E se un giorno il mondo venisse spazzato via, lasciando posto a un grigio ammasso di rovine e persone malate, e tu, senza ricordi e amici, ti risvegliassi sperduto e alla ricerca di una persona di cui puoi riconoscere solo la voce? Sarà attraverso queste domande che Dead Synchronicity ci farà visitare un futuro cupo e terrificante, messo in atto dalla partnership tra Daedalic e Fictiorama Studios, che dopo essere stati scoperti hanno ricevuto fiducia e supporto nella creazione di questo primo tassello narrativo di un progetto molto più ampio.

Wastelands

È indubbiamente intrigante la base tramite cui il gioco ci catapulterà all’interno dell’avventura; non sarà nulla di eccessivamente originale – futuro apocalittico, personaggio smemorato – ma** la storia è affascinante**, ricca di quei misteri capaci di invogliare il giocatore a chiedersi perché il mondo sia in rovina, perché le persone stiano morendo e che cosa abbia dimenticato il protagonista. Questo sarà il pretesto per farci affrontare decine di dialoghi con tutti i personaggi presenti nello scenario e avere un quadro generale su un mondo dinamico, verosimile e soprattutto crudele: ciò che il titolo riesce a creare alla perfezione è proprio l’atmosfera deprimente e avara di speranze, un mondo in cui il lato umano viene spinto agli eccessi e alle scelte più difficili ma necessarie, le stesse che il protagonista si troverà ad attuare nelle scene più “forti” emotivamente della storia.

A voi il piacere di viverle. Il gameplay è senza pretese, sfacciatamente classico, con un inventario e decine di elementi interattivi/visualizzabili su schermo, in cui sarà possibile adoperare oggetti o mischiarli tra di loro. Il gioco è rodato bene, con controlli normali e solidi, e gli enigmi non saranno mai un vero problema o, comunque, impossibili da intuire. In definitiva si può dire che il gameplay sia funzionale alla storia, non ai livelli dei titoli Telltale, ma neanche come cardine principale del gioco durante le sue 5 ore.

Natura morta

Dead Synchronicity si dimostra particolare anche nel comparto tecnico facendo saltare subito all’occhio il suo stile visivo curioso, personale, dotato di strane forme, rimandando spesso allo stile di Modigliani, mentre per le pennellate a qualcuno ricorderà le opere di Picasso. Ciò che si può dire è che l’estetica è curata e d’impatto e molto spesso sembra di attraversare una galleria d’arte quando il gioco scorre. Nulla da ridire, è uno degli indie che più ha saputo dimostrare personalità esteticamente. Il sonoro d’altro canto è più altalenante: in certi casi il doppiaggio è da applausi- protagonista su tutti – mentre in altri si dimostra svogliato e monotono, forse vittima della natura low budget del titolo che pare aver pesato più che negli altri campi in questo caso. Molto interessante la soundtrack, piuttosto insolita per questa tipologia di giochi: si tratta infatti di un Prog Rock che nelle scene clou saprà rafforzare il carico emotivo trasmesso dal gioco. Escluso il doppiaggio, il gioco è completamente tradotto in italiano.

Tomorrow Comes Today

Dead Synchronicity è una bella esperienza, non particolarmente originale nel suo complesso, ma capace di lasciare un piccolo segno all’interno del giocatore attraverso il suo bellissimo stile visivo, la sua soundtrack particolare e il gameplay classico, facendo da cornice a una bella storia che vi farà rodere il fegato dopo il finale aperto. In attesa del seguito.

CI PIACE
- Storia ben scritta\n- Estetica notevole
NON CI PIACE
- Niente di eccessivamente originale\n- La storia per ora è incompleta
Conclusioni
Punta e clicca dark e maturo che saprà intrigare grazie allo stile visivo e alla trama colma di misteri.
7.5Cyberludus.com
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