To the Batmobile…let’s go!
Anno Uno
Non è passato neanche un anno da quando è stato rilasciato Batman: Arkham Knight e ora tocca ai talentuosi Telltale Games raccogliere la pesante eredità videoludica di uno degli eroi più famosi di sempre. Protagonista indiscusso di film, fumetti e videogiochi di successo, Batman ritorna ad affrontare il crimine in un’avventura grafica sviluppata da un team che negli ultimi anni ha saputo sfruttare al meglio marchi famosi come The Walking Dead e Game of Thrones. Ma riuscirà Telltale Games a trasporre un’opera complessa e ricca d’azione come quella dedicata al Cavaliere Oscuro, in un contesto story driven e, soprattutto, riuscirà a discostarsi dall’ombra dell’eccezionale saga Arkham sviluppata da Rocksteady?
Il lungo Halloween
La storia si dipana durante i primi periodi di attività di Batman: Gotham è travoltà da un tasso di criminalità vertiginoso su cui si stagliano una trafila di supercattivi ancora nell’ombra, con un giovane Bruce Wayne ancora inesperto, violento e tormentato. Coloro che hanno avuto modo di giocare l’ottimo Batman: Arkham Origins, la storia risulterà in parte familiare, con la differenza che su Batman – The Telltale Series il focus non è incentrato unicamente sulla figura di Batman, ma anche sull’uomo dietro la maschera. Uno dei motivi per cui l’uomo pipistrello ha saputo fare breccia nel cuore di milioni di appassionati è proprio il dualismo tra l’eroe e Bruce Wayne, una figura, quest’ultima, caratterizzata da una psicologia complessa e ricca di sfaccettature, in bilico tra ragione e follia e, naturalmente, travolta da dubbi; ma Bruce Wayne è anche un filantropo carismatico, ricco di fascino e con un alto senso della giustizia, che lotta contro il crimine anche senza la maschera. E’ da questo contesto che si sviluppa la storia, con un Bruce alleato ad un giovane e giusto Harvey Dent durante la sua crociata politica, finalizzata ad eliminare la corruzione e il crimine partendo dalla radice. Estirpare il male sarà il tema principale del gioco in cui vedremo susseguirsi personaggi del calibro di Selina Kyle (nei panni di Catwoman durante l’elettrizzante prologo del gioco), un ancora disilluso e ostile James Gordon, ma anche quello che un giorno sarà Il Pinguino, o una Vicky Vale con la quale si intrecciano i primi flirt. I fan del fumetto avranno di che eccitarsi nel corso di questo primo episodio, in cui l’antagonista principale è senza dubbio Carmine Falcone, che farà di tutto per intralciare il duo composto da Bruce Wayne e Harvey Dent. Come detto prima, Batman – The Telltale Series regala un ampio risalto alla complessa figura di Bruce Wayne, che avrà modo di parlare e interagire con i personaggi sopracitati, compiendo delle scelte che potranno rivelarsi cruciali ai fini dell’avventura o, semplicemente, affrontando gli interessanti discorsi filosofici in compagnia del maggiordomo Alfred.
Una volta indossata la maschera del giustiziere, il gioco cambia totalmente tono, gettandoci nel bel mezzo delle azioni più frenetiche. Durante queste sequenze la Telltale si è impegnata a non farci pesare l’assenza del combat system dei giochi Rocksteady, implementando dei quick time events abbastanza vari con tanto di icona a forma di pipistrello che, una volta riempita eseguendo correttamente i vari quick time event, permetterà di concludere le sequenze in modi spettacolari e appaganti. Oltre a ciò, prima di gettarsi nell’azione, Batman osserverà il campo di battaglia con l’ausilio di un drone che permetterà di esaminare l’area, i nemici e i punti migliori per affrontarli nel migliore dei modi.
Durante i momenti meno concitati, invece, sarà il momento di mettere alla prova le capacità del miglior detective del mondo, adoperando i gadget del protagonista per esaminare e ricostruire le scene del crimine, dove oltretutto il gioco non si risparmia e presenta sequenza anche piuttosto violente. A fronte di una linearità che non offre particolari scelte al giocatore, le due ore di gioco risulteranno intense, appaganti e varie. C’è da segnalare anche una nuova funzione introdotta da Telltale, ovvero il Crowd Play, che permetterà ad altri utenti di collegarsi durante la nostra sessione di gameplay e votare quale scelta farci fare o meno durante il gioco.
Realm of Shadows
Passando sul piano tecnico, per ironia della sorte , il lancio di Batman – The Telltale Series ricalca quello – decisamente disastroso – di Batman: Arkham Knight. Per colpa di un frame rate instabile e di un motore grafico (che sarebbe pure ora di cambiare, vero Telltale?) datato, il gioco presenta qualche problema a causa di una totale mancanza di ottimizzazione. Nello specifico si parla della versione PC e, che siate utenti AMD o Nvidia, il gioco soffrirà frequentemente di crash e black screen. Gli sviluppatori non sono rimasti con le mani in mano, visto che in questi giorni sono state rilasciate diverse patch atte ad attenuare le problematiche tecniche che affliggono l’ultima fatica Telltale.
Detto ciò, visivamente parlando Batman – The Telltale Series offre un comparto artistico di grande impatto, mostrando un design che la Telltale sembra aver ripescato dalle abili mani di Jim Lee e Greg Capullo, abbandonando quindi il realismo minuzioso dei giochi Rocksteady. Quanto mostrato sullo schermo risulta molto fedele alla Silver Age della saga di Batman, deliziandoci spesso con delle sequenze che sembrano delle vere e proprie tavole fumettistiche. Per quanto il motore grafico sia ormai arretrato, possiamo affermare senza timore di smentita che si tratta, dal punto di vista grafico, del miglior gioco Telltale.
Ottimo lavoro anche sul fronte sonoro, in linea con le atmosfere cupe ed evocative che hanno accompagnato la trilogia cinematografica di Nolan. Il doppiaggio è stato affidato a nomi del calibro di Troy Baker, ed è un peccato che Telltale si ostini a mantenere il vizio di non sottotitolare il gioco in italiano.
Concludendo…
Si tratta di un ottimo inizio per Batman – The Telltale Series, che con questo suo primo episodio non spara fuochi d’artificio ma decide di costruire poco per volta trama e personaggi, con la giusta dose di varietà. I personaggi sono delineati egregiamente, su tutti il protagonista e il suo alias. Il gameplay fa di tutto per non ripetersi o risultare stantio e ci riesce molto bene, facendo letteralmente volare le 2 ore del primo episodio del gioco. Unica, grossa pecca, un comparto tecnico problematico per gli utenti PC. Le patch comunque sembrano funzionare, e di per sé artisticamente siamo di fronte a una versione accattivante della saga, che abbandona i toni solenni e disperati della saga Arkham e ci ricorda che, dietro la maschera, c’è in realtà un uomo come tutti noi: Bruce Wayne.