Per gli appassionati dell’animazione giapponese, l’uscita italiana di “Sky Crawlers” è da accogliere senz’altro come una buona notizia. L’adattamento videoludico del film di Mamoru Oshii (già autore dei due splendidi film di “Ghost in the Shell”) a opera del team Namco fondatore della serie di “Ace Combat”, Access Games, è già uscito sul mercato giapponese e americano riscuotendo un discreto successo di pubblico e critica. Il gioco inoltre va a colmare il vuoto di simulatori di volo su Nintendo Wii. I presupposti per un ottimo titolo sembrano esserci tutti, analizziamolo insieme.

Da un grande anime derivano grandi responsabilità

Lo splendido film di Oshii, presentato in concorso alla 65′ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, aveva fatto molto parlare i critici e, assieme a “Ponyo” di Miyazaki, ha ulteriormente contribuito alla rivalutazione dell’animazione giapponese da parte della stampa specializzata. Dopo aver strappato anche un premio tecnico a Venezia, il Future Film Festival Digital Award , il film è stato anche in corsa all’Academy per la selezione degli Oscar, eliminato però nell’ultima selezione prima della premiazione. I l videogioco curato da Namco punta a recuperarne le atmosfera ma non a replicarne per filo e per segno le vicende narrate nel film , o nel romanzo da cui è tratto, mettendo in scena una sorta di visione alternativa. In un presente alternativo, dove non vi sono più guerre, per placare il bisogno di spettacolarità dei cittadini, si organizzano vere e proprie “guerre per gioco”, dove dei bambini (kildren) sono i piloti. L’atmosfera e il disegno dei velivoli, che richiama in modo molto nitido quello della seconda guerra mondiale, fanno da scenografia nell’inquietante teatrino gestito, fuori campo, dagli adulti e dalle multinazionali . Vestiremo i panni della matricola Lynx, appena entrato nella squadra Cheetah, e dovremo sin da subito dimostrare il nostro valore.

Due modi di volare

Access Games deve essersi innamorata fin da subito delle periferiche motorie di Nintendo Wii. A prova di questo troviamo un lunghissimo, e piuttosto noioso, tutorial con le animazioni dei due controller motori, che peraltro si comportano fin da subito in modo piuttosto discutibile. Emergono ben presto i limiti nella mappatura dei controlli di Wiimote e Nunchuk : il primo servirà a sparare con il tasto B mentre il secondo si occuperà della gestione del mezzo. Questo comporterà ben presto numerose complicazioni: su tutte, le scarsa risposta delle periferiche ce le farà istintivamente usare tutte e due come due cloche, nel tentativo di riequilibrare il velivolo. L a maggior parte dei giocatori, dopo pochi minuti di gioco, abbandonerà il disastroso sistema di controllo e opterà, qualora in possesso dei controller, per la più tradizionale e collaudata scelta del joystick del GameCube o il pad Classic di Nintendo Wii. Dopo aver cambiato sistema di controllo, il gioco ne guadagnerà esponenzialmente sul lato dell’immediatezza e della precisione, regalando così un ottimo gameplay arcade che divertirà tutti gli appassionati che su Wii sono fino ad ora rimasti a bocca asciutta. Anche “Sky Crawlers” ha dimostrato che, nonostante la bontà e l’impegno dei team di sviluppo, alcuni generi non possono ancora essere giocati con controller diversi da quelli tradizionali. Che si tratti solo di un’impossibilità momentanea, dettata dalla relativamente giovane tecnologia motoria, o di un’impossibilità tecnica,sarà solo il tempo a poterlo stabilire. Resta che il prodotto Namco risulta sostanzialmente sconsigliato a tutti coloro che non possiedono un controller tradizionale.

