Trilogia ultimata. Il fantasma di sparta (e in queste parole c’è già una citazione al futuro della serie) ha ultimato il suo personale ciclo di eventi primari che hanno composto una trilogia il cui mantra recita “il destino è roba per deboli, la vendetta contro gli dei è tutto” (o qualcosa di simile si intende).
Ma come è stato più volte ribadito, il concetto di trilogia non esclude la realizzazione di nuovi filoni narrativi così come la creazione di trame annesse al filone principale, ed è così che oggi siamo qui a riaprire le danze di Kratos, della sua vendetta e del suo destino di spartano ribelle.
La notizia del nuovo God of War: Ghost of Sparta indirizzato al sistema PSP ha rallegrato un po’ tutti gli appassionati e in tutta onesta non ci ha stupito affatto. (personalmente parlando).
Da sempre il lancio di un God of War sul mercato ha anche costituito l’annuncio del prossimo e così è stato fatto da God of War III e dal misterioso countdown iniziato dall’altrettanto sospettabile sito dedicato “Spartan Stand Tall“.
Detto questo, seguiteci in questa anteprima perchè vi promettiamo di presentarvi tutti gli elementi finora conosciuti di God of War: Ghost of Sparta .
Cosa c’è da dire?
Il nuovo capitolo destinato ad uscire su PSP si preoccuperà di illustrare gli eventi narrativi avvenuti tra God of War e God of War 2 , tale compito lo colloca direttamente nella categoria di videogioco prequel.
Lo studio di sviluppo che si occuperà della sua gestazione è lo stesso di God of War: Chain of Olympus (il lodevole e finora unico capitolo uscito su PSP) ovvero Ready at Dawn che ha deciso inaspettatamente di ritornare sulla scena portatile dopo aver chiuso ogni porta alle future possibilità di sviluppare un nuovo titolo per la console portatile Sony. Tant’è che come rivelato dal creative director lo studio era arrivato al punto di restituire a Sony i dev kit PSP. Come si dice in questi casi? Mai dire mai.
Quello che sappiamo dall’unico comunicato stampa diffuso in rete è di aspettarci una campagna più vasta, un’IA nemica più avanzata, nuove abilità e magie, nuovi e più impegnativi boss e una veste grafica che stupirà ogni possessore di PSP. L’uscita fissata a un generico “entro il 2010” e la parola d’onore di realizzare un prodotto superiore al precedente capitolo portatile. Ma questo è tutto e niente, di certo elencate così possono sembrare delle ovvietà ma per dimostrarci il contrario è intervenuto Ru Weerasuriya e Dana Jan , rispettivamente creative director e game director del titolo, che tramite un’intervista concessa a 1up ci hanno illuminato maggiormente su Ghost of Sparta.
La prima informazione interessante è che Ghost of Sparta ha avuto un periodo di sviluppo di poco inferiore ai due anni e che lo sviluppo è stato basato in gran parte sui pareri e i commenti che i giocatori di Chain of Olympus hanno dato agli sviluppatori. È stato così che Ready at Down ha iniziato ad esaminare gli aspetti del precedente capitolo per rielaborarli ed espanderli, e d’altro canto eliminando definitivamente quelle fasi meno intriganti dell’avventura.
Questa operazione consente a Dana Jan di affermare che probabilmente nessuno, tra sviluppatori e pubblico, si sarebbe atteso una simile quantità di materiale per un titolo dalle grandi aspettative e destinato ad un hardware notoriamente più limitato. E questo non è tutto, di seguito gli altri argomenti trattati dall’intervista.
Esperienza e collaborazione sono le parole magiche
Un’altra importante operazione nella fase di sviluppo del titolo è stata quella di ri-attingere alla grossa mole di idee che il team doveva inizialmente introdurre con Chain of Olympus nella serie. Alcune di esse riguardano personaggi e oggetti, così come situazioni di gioco e sezioni di gameplay. Viene oltremodo esclusa (almeno per ora) la riesumazione di ambientazioni già concepite e l’inclusione di fasi di gioco mostrate nelle “scene tagliate” bonus dell’UMD del passato capitolo.
Particolarmente interessanti sono le dichiarazioni in tema di collaborazione con il team creatore della serie, Santa Monica Studios.
Ru Weerasuriya da parte sua ha assicurato che la cooperazione col team è attiva come era avvenuto con Chain of Olympus in quanto entrambi i team vantano un’affinità molto soddisfacente che permette ad entrambi di capirsi all’istante. A differenza della passata collaborazione, con questo nuovo capitolo Ready at Down avrà maggior libertà nel gestire e includere nuovi elementi e gran parte di questa libertà è dovuta alla fiducia che si è creata dopo l’ottimo precedente capitolo.
