vera novità di Peace Walker risiede nella possibilità di far sparire i corpi delle vittime, legandoli a piccoli palloncini aerostatici. Una volta in volo, i corpi spariranno dalla vista dei nemici che pattugliano le zone vicine, oppure verranno recuperati in zone distanti dai compagni di battaglia. Senza sbilanciarsi troppo Kojima-san ha fatto intendere che ci saranno varie aggiunte rispetto ai vecchi capitoli, come dei nuovi tipi di scatole in cui ci si potrà nascondere, la possibilità di poter personalizzare la configurazione dell’equipaggiamento, e un fattore di crescita, di cui non è stato specificato altro. Il video terminava con una curiosa sequenza che vedeva protagonisti non uno, bensì quattro, Big Boss combattere in battaglia. Con molta probabilità si tratta di una particolarità della modalità multiplayer cooperativa on line ( che ospiterà ben quattro giocatori contemporaneamente nelle sfide in rete), con protagonisti veri e propri cloni del leggendario Snake.
Conclusioni
L’uscita di questo capitolo è parecchio lontana cosi come le certezze sull’effettiva qualità generale. Quanto mostrato all’E3 suscita impressioni più che positive e l’attesa di nuove informazioni sul progetto è grande. Tra le promesse di Kojima alberga però una certezza; Metal Gear Solid: Peace Walker è il vero seguito di Metal Gear Solid4 . Rappresenta in effetti il quinto capitolo che ha sempre desiderato, e gran parte dello staff che ha prodotto Guns of The Patriots è al lavoro su questo titolo. Queste considerazioni bastano e avanzano per sperare positivamente in una realizzazione degna delle migliori produzioni videoludiche, e motivo di orgoglio per i possessori della piccola Psp, che ultimamente non smette di sorprendere.
Marco “Seth” Delle Fave