Varietà di missioni

La varietà delle situazioni di gioco in “Sky Crawlers: Innocent Aces” è davvero degna di merito, ed è strano pensando che spesso è il vero e proprio tallone d’Achille dei simulatori di volo. Troveremo molte missioni che richiameranno da vicino quanto visto nel film di Oshii, dal difendere una squadriglia di compagni inseguita dagli aerei nemici all’abbattimento di un cargo nemico che trasporta beni fondamentali per un’altra fazione, senza per questo tralasciare missioni più classiche come abbattere postazioni di terra sganciando bombe dall’alto oppure annientare tutti i nemici circostanti. Il livello di difficoltà risulta ben bilanciato, rendendo la modalità facile adatta ai novizi e quelle di categoria superiore appagante per i più navigati.

Aspetto tecnico e longevità

Da un punto di vista strettamente tecnico, ” Sky Crawlers” si difende piuttosto bene , recuperando gran parte della caratterizzazione del film. Gli scenari in cui agiremo mostreranno una certa ispirazione e, dall’alto, sembreranno molto dettagliati e credibili. La fisica degli aerei in volo, nonostante l’evidente impronta arcade, risulta abbastanza credibile e piacevole, mettendo in luce quanto di buono fatto dagli sviluppatori. Il livello poligonale degli aerei è molto alto, con ricostruzioni minuziose e dettagliate, così come le esplosioni dei veicoli che abbatteremo. A impreziosire il comparto tecnico ci pensano alcune spettacolari cut-scene, realizzate con lo stesso stile del film d’animazione , che faranno sicuramente piacere agli estimatori della pellicola. Non convincono, invece, alcuni dettagli ravvicinati del terreno, cosa comunque comprensibile visti i limiti tecnici di Nintendo Wii, e alcune brusche reazioni del mezzo con il contatto con la superficie (specie con l’acqua) che contrastano con l’ottimo lavoro svolto nella fisica in volo. Sul lato del sonoro, oltre a un’efficace campionatura dei suoni di battaglia e le ottime musiche di accompagnamento, si evidenzia purtroppo un doppiaggio inglese piuttosto sottotono , probabilmente nel tentativo di “restituire” la voluta lentezza narrativa del film nipponico. I lunghi dialoghi prima di ogni missione, comunque utili per comprendere bene il da farsi, risultano a volte un po’ troppo macchinosi e statici, rischiando anche di compromettere l’immedesimazione del giocatore nel personaggio e nella storia stessa. Le musiche invece si dimostrano molto efficaci e in grado di immergere ottimamente il giocatore nelle battaglie. La longevità del gioco risulta sufficiente, offrendo un accettabile numero di missioni (diciotto) e una buona rigiocabilità data dalla possibilità di aumentare il livello di difficoltà e di migliorare il voto ottenibile nelle singole missioni in modo da sbloccare alcuni extra. Purtroppo l’assenza di qualsiasi modalità multigiocatore, sia online che offline, mina la longevità a lungo termine.

Conclusioni

Per gli appassionati dell’anime e delle simulazioni di volo, anche vista l’assenza di titoli di spicco su Nintendo Wii, “Sky Crawlers” dimostra di essere un titolo da prendere in seria considerazione. Un’ottima interpretazione del film di Oshii, unita a una buona realizzazione complessiva, fanno del titolo di Access Games un prodotto più che discreto che, seppur non all’altezza della saga di “Ace Combat”, può dire la sua anche per l’originalità del contesto narrativo e la varietà di missioni proposte. Alcuni difetti, come l’ingiocabile sistema di controllo motorio (tranquillamente accantonabile in favore dei reattivi e precisi pad Classic o GameCube) e la brevità dello story mode, gli impediscono di ottenere valutazioni più prestigiose, ma la bontà del prodotto Namco è fuori discussione.

CI PIACE
Grande atmosfera e stile visivo
\nBuona realizzazione grafica
\nVarietà di situazioni di gioco
\nOttimo sistema di controllo...
NON CI PIACE
...a patto che non usiate Wiimote e Nunchuk
\nStory Mode piuttosto corto
\nAssenza multigiocatore
\nDoppiaggio inglese anonimo
7.6Cyberludus.com
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