Prima di cominciare…

Prima di leggere il nostro giudizio sul gioco ci teniamo a informarvi che stiamo scrivendo per voi una soluzione di tutti gli enigmi basilari che si incontrano durante la narrazione. Speriamo che il nostro lavoro possa tornarvi utile… Ora procediamo al giudizio!

Level-5 ci sfida ancora, come se non ne avesse mai abbastanza, come se non sapesse che il mondo ? per non parlare poi della sola Italia ? è abituato ai giochi che stimolano la mente, al cruciverba su carta, a un glorioso e mai vetusto rebus figurato. Ci sfida ancora nella sua particolarissima forma, un guanto che si scaglia sulle nostre facce gettato da un gentiluomo londinese che tutti abbiamo imparato ad amare, nel corso degli ultimi anni: il professo Hershel Layton ritorna con una nuova avventura, Professor Layton e la Maschera dei Miracoli! E’ il suo debutto su Nintendo 3DS, ancora in un periodo di grande sofferenza ma il primo passo in un mare di interessanti aspettative per l’anno venturo. Un primo passo a base di intelligenza e materia grigia? Questo percorso sarà, di nuovo, piacevole come sempre?

La città maledetta nata nel deserto

Il noto archeologo ed enigmista Hershel Layton si trova nella città di Montedore, una vera e propria oasi carnevalesca e luminosa completamente circondata dal deserto, insieme al suo pupillo e apprendista Luke Triton e alla sua assistente Emmy Altava: a condurli nella cittadina è stata una improvvisa e inaspettata lettera di Angela Ledore, compagna delle scuole superiori del professore, che non si faceva viva da quasi diciotto anni. A quanto pare, la signora Ledore vuole che i tre indaghino sulla scomparsa di un reperto archeologico, la maschera del caos, che sembra essere stata rubata da un malfattore, il Gentiluomo Mascherato, e che pare gli abbia conferito poteri mortali, capaci di grandi nefandezze che lui insiste a chiamare ?miracoli’. Il professor Layton non ha problemi ad accettare l’incarico ma qualcosa sembra farlo desistere, coinvolgendolo troppo personalmente: la maschera del caos, infatti, era stata rinvenuta da Randall Ascot, il suo migliore amico ai tempi dell’adolescenza, tragicamente scomparso proprio diciotto anni prima. Che ci sia qualche collegamento tra la sua morte, la maschera del caos e il comportamento senza scrupoli del Gentiluomo Mascherato?

Enigmi con un nuovo volto

La serie Professor Layton ha sempre fatto degli enigmi la sua base di gameplay, aiutandosi con una bidimensionalità artistica che ne ha sempre rinvigorito il fascino: in questo senso, le scelte proposte per questa prima edizione ?tridimensionale’ non possono che essere bene accolte. Senza dubbio la prima differenza contro la quale ci si imbatte è la presenza di ambienti non fissi, parzialmente esplorabili con una lente di ingrandimento e magnificamente realizzati con la tecnica del cel shading, che ha quindi permesso di creare la profondità degli scenari senza minare le scelte estetiche legate al disegno e alle tinte di colore simili a quelle di veri e propri quadri. Spostando la lente di ingrandimento si potranno analizzare tutti gli elementi dello scenario dinamico: quando la lente si evidenzia con un colore arancione allora si può toccare di nuovo il touch screen per trovare enigmi, monete aiuto e oggetti speciali, dialogare con i personaggi e sentire i commenti di Layton, Luke e Ammy su alcuni elementi dello scenario stesso. Quando la lente si evidenzia con un colore azzurrino diventa possibile, invece, zoom mare verso una zona nascosta e scoprire altri dettagli con una ulteriore analisi. Questa scelta rimuove definitivamente le scenette statiche che accompagnavano le indagini dei precedenti episodi donando all’insieme una nuova, frizzantissima vitalità. Gli enigmi continuano a non deludere: tra esperimenti, puzzle a incastro, ragionamenti complessi e lunghi percorsi di statistica, la mente è sempre ben spronata a raggiungere il proprio obiettivo e a conquistare i tanto amati picarati (utili a sbloccare diversi contenuti extra); l’unico, leggerissimo problema resta legato alla loro varietà, in quanto ormai molti enigmi continuano a presentarsi in tutti gli episodi, semplicemente con forme specifiche diverse: si tratta, comunque, di un problema legato a doppio filo non tanto alla serie quanto piuttosto al concetto stesso di enigma e di gioco di intelletto! Il vero cruccio si rivela, forse, in un disequilibrio di semplicità e complessità: ogni puzzle sembra non seguire uno sviluppo di difficoltà direttamente proporzionale al suo progredire nel gioco; nulla di davvero allarmante, ma la sensazione di trovarsi a risolvere un enigma semplicissimo dopo aver sudato sette camicie sul precedente potrebbe far sentire alcuni giocatori schizzinosi come presi in giro. Tornano, come al solito, tre minigiochi che accompagnano i giocatori durante tutta l’avventura, sbloccando pian piano tutti i loro elementi: purtroppo, non tutti riescono ad intrattenere come dovrebbero (quello sul robottino, soprattutto, risulta spesso troppo semplice ed estremamente banale) ma si tratta comunque di ottimi diversivi per continuare ad allenare la mente tra un enigma e l’altro. A chiudere il tutto ci pensa una funzione collegata alla Nintendo Network: a partire dal giorno del lancio, infatti, è possibile scaricare ogni giorno un nuovo enigma per un totale di 365? Esatto, un nuovo enigma ogni giorno! Questo porta il totale degli enigmi di gioco ad oltre 500, rendendolo forse l’episodio più corposo di sempre.

