Benvenuto nell’esercito

Ritrovarsi a casa di qualcuno a giocare non vuole sempre dire mettersi tutti davanti al gioco d’azione più in voga del momento o all’ultimo titolo sportivo uscito. L’arrivo della rivoluzionaria console Nintendo nelle case di molte famiglie ha profondamente ampliato le modalità di fruizione e accesso al videogame da parte di un’utenza che, proprio grazie a Wiimote e Nunchuck, si è avvicinata ai videogame per la prima volta, trovandosi di fronte a giochi in cui chiunque può risultare competitivo senza che gli appassionati ne traggano alcun tipo di vantaggio. Questa nuova schiera di “casual gamers”, come vengono definiti, ha inevitabilmente spostato l’attenzione di molte software house sullo sviluppo di titoli adatti a tutti e soprattutto alle famiglie. I cosiddetti “party game” sono stati sviluppati per soddisfare soprattutto le esigenze di questa tipologia di videogiocatori, riuscendo talvolta a regalarci dei piccoli capolavori di divertimento (come la serie “Rayman Raving Rabbits”). Ubisoft in particolare ha prestato molta attenzione a questo nuovo modo di interpretare il videogioco, sviluppando negli ultimi anni party game per tutti i gusti. “Vita da Recluta” (“Boot Camp Academy “nel resto del mondo) nasce proprio sulla scia di questi giochi e, come si può intuire dal titolo e dalla copertina del gioco, è umoristicamente ispirato alla vita militare.

Da signorine smidollate a combattenti senza paura

Nonostante sia ispirato appunto alla vita militare, “Vita da Recluta” non prevede di farci affrontare orde di locuste pronte a farci fuori, nè tantomeno di combattere dei feroci Covenant pronti a disintegrare la Terra. Il party game sviluppato dal NA.P.S. Team prende come pretesto il servizio militare per dare un senso al succedersi dei minigiochi proposti. L’insolito addestramento è composto da una serie di prove illustrateci di volta in volta dal nostro sergente, un omaccione che rappresenta il classico cliché del colonnello muscoloso ed invasato, severo e super esigente. Le prove compongono le tre le modalità di gioco presenti: partita veloce (in cui si affronta un mini gioco qualsiasi), guerra totale (in cui bisogna vincere tutte le sfide per conquistare territori) e campo di addestramento (in cui bisogna superare uno dopo l’altro tutti i 19 minigiochi).

Come diventare dei veri soldati

Solitamente all’interno di un party game abbiamo a disposizione una serie di minigiochi che prendono come riferimento i generi videoludici più disparati. “Vita da recluta “non è da meno e ci propone una serie di sfide che spaziano dai compiti più umili ai più complessi della vita in caserma. I comandi di gioco appaiono immediatamente semplici ed intuitivi grazie all’ottima implementazione dei controller Nintendo. I primi lavoretti prevedono lo svolgimento di compiti piuttosto semplici come lavare i piatti o pelare una cesta di patate. Per lavare i piatti, ad esempio, dovremo spostare il Wiimote verso destra con decisione per prendere un piatto, simulare la sua pulizia con il Nunchuck e infine metterlo da parte alle nostre spalle eseguendo il gesto specifico con il Wiimote. Nell’addestramento di un buon soldato non possono mancare gli esercizi ginnici, come ad esempio le classiche flessioni o l’arrampicata con la corda. Per poter superare la prova delle flessioni dovremo far oscillare Wiimote e Nuchuck ritmicamente dall’alto in basso badando che paralleli, proprio come se dovessimo realmente eseguire l’esercizio. Maggiore sarà il nostro impegno e più le prove a cui saremo sottoposti saranno all’altezza di un vero soldato. Alcune delle prove, più specificatamente a sfondo militare, prevedono sparatorie nei cieli (“attacco aereo”) e all’interno di una prigione (“rivolta nella prigione”), operazioni di spionaggio (“infiltrato”) e simulazioni di guerra (“base nemica” e ” gigante d’acciaio”). Altri minigiochi, invece, sono chiaramente ispirati ai rhythm game (“in posa” e “la banda”), e prevedono la riproduzione rapida (o a tempo nel secondo caso) dei movimenti e delle pose che appaiono sullo schermo. Le sfide continuano sulla scia di quelle presentate e una volta terminate possono essere rigiocate in compagnia assieme agli amici oppure da soli a livello difficile, con una difficoltà più alta e maggiori combinazioni di comandi.

Grafica e sonoro

A livello grafico il gioco possiede un buon impatto visivo, grazie ad uno sviluppo tecnico semplice e curato, che viene enfatizzato grazie ad un’attenza caratterizzazione dei personaggi realizzati in stile cartoon. Questi personaggi sono ispirati dalle linee spigolose e fumettose di alcuni videogame come “Team Fortress” di Valve e “Battlefield Heroes” del team DICE. Grazie ai buoni punteggi ottenuti nelle diverse prove ci verranno persino messi a disposizione costumi e accessori per personalizzarli con divise militari, cappelli e accessori folli come le orecchie da coniglio. Il sonoro è composto da qualche traccia che richiama lo stile delle melodie militari e ben si sposa ad accompagnare il giocatore nelle varie missioni. In ultima analisi bisogna segnalare l’ottimo lavoro di doppiaggio realizzato completamente in lingua italiana.

Conclusioni

Sviluppato dal Naps Team per conto di Ubisoft, “Vita da Recluta” è un titolo budget (il prezzo consigliato è di 29 euro) indirizzato ad un pubblico giovanissimo che si avvicina per la prima volta alla console Nintendo. Il party game di Naps Team possiede un buon impatto visivo, grazie ad una realizzazione tecnica semplice e un character design davvero azzeccato. Unica nota dolente è l’esiguo numero di minigiochi presenti (solo 19 prove) che se giocati in compagnia riusciranno comunque a farci passare qualche oretta in maniera spensierata. “Vita da Recluta” è quindi un titolo consigliato ad un pubblico giovane che ama divertirsi in compagnia.

CI PIACE
Grafica semplice e fluida
\nUna sana dose di divertente umorismo
\nIl prezzo budget
NON CI PIACE
Giochi troppo semplici e alla lunga monotoni
\nQualche difetto nel gameplay
6.5Cyberludus.com
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