Un taccuino invidiabile
Immaginate di essere al mare, durante una rovente giornata estiva… Il caldo vi sta facendo sudare tutti i liquidi del vostro corpo e avete decisamente bisogno di qualcosa da bere… Solo che siete andati in spiaggia libera, non ci sono bar nel raggio di chilometri e avete dimenticato tutte le bottiglie a casa, ricordandovi di prendere solo un blocchetto per gli appunti con voi… Non vorreste poter utilizzare il blocco per materializzare a vostro piacimento una bella bibita ghiacciata? Oppure, pensate di trovarvi nel bel mezzo di una battaglia: voi siete un prode cavaliere ma avete dimenticato la vostra spada al castello… Non vorreste un modo per materializzare un’arma dal nulla e poter correre all’assalto insieme ai vostri compagni? Eh, purtroppo nella realtà questo non è possibile, ma 5-th Cell ha deciso di creare per i possessori di Nintendo DS un mondo di quiz colorati e divertenti dove questa magia diventa una splendida consuetudine! Inoltratevi insieme a Maxwell in quel mondo dove la fantasia è l’unico limite e le situazioni possono essere sempre risolte grazie a un taccuino magico… Il taccuino degli “Scribblenauts”!
Alla ricerca degli stariti!
“Scribblenauts” è un puzzle game decisamente sui generis. Nei panni di Maxwell, un simpatico omino sorridente dai capelli rossi, saremmo catapultati in un mondo dalle tinte pastello dove tutto (ma davvero tutto) può succedere. Il pianeta di Maxwell è diviso in undici zone, ognuna costruita secondo un particolare tema (la zona universitaria per il tutorial, dei giardini, una zona montuosa, le terre selvagge ecc. ecc.): per ogni zona saranno presenti ventidue differenti enigmi, divisi a loro volta in livelli “Puzzle” e “Azione”. Nei livelli “Puzzle” ci sarà presentata una situazione (spesso molto singolare) alla quale dovremmo far fronte stando alle condizioni presentate dallo schema di gioco: il nostro taccuino sarà un arma fondamentale, in quanto potremo utilizzarlo per materializzare tutto ciò che vogliamo (nei limiti imposti dal nostro Budgettometro) per raggiungere lo scopo richiesto e guadagnare uno starite, uno strano oggetto a forma di stella. Per esempio: il gioco ti chiede di salire in cima a una montagna a prendere un fiore? Bene, potete materializzare una corda e usarla per salire, una scala e appoggiarla su una parete o, meglio ancora, un jet e atterrare sulla cima in estrema comodità! I livelli “Azione” si svolgono in maniera molto simile a quelli “Puzzle” con l’unica differenza che lo starite è già presente nello scenario e nostro scopo è quello di trovare il percorso più conveniente per raggiungerlo e farlo nostro. Una volta completato il livello e aggiudicato lo starite di turno, il giocatore riceverà delle stellette: una stelletta è un particolare bonus ottenibile grazie a raggiungimento di alcuni obiettivi nascosti all’interno del livello. Nel caso ci capitasse di materializzare tanti animali riceveremmo la stelletta “Custode dello Zoo”, oppure faremo nostra la stella “Senza Armi” nel caso riuscissimo a risolvere il nostro problema senza fare uso della violenza. Insieme a questi meriti ci verranno conferiti anche degli ollari (valuta del mondo di Scribblenauts) che potremmo utilizzare per acquistare livelli successivi o tanti extra per creare, in seguito, i nostri livelli personalizzati. La quantità di ollari ricevuti varierà a seconda del tempo impiegato a completare lo schema, degli oggetti utilizzati nel rispetto del PAR del livello (come nelle buche del golf, il gioco premia un giocatore che è in grado di vincere utilizzando meno oggetti possibile) e dello stile degli oggetti evocati. La possibilità di generare dal nulla qualsiasi cosa che il giocatore possa pensare è il fulcro del gameplay di “Scribblenauts”: mai prima d’ora era stato richiesto un tale sforzo di fantasia per portare a termine un videogioco, e in questo caso l’incentivo a spremersi le meningi è ancora maggiore! Ogni livello, infatti, può essere completato al 100% attraverso la modalità “Avanzata”, che obbliga il giocatore a risolvere lo stesso problema tre volte di seguito utilizzando, di volta in volta, oggetti completamente diversi e non utilizzati nelle volte precedenti!
Fantasia condivisibile e senza confine!
