Il mercato videoludico è uno strano campo di battaglia: il giorno prima dello scontro senti di esser agile e scattante, forte delle tue potenzialità, pronto a raggiungere traguardi importanti; e il giorno dopo se lì, a terra, steso dai montanti di un avversario troppo grande per la tua stazza. Se poi a soffrire l’immeritato vantaggio avversario è la pregevole creatura degli Arc System Work, l’assurdità dell’andamento del mercato è sicuramente più palese. Blazblue, erede di Guilty Gear, con Calamity Trigger (disponibile a breve anche in Europa) ha sicuramente mostrato di avere tutte le carte in regola per sedere sul trono dei picchiaduro in due dimensioni: grafica pulita e curatissima, effetti spettacolari, un gameplay divertente come pochi, ma allo stesso tempo indubbiamente profondo. Il prodotto confezionato dagli Arc System meritava forse la notorietà che non ha mai avuto, le vendite di chi conta sul nome di un brand per gonfiare le proprie tasche. Nonostante questa triste verità, fortunatamente l’esperienza offertaci da Blazblue non termina con Calamity Trigger, e dopo aver infuriato battaglia in tutte le sale Arcade del Giappone, i combattenti si preparano a menare le mani anche su console casalinghe con Continuum Shift Revelead.

The Wheel of Fate is turning

Blazblue è ambientato in un improbabile futuro, dove tecnologia fantascientifica e magia s’incontrano nella città di Kagutsuchi. Differentemente da quanto accade in molti altri picchiaduro, la vicenda narrativa alla base dello scontro è curata e interessante, e i personaggi che prendono parte alla vicenda sono caratterizzati in maniera splendida grazie a una sapiente armonia fra character design, story-telling e le tecniche a loro disposizione. Gli eventi narrati in Blazblue Continuum Shift Revelead partono dopo quanto avvenuto in Calamity Trigger. Uno strano evento sembra aver cancellato la memoria di alcuni dei personaggi, starà a noi indossare i panni di ogni singolo combattente e ricostruire i pezzi di questo confuso mosaico. La storia è ancora una volta splendidamente raccontata in tutti i suoi bivi e diramazioni tramite splendide cut-scene in stile anime, che ancora una volta conferma la sua efficacia nello svelare il background di ogni personaggio e ogni suo possibile epilogo.

Sebbene la vicenda di fondo sia completamente nuova, Continuum Shift Revelead eredita dal predecessore numerosissimi elementi, classificandosi perlopiù come una versione “Super” (volendo adottare il prefisso usato dalla serie Street Fighter) con una storyline nuova di pacca. Per analizzare correttamente i progressi fatti sul fronte gameplay è bene prima di tutto rendervi partecipi della formula di gioco offerta in Calamity Trigger (non ancora disponibile in Italia, se non in versione americana). Blazblue presenta un sistema di combattimento senza dubbio profondo e tecnico. Se sul fronte offensivo il titolo mostra di ereditare i cliché dei picchiaduro 2d più classici, mettendo a disposizione del giocatore offensive come i Drive Attacks, -attacchi attivabili con la pressione di un solo tasto- oppure l’Astral Heat -una combinazione di tasti che dà vita a un’offensiva teatrale e portentosa in grado di provocare un numero rilevante di danni-, sul fronte offensivo la questione si complica. Il giocatore ha a disposizione una barra Barriera che è alla base dello scontro; è svuotando questa barra, infatti, che potrà evocare il Barrier Block, in grado di limitare i danni inflitti dall’avversario, oppure il Barrier Burst, capace di scagliare l’avversario a debita distanza e farci riprendere fiato. Dare fondo alla barra Barriera vorrà dire trovarsi in balia dell’avversario e della sua offensiva; se il pericolo non dovesse essere abbastanza come deterrente, il gioco rimane comunque perfettamente bilanciato grazie al sistema Guard Libra, che misura l’utilizzo fatto dai contendenti delle barriere, e punisce il giocatore troppo codardo svuotandogli quando meno se lo aspetta la barra.

Continuum Shift, eredita in toto il gameplay del predecessore, ma porta un’importante modifica al sistema Guard Libra. Ora, infatti, il sistema è tarato in base al personaggio scelto, ogni combattente vanta una differente tolleranza, segnalata affianco la barra barriera da un certo numero di proiettili brillanti. Il sistema risulta ora, quindi, maggiormente bilanciato, tale da rendere la scelta del personaggio un momento cruciale, dovendo fare i conti, oltre che con i differenti bagagli tecnici, anche con questo nuovo parametro.

Nuovi sfidanti, nuove tecniche, nuove modalità

Se le modifiche apportate al sistema Guard Libra non stuzzicano la vostra voglia di menare le mani, senza dubbio ci riusciranno le nuove features inserite in questo nuovo capitolo. Prima fra tutte l’introduzione di due nuovi personaggi: Hazama e Tsubaki, già comparsi durante la narrazione del precedente episodio, senza però mai aver avuto la possibilità di vederli combattere. Hazama si presenta come un personaggio decisamente elegante, che sembra sfruttare nelle sue tecniche più potenti lunghe catene lucenti; Tsubaki, invece, è una ragazza leggiadra, angelica, in grado di evocare un paio di ali e abbattere sul nemico la furia divina.

Ma se già avete un personaggio preferito di cui indossare i panni, non temete, c’è n’è anche per voi. Tutti i personaggi vantano un paio di mosse in più, quel po’ che basta per permettervi di edificare nuove e fantastiche offensive; inoltre sono state inserite nuove modalità, prime fra queste una modalità allenamento, dove finalmente si potrà prendere confidenza con il gioco e le sue meccaniche (non sempre semplici), una nuova Challenge Mode, dove i giocatori potranno fare pratica nel costruire le combo, e la Legion Mode, già presente nella versione Psp di Calamity Trigger, dove sarà possibile edificare e potenziare un proprio team di lottatori.

Conclusione

Blazblue Continuum Shift Revelead si attesta senza dubbio come un titolo attesissimo. La qualità mostrata nel precedente episodio non può che far sperare in un titolo di pregevole fattura sotto tutti i punti di vista. I fan della serie non potranno che gioire per le novità introdotte da questo promettente seguito, e la loro attesa si rivelerà sicuramente più ardua se a quanto già mostrato, si accoderanno nuove features, come solitamente accade nelle trasposizioni da Arcade a Console. Chi, invece, ancora attende un picchiaduro in due dimensioni in grado di rievocare gli antichi fasti del genere, farà bene a puntare il proprio sguardo sull’uscita di questo fantastico titolo, Arc System Work sicuramente non lo deluderà.

Articolo precedenteAliens Vs Predator
Prossimo articoloHeavy Rain – Recensione
CyberLudus è un'Associazione Culturale che opera nel settore videoludico dal lontano 2007, a stretto contatto con produttori e distributori di tutto il panorama internazionale. La nostra redazione segue con passione ed entusiasmo l'evolversi di questo mondo, organizzando tornei e contest, partecipando a manifestazioni ed eventi e, attraverso il nostro portale, fornendo all'utenza un piano editoriale che prevede recensioni, anteprime, guide strategiche, soluzioni, rubriche ed approfondimenti.