A volte ritornano

Alcune serie videoludiche rimangono impresse nell’immaginario collettivo per molto tempo, grazie all’apporto e all’innovazione che hanno dato al genere al quale appartengono. Tra queste Age Of Empires ha segnato un’epoca e riscosso un successo senza precedenti in ognuna delle sue tre edizioni curate da Ensemble Studios. Il titolo sviluppato sotto l’ala protettiva di Microsoft è riuscito, nel corso dell’ultimo decennio, a dare un impronta decisiva al genere degli strategici in tempo reale (meglio conosciuti con l’acronimo inglese Rts).
Fu soprattutto Age of Empires II: Age of Kings, quello di cui ci occupiamo in questa sede nel suo nuovo restyling in alta definizione, che rilasciato nel lontano 1999, fu considerato come uno dei titoli più influenti e celebri degli strategici in tempo reale, accaparrandosi un posto speciale nella storia dei videogiochi, come strategico solido dal gameplay innovativo basato sul periodo storico del Medioevo.

Nostalgia portami via…

I tempi e le ragioni che hanno portato Microsoft ad una riedizione in alta definizione di uno dei suoi titoli di punta su pc, può fare riflettere circa lo stato attuale del mercato videoludico. Lo scorso dicembre, il secondo episodio di Age of Empires, ha visto l’uscita di Forgotten Empire (qui il link per il download), un’espansione non ufficiale creata da alcuni appassionati. Questa espansione ha aggiunto diverse novità al titolo originale, quali la presenza di nuove civiltà (tra cui gli italiani), unità e campagne a tema, aggiornando al tempo stesso alcune texture del gioco originale e ampliando il supporto ai nuovi widescreen.
Microsoft, fiutata probabilmente la possibilità di poter far tornare in auge Age of Empires, ha affidato la riedizione in HD al team Hidden Path Entertainment, rilasciando il titolo su Steam. Una notizia confortante per gli appassionati che, ad un anno dalla chiusura ufficiale dei server multiplayer del titolo originale, possono continuare a giocare ad Age of Empire 2 con il supporto dell’ottima piattaforma di Valve e (novità più gradita) dello steamworkshop.

Questione di strategia

Il gameplay di Age of Empire 2: HD Edition, risulta familiare a chiunque abbia giocato almeno una volta un qualsiasi gioco di strategia in tempo reale. Lo scopo del gioco è quello di creare unità utili per lo sfruttamento delle risorse naturali disponibili (legno, cibo, pietra e oro) al fine di costruire un piccolo impero da difendere fino all’ultima unità, dedicandosi alla costruzione di torri di guardia, castelli, mura, meraviglie e, soprattutto, un corposo esercito. Il sistema di gioco permette al giocatore di scegliere tra diciotto civiltà dell’epoca medievale e pre-coloniale, iniziando il proprio cammino dal periodo storico dei “secoli bui” sino all’età imperiale delle grandi conquiste. Ogni civiltà possiede un albero dello sviluppo tecnologico disponibile, conservando alcune peculiarità storicamente verificate.
La modalità campagna si basa su alcune importanti vicende storiche; dalle battaglie per la conquista, tipiche dell’epoca medievale, a scenari che ripercorrono la vita di personaggi importanti del medioevo. Ciascuno scenario è composto dalle ricostruzioni di eventi come una battaglia realmente combattuta, la costruzione di un monumento famoso o qualche altra vicenda importante. Tra le campagne disponibili il giocatore potrà impersonare personaggi celebri come William Wallace e Giovanna d’Arco (The Age of King), Attila, El Cid, Enrico V e Guglielmo il Conquistatore (The Conqueror), ripercorrendo in prima persona le loro vicende o le battaglie più famose.
Le campagne, solitamente, catapultano il giocatore in uno scenario ben definito che, a differenza di una partita libera, fornisce sin dal principio risorse, palazzi e unità. Con l’uscita dell’espansione: The Conqueror (inclusa in questa edizione come abbiamo accennato in precedenza), sono state introdotte alcune ambientazioni particolari come la foresta tropicale, utilizzata principalmente per le campagne dei Maya e degli Aztechi e la steppa innevata, che ritroviamo adesso in una nuova veste grafica.