E questo non è tutto perché i giocatori avranno occasione di notare questa affinità tra i due studio, stando a quanto dichiarato da Dana Jan, Ready at Down e Santa Monica Studios sono stati in grado di ideare nuovi elementi che connettono in modo più diretto God of War III con Ghost of Sparta . Tali interventi di collaborazione sono stati favoriti anche dalla disponibilità del game director di God of War III , Stig Asmussen e di molti ragazzi di Santa Monica che durante il periodo di pausa che ha seguito il lancio del terzo capitolo della serie si sono offerti di collaborare attivamente al nuovo progetto su PSP.
Sebbene queste dichiarazioni aprono alle speculazioni più disparate sulla natura di questi nuovi elementi accomunanti tra i due titoli (rimandi alle rispettive trame o elementi di gioco extra?) rendono comunque fiduciosi di poter giocare un capitolo che si integri alla perfezione con la trilogia reggente, senza eccessive forzature o elementi discordanti.
Stessa serie, stessa roba?
Parafrasando un po’ le domande poste agli sviluppatori possiamo estrapolare questo punto interrogativo, ovvero: ” in God of War: Ghost of Sparta vi saranno delle meccaniche di gioco nuove e per certi versi innovative nella serie? “
A questo genere di domande entrambi i director del gioco hanno risposto fermamente che in una serie come God of War si hanno tutti gli elementi di cui secondo loro un gioco “modello” ha bisogno: combattimenti epici su larga scala, alto livello di sfida, puzzle e violenza contestualizzata a non finire. A questo concetto viene aggiunto quanto importante sia tastare bene il terreno prima di apportare meccaniche completamente nuove nella serie. Il rischio è che una meccanica poco inerente alla serie faccia avvertire al giocatore un senso di smarrimento e di distacco nei confronti di Kratos e le sue avventure. E questa è l’ultima cosa che gli sviluppatori vogliono fortunatamente.
Ciononostante, il quinto titolo dedicato al fantasma di sparta ha in serbo una meccanica di gioco apprezzabile e che tutt’ora viene tenuta in segreto. Nulla di sconvolgente, ma ugualmente rilevante al punto da poter stupire i fans.
Il lato emotivo del feroce spartano
Chiunque abbia giocato Chain of Olympus non avrà difficoltà a considerare la scena in cui è affidato al giocatore il compito di respingere da Kratos sua figlia, avvinghiata a lui in una morsa di disperato affetto. Questi momenti tanto memorabili che piazzano scoperte le carte dell’emotività di Kratos, rivelando il suo lato più “umano” e sentimentale, saranno un elemento distintivo di Ghost of Sparta .
Come ha sottolineato Ru Weerasuriya, il bello di poter lavorare su questi capitoli “extra” rispetto la serie principale ha permesso a Ready at Down di elaborare ancor più gli aspetti emotivi che legano il protagonista al resto dei personaggi. Secondo il creative director è grazie questo prossimo capitolo e il precedente Chain of Olympus che i giocatori sono (e saranno) in grado di considerare Kratos non solo come un involucro ricolmo di rabbia sempre pronto alla strage di dei ma un uomo fedele ai propri sentimenti e principi.
L’attesa ha inizio
Con queste righe concludiamo la nostra anteprima su God of War: Ghost of Sparta , il quinto titolo dell’universo di Kratos creato da David Jaffe e in seguito magistralmente condotto da Cory Barolg e Stig Asmussen.
Ghost of Sparta è anche il secondo capitolo di God of War destinato a debuttare su PSP con la garanzia di innalzare nuovamente i livelli tecnici finora visti sulla portatile Sony.
Siamo abbastanza convinti che nel breve futuro dovremo collocare anche i ragazzi di Ready at Down accanto i nomi storici della serie che abbiamo citato e nella piena fiducia nei loro confronti ci auguriamo che l’attesa sarà ripagata, come hanno affermato, da rivelazioni importanti sul passato e sui sentimenti che legano il fantasma di sparta a vecchi e nuovi personaggi, sulla sua ascesa a dio dell’Olimpo e sulle sue peripezie fisiche negli scontri con mostri mitologici dalle spropositate dimensioni. Alla fine non sarà il caos a regnare, per tanto incrociate le dita e come noi attendete l’E3 per nuove informazioni e una data d’uscita definitiva fissata entro il 2010.