La presenza di oltre duecento puzzle rende “Scribblenauts” un titolo già estremamente longevo ma i programmatori non si sono voluti fermare e hanno proseguito nella loro missione, provocando la fantasia dei giocatori fino ai picchi più estremi. “Scribblenauts”, infatti, possiede un interessantissimo editor di livelli: il giocatore può utilizzare uno scenario predefinito scelto fra gli oltre duecento disponibili nella sfida principale e utilizzarlo per creare, dal nulla, il suo spaccacervello personale. Sempre restando nei limiti imposti dal Budgettometro, il giocatore può riempire lo scenario a sua disposizione con gli oggetti più disparati, cercando di creare un puzzle ordinato o un parapiglia estremamente confusionario. Una volta scelti gli oggetti, il giocatore piazza uno starite nello scenario, prepara un PAR per il livello e scrive un suggerimento. Completati tutti questi accorgimenti, il puzzle è pronto per essere giocato da chiunque, in quanto, grazie sia alla modalità Wireless locale che alla compatibilità Wi-Fi, ogni creazione può essere spedita ai propri amici per essere giocata, rigiocata e magari, chi lo sa, ridistribuita ad altre persone! Questa enorme possibilità di condivisione è un grandissimo punto di forza di questo titolo: ogni utente è stimolato ad utilizzare la sua creatività con bontà o cattiveria, semplicità o furia complessa, offrendo a se stesso e a tutti i suoi amici, ogni volta, una diversa e unica esperienza di gioco. Ciliegina sulla torta è, da ultimo, il parco giochi. Anzi, è difficile trattarlo come ultima cosa, soprattutto perché è la prima cosa con la quale il giocatore ha a che fare! La schermata del titolo, infatti, nasconde un campo libero dove il giocatore può materializzare qualsiasi cosa senza aver paura di lasciarci le penne e senza dover star dietro a un particolare obiettivo: gli unici limiti sono la fantasia e un grossissimo dizionario… E si tratta, per dirla tutta, di limiti decisamente poco ostacolanti!
Genio e sregolatezza…
Una volta esaminato il gameplay geniale che accompagna questo titolo è necessario, purtroppo, concentrarsi anche su come questo viene mostrato al giocatore attraverso il sonoro e la grafica. Per quanto la colonna sonora rispecchi in maniera interessante la scanzonata atmosfera di questo titolo, la grafica non può certo dirsi altrettanto idonea. La scelta di uno stile colorato e minimale è, di certo, andata incontro alla necessità di dover inserire un fiume di parole all’interno del vocabolario del gioco, ma a risentirne sono stati due elementi, talmente rilevanti e, in questo caso, bistrattati da rendere l’esperienza di gioco frustrante e rabbiosa fin troppo spesso. I problemi si concentrano sulla gestione delle collisioni e il sistema di controllo. D’accordo, è evidente che non si poteva programmare con precisione estrema ogni elemento del vocabolario in modo da farlo interagire con il mondo di gioco come un oggetto reale, ma è ugualmente vero che il risultato proposto sembra fare acqua da tutte le parti. Molti oggetti (come le armi da corpo a corpo o oggetti da lancio) provocano le stesse identiche reazioni su Maxwell e sugli altri elementi dello scenario, trasformando la scelta dell’utensile in una pura decisione estetica. Allo stesso modo, le collisioni fra Maxwell e gli oggetti sono frutto di una programmazione povera, dove spesso il risultato di un’azione sembra essere affidato più al caso che alla nostra abilità. Ci sono situazioni dove gli oggetti perdono alcune delle loro facoltà pur essendone provvisti, in altri casi ogni angolo nasconde una pugnalata alle leggi della fisica tale da rendere impossibile, in alcune circostanze, il completamento di un livello attraverso una combinazione di oggetti anche semplice, banale ma, soprattutto, adeguata secondo regole logiche. Il sistema di controllo, affidato completamente allo stilo, fa il resto, risultando estremamente impreciso e scivoloso, soprattutto per quanto riguarda i movimenti di Maxwell. La stessa imprecisione inoltre, si può riscontrare nel riconoscimento delle lettere scritte a mano, nel caso si decidesse di non utilizzare la tastiera integrata nel taccuino per materializzare gli oggetti.
Conclusioni
Anche il giocatore più intransigente non può non riconoscere la genialità del gameplay di “Scribblenauts”, soprattutto se messo in relazione con l’enorme offerta di gioco (200 e oltre livelli sono proprio tanti!) e la possibilità di scatenare la propria fantasia in ogni modo e maniera. Tuttavia, nemmeno il magico potere del taccuino di Maxwell può fare qualcosa contro un sistema di controllo estremamente frustrante, unito alla programmazione carente delle collisioni e della fisica di alcuni oggetti. Alla fine ci si trova di fronte a una pietra preziosa dall’indubbio fascino ma con alcune crepe fastidiose, difficili da mandare giù.
Alessandro “Il Notturno” Perlini