Rock-paper-scissor

Il sistema di gioco si basa sulla gestione delle truppe e delle unità d’assedio come trabucchi e arieti, seguendo il meccanismo classico de “sasso-carta-forbici”, che detto in termini di gameplay significa che ogni unità (truppe, armi ed edifici) possiede uno schema preciso in cui sono presenti dei vantaggi intrinsechi in un ambito (velocità, difesa, attacco, etc.) e svantaggi in un altro. Il metodo bilancia in modo semplice le differenze tra le varie civiltà e, soprattutto, tra le strategie di ogni giocatore.
Il Guerriero aquila d’élite, ad esempio sostituisce l’esploratore a cavallo nelle civiltà prive di fanteria, come gli Aztechi e i Maya, e si dimostra più veloce degli esploratori classici, con un campo visivo più sviluppato, una maggiore resistenza alla conversione da parte dei monaci e una potenza maggiore contro unità di cavalleria e armi d’assedio.
Terminate tutte le analogie con la versione originale, il gameplay di Age of Empires II HD Edition offre soltanto pochi miglioramenti. Gli sviluppatori, infatti, non hanno introdotto le corpose novità che erano state inserite nel terzo capitolo della saga.
I problemi risultano evidenti nel momento in cui bisogna selezionare le truppe per dare loro ordini di spostamento o attacco: le nuove risoluzioni permettono una maggiore visibilità del campo di battaglia, ma nonostante sia possibile vedere più unità sullo schermo, continua ad essere presente il limite di selezione delle unità al quale si aggiunge a mancata differenziazione nella selezione tra le truppe e i cittadini. Parallelamente a questo problema non è stato, inoltre, risolto un fastidioso bug che rende i cittadini completamente “idioti” negli spostamenti, lasciandoli vagare attraverso percorsi lunghi e tortuosi rispetto a quanto sarebbe, invece, possibile. Un ultima correzione che sarebbe stata gradita agli appassionati o semplicemente ai giocatori moderni, è la rimozione del limite di popolazione che rimane molto basso (dai 200 iniziali ai 500 attuali). Fortunatamente un mod presente nel workshop, permette di portare questo limite sino a 1000 unità. I problemi elencati, rappresentano soltanto un esempio di quanto in realtà il gioco non sia stato modificato quanto avrebbe dovuto dopo quattordici anni.

Online: il campo di battaglia più agguerrito

Ogni gioco di strategia in tempo reale non può prescindere da un comparto multigiocatore. Age of Empire II HD Edition, offre una serie di modalità online con cui è possibile sfidare altri giocatori online. Purtroppo tali esperienze risentono di diversi problemi di lag che neppure gli ultimi aggiornamenti sono riusciti a risolvere. L’esperienza online è rovinata da numerosi errori di sincronizzazione e blocco che pregiudicano il naturale svolgimento di una partita. I problemi di cui è stato affetto il gioco originale, dunque, sembrano permanere nonostante sia stato abbandonato il vecchio sistema server.

Alta definizione (?)

Age of Empires II HD Edition nonostante decanti una grafica in alta definizione, possiede un comparto grafico datato e poco curato che mostra numerosi difetti. Gli edifici presenti nel gioco, come le meraviglie, sono caratterizzati specificatamente per ogni civiltà e sono ricche di dettagli. Un esempio è rappresentato dai gabbiani che sorvolano le banchine, oppure i dettagli con cui sono curati i manichini all’interno dei cortili di addestramento di una caserma, sono tutti esempi di un lavoro di rinnovato e ben fatto. Peccato, però, che questi micro dettagli sono oscurati da un lavoro generale che lascia a desiderare sotto molti punti di vista.
Anche in questo caso, sono stati sviluppati dalla community numerosi mod che mirano a sostituire le texture originali e alcuni modelli tridimensionali. Esistono, ad esempio, alcune texture con cui è possibile modificare l’aspetto delle fattorie e di alcune unità. Bastano pochi click dal workshop per installarle e godersi numerose migliorie.
La colonna sonora, infine, è limitata alle musiche presenti nell’espansione The Conqueror, ignorando la selezione del titolo originale. Fortunatamente, sempre sul workshop, sono presenti dei pacchetti che completano la colonna originale.

 

Resoconto dal campo di battaglia

Age of Empires II: HD Edition possiede un enorme potenziale. Nonostante le buone premesse iniziali con una formula che continua ad essere ancora divertente e visivamente attraente, il gioco stenta a mostrare un lavoro di adattamento ai tempi che invece sarebbe dovuto essere presente. Innanzitutto questa versione ad alta definizione non riesce ad innovare la serie ai canoni al quale è stata portata con il terzo episodio, continuando a soffrire della maggior parte dei difetti del titolo originale. Persino la modalità multigiocatore presenta numerosi errori che al momento non sono stati ancora corretti. L’unica speranza è rappresentata dal supporto che Hidden Path offrirà al gioco. Nel complesso Age of Empires II HD Edition propone un pacchetto interessante per coloro i quali non hanno mai provato il gioco originale ma non riesce a offrire nulla di interessante agli appassionati di lunga data il cui unico appiglio resta la possibilità di ampliare il gioco tramite il workshop offerto da Steam.

CI PIACE
  • Conserva le caratteristiche del gioco originale con leggere migliorie grafiche.
  • Supporto multi-monitor e widescreen.
  • La presenza del workshop di Steam.
  • Sempre molto longevo grazie alle numerose campagne.
NON CI PIACE
  • La longevità si abbassa per coloro i quali hanno giocato l’originale.
  • Il gameplay avrebbe meritato qualche doveroso aggiornamento.
  • Alcuni problemi durante le partite online.
  • Poche novità rispetto alla versione originale.
Conclusioni

Age of Empires II: HD Edition possiede un enorme potenziale. Nonostante le buone premesse inziali con una formula che continua ad essere ancora divertente e visivamente attraente, il gioco stenta a mostrare un lavoro di adattamento ai tempi che invece sarebbe dovuto essere presente. Innanzitutto questa versione ad alta definizione non riesce ad innovare la serie ai canoni al quale è stata portata con il terzo episodio, continuando a soffrire della maggior parte dei difetti del titolo originale. Persino la modalità multigiocatore presenta numerosi errori che al momento non sono stati ancora corretti. Questa nuova versione non riesce, infine, ad offrire nulla di interessante agli appassionati di lunga data il cui unico appiglio resta la possibilità di ampliare il gioco tramite il workshop offerto da Steam.

7.2Cyberludus.com

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