Carisma rinnovato

Chiunque si sia preoccupato, poco fa, leggendo ?cel shading’ tra le righe non deve allarmarsi: le scene di intermezzo animate restano, tutte realizzate con i classici disegni bidimensionali che sembrano saltare fuori dallo schermo grazie allo schermo tridimensionale; la qualità di tutte le scene resta encomiabile e la potenza dell’hardware del 3DS ha permesso a Level?5 di preparate tutto con un codec video più stabile e meno granuloso, garantendo una qualità decisamente superiore alla norma. Lo stesso si può dire per la realizzazione musicale e sonora: le fisarmoniche, i violini e i valzer tornano a riempire l’aria con la loro melodia d’altri tempi e sono capaci di inserire il giocatore all’interno del contesto temporale della storia senza mai stancare. La melodia da carillon che accompagna la risoluzione degli enigmi, questa volta, si rivela leggermente più debole del solito: resta una intrigante melodia meditativa che coccola il ragionamento del giocatore portandolo, senza remore, verso la risoluzione finale. Da ultimo, ma senz’altro non per ordine di importanza, è necessario fare una menzione d’onore al doppiaggio nella nostra lingua: Oliviero Corbetta, Cinzia Massironi ed Emanuela Pacotto si dimostrano, ancora una volta, per i doppiatori pregevoli quali sono, regalando una dizione estremamente emozionante, tipica di chi è riuscito ad entrare perfettamente nel suo ruolo e riesce a riproporlo ogni volta senza stancarsi, amando il personaggio che interpretano. Eccellenti anche tutte le nuove entrate e i personaggi secondari, appartengano essi al presente o al passato del professore, non fosse che, per uno di questi, è stata forse commessa una leggera svista: solo un orecchio attento, comunque, se ne potrebbe accorgere e non va certo ad inficiare sulla grandiosa qualità del titolo.

Conclusioni

La maschera del caos è davvero capace di miracoli e ce ne ha confezionato uno in forma di cartuccia bianca: Hershel Layton è protagonista di una nuova avventura che nasce dal suo, fantastico ?solito’ per portare in tavola qualcosa di tanto semplice quanto funzionante e divertente. Perché Layton si è ricordato, da bravo gentiluomo londinese, che arrivare su Nintendo 3DS non significa dover per forza approfittare del suo nuovo potenziale in maniera grezza: è rimasto sempre uguale a sé stesso (come se avesse avuto bisogno di cambiare?) e questa sua volontà granitica non lo ha portato sulla cattiva strada. Forse questa avventura, questo punta e clicca variopinto e pieno di pathos, non è esente da imperfezioni ma quando l’emozione viene travolta da una simile offerta, da un approccio così esplicito alla volontà di coinvolgere e commuovere, allora guardare il pelo nell’uovo serve davvero a poco? A meno che non sia richiesto da un enigma, e in quel caso va guardato, eccome!

CI PIACE
  • 500 enigmi garantiscono una durata fuori da ogni possibile schema
  • La terza dimensione rinforza il meraviglioso stile artistico di personaggi e scenari
  • Trama ben confezionata, supportata da un doppiaggio di primissimo ordine
  • Minigiochi interessanti...
NON CI PIACE
  • Pur con un pizzico di semplicità e banalità
  • Leggero dislivello tra la difficoltà dei vari enigmi
Conclusioni
Professor Layton e la Maschera dei Miracoli, come se essa fosse davvero portatrice di un grande potere, rivela al giocatore un percorso evolutivo decisamente interessante, facendo eccellente uso del nuovo hardware che ospita l'avventura. Ottima musica, eccellente doppiaggio e meravigliosi enigmi: elementi imprescindibili di un titolo che i fan della serie devono acquistare ad occhi chiusi. Per tutti gli altri è 'SOLO' un grandissimo gioco. Come se fosse poca cosa!
8.2Cyberludus.com

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