Titanfall 2 contro i titani degli FPS
Chi l’avrebbe mai detto che Jason West e Vince Zampella sarebbero stati dei nomi di cui avremmo ancora sentito parlare? Reduci dall’infame licenziamento firmato da Activision ormai sette anni fa, nel 2014 il prorompente duo – creatori di Call of Duty – riemerse dalle ombre con un nuovo e personalissimo progetto: Titanfall. Accolto molto positivamente da pubblico e critica, il primo gioco della neonata Respawn Entertainment – leggasi anche “3/4 del vecchio team di Infinity Ward” – ha saputo dire la sua con un mix efficace di parkour, shooting e mecha fighting. Ciò che purtroppo ha fatto calare inesorabilmente la fama di Titanfall è stato un pacchetto di contenuti deludente, incapace di fare davvero gola in un mercato ormai saturo dei soliti due FPS. Un po’ per la totale mancanza del single player – anche a dispetto di un concept intrigante e ricco di possibilità – e un po’ per la pessima gestione di alcuni DLC che hanno letteralmente diviso in due la community, dopo l’uscita del primo capitolo il marchio Titanfall si era parzialmente inabissato. E quando un lancio inizialmente brillante subisce un declino del genere, solo un secondo lancio altrettanto impressionante può risollevare le sorti di una saga in difficoltà. Ed è qui che entra in gioco Titanfall 2.
A Game of Throws
Avete presente quando nei MOBA avviene il fenomeno di “throwback”? Significa che, quando ormai la partita sta andando in un certo senso e una squadra ha chiaramente la vittoria in pugno, quella nemica riesce a capovolgere le sorti del match. Ecco, questo forzatissimo paragone è la prima cosa che mi è venuta in mente giocando a Titanfall 2, uno degli ormai rarissimi casi in cui un sequel riesce a potenziare ogni elemento del predecessore. Il background narrativo di Titanfall 2 poggia sulle informazioni decodificabili nel primo capitolo, in cui un’organizzazione di soldati, che si fanno chiamare i Miliziani della Frontiera, affronta una corporazione spaziale (detta IMC) dedita a deturpare ed economizzare i pianeti. In questo cataclisma di eventi prenderemo il ruolo di Jack Cooper, fuciliere fresco di addestramento che, per un motivo e per l’altro, finirà bloccato su un pianeta alieno pieno di creature selvagge e di soldati IMC. E in questo pasticcio intergalattico, il protagonista avrà come unico compagno il titano BT-7274. Insieme, cercheranno di alterare degli eventi più grandi di loro. La qualità della scrittura narrativa non vi stupirà, poiché Titanfall 2 aspira a uno stile più scanzonato e avventuroso. E questo non è assolutamente un problema perché, in un’era nella quale gli shooter tentano di prendersi troppo seriamente risultando noiