Dal fantasy ai pirati!
Chi di voi ricorda la serie Two Worlds? I due titoli, usciti rispettivamente nel 2007 e nel 2010, spaccarono letteralmente in due la critica. Chi da un lato ne criticava gli evidenti problemi tecnici e di design, chi invece ne esaltava la libertà d’azione e l’enorme varietà di situazioni. E’ con questa incerta eredità che i ragazzi di Reality Pump iniziarono a lavorare su un nuovo titolo, che avrebbe abbandonato i canoni classici del gioco di ruolo, puntando su un gameplay action e un’ambientazione di tipo piratesco. Stiamo parlando di Raven’s Cry, titolo in uscita nel mese di Ottobre su PC e console. Noi di Cyberludus abbiamo provato e queste sono le nostre prime impressioni!
Qualcuno ha detto?Black Flag?
Il tema principale di Raven’s Cry sarà la vendetta. Prenderemo i panni del pirata Christopher Raven che, dopo un attacco brutale alla sua nave, si ritroverà senza una famiglia e privo della mano sinistra. Le avventure di Cristopher ci permetteranno di esplorare le coste dei Caraibi alla ricerca del mandante dell’omicidio e di una antica città Azteca nascosta.
La prima cosa che salta all’occhio vedendo Raven’s Cry è la differenza marcata con la saga di Two Worlds. Il titolo, oltre a proporre un’ambientazione realistica, abbandona completamente la componente rpg che aveva contraddistinto i precedenti lavori di Reality Pump, offrendo un gameplay tipicamente action adventure. Sarà possibile esplorare liberamente città realmente esistite, colme di taverne e negozi di ogni tipo, che offriranno una buona quantità di missioni secondarie.
Il gameplay del titolo sarà diviso in due fasi: sulla terraferma e tra le onde dell’oceano. Durante le fasi a terra, il gameplay sarà incentrato su Cristopher e le sue abilità di combattente, anche se, grazie a buone meccaniche stealth, il combattimento non sarà l’unica opzione. Il combat system risulta molto semplice e immediato: sarà possibile utilizzare le spade per il combattimento ravvicinato, il proprio uncino oppure le pistole da duello. Il gameplay navale, invece, ricorda sotto molti aspetti quello visto con l’ultimo capitolo della saga di Assassin’s Creed. Il sistema di spostamento permette di esplorare l’oceano in maniera piuttosto libera, sebbene le dimensioni della mappa non siano eccezionalmente ampie. Il combattimento navale si svolgerà, ovviamente, a suon di bordate e, a seconda del numero di cannoni a bordo, infliggeremo più o meno danni.
A livello tecnico, il titolo sembra purtroppo vecchio di una generazione. Il livello di dettaglio generale non brilla, così come i modelli dei personaggi, dotati di animazioni legnose ed espressioni facciali al limite della plasticità. Anche il comparto sonoro ci è sembrato piuttosto carente, con un doppiaggio davvero poco curato.
In conclusione?
Raven’s Cry non è riuscito a convincerci appieno. Purtroppo il titolo sembra già condannato alla mediocrità, a causa di un gameplay trito e fin troppo semplificato, cui si unisce un comparto tecnico davvero arretrato. Ovviamente speriamo in una smentita il 14 Ottobre, data ufficiale di rilascio del titolo.