Tra i titoli più interessanti che propone la fetta di mercato dei free to play, c’è uno sparatutto in terza persona che comincia ad emergere dalla massa: parliamo di Hazard Ops, titolo attualmente in open beta sviluppato e prodotto da Infernum, un team indipendente che abbiamo in parte conosciuto a Colonia. Per avere un po’ l’idea che si respira nel gioco, vi consigliamo caldamente di guardare il divertente trailer 28 ways to die, per poi dedicarvi alla lettura di questo focus sull’update War of the Machines.
La guerra delle Macchine
War of the Machines è un pack che viene rilasciato oggi, 26 agosto, e che va ad ampliare l’offerta del PvP. Si tratta di un update a pagamento che consente ai videogiocatori di acquistare uno o più mech – a caro prezzo, ad onor del vero – divisi per offerta: Real Iron, Steel Champion e Titan Wall, rispettivamente con 1, 2 e 3 mech. Durante il nostro hands on di mezzora, abbiamo potuto sperimentare il pack completo, Titan Wall, in un divertente 2vs2 che ha messo in mostra tutte le caratteristiche del pack e, soprattutto, la profonda caratterizzazione delle classi dei mech. Infatti, potremo scegliere il nostro mech per tipologia, sulla base della corazza: abbiamo a disposizione un mech leggero, uno medio e uno pesante, con i pregi e i difetti che accomunano tutti i titoli del genere. Ad esempio, il mech leggero ha un corazza meno resistente agli attacchi, ma consente all’utente di muoversi più velocemente e scansare i colpi degli avversari con estrema agilità. Discorso opposto per i mech pesanti, chiaramente, che dispongono di missili guidati e corazza ultra resistente, ma non sono particolarmente adatti per dash laterali e rapide spinte verso l’alto.
Per rendere più dinamici i combattimenti, gli sviluppatori hanno permesso agli utenti di cambiare il mech tra un respawn e l’altro, permettendo non solo lo switch della tipologia, ma anche delle armi da utilizzare in combattimento. Questa caratteristica dona al combat system un aspetto leggermente strategico, in quanto obbliga il videogiocatore a cambiare approccio per prevalere sul nemico. Ad esempio, i missili guidati di un mech pesante, che magari hanno fatto la fortuna contro un mech medio, non risultano particolarmente incisivi con un corazzato leggero, pertanto si potrebbe optare per un cambio classe al respawn successivo. Questo è solo uno dei risvolti tattici che assume la battaglia, in quanto entrano in gioco variabili ambientali come la quantità di ripari ed edifici, nonché il tipo di mappa.
Nel nostro hands on con Hazard Ops abbiamo giocato un mappa piuttosto piccolina per un 2vs2 – War of the Machines dovrebbe supportare addirittura un multiplayer fino a 8 giocatori – caratterizzata da diversi edifici al centro dell’area, in cui è possibile proteggersi dagli attacchi per rigenerare gli scudi e fare un piccolo rifornimento per l’arsenale. La mappa, in realtà, non brilla in fatto di originalità ed estetica, ma è necessario vedere le altre location per dare una riflessione completa sul level design, pertanto non ci sbilanciamo.
Commento finale
Infernum porta la guerra delle Macchine in Harzad Ops, e il divertimento aumenta. Nonostante la profondità dell’update, che consente al videogiocatore di avere ampia scelta con il pacchetto completo, il punto debole di questo aggiornamento è senz’altro il prezzo dei pack, che va da 20€ a 60€. Comunque, continuiamo a seguire da vicino l’evoluzione di Hazard Ops, interessati all’evoluzione del gameplay di sponda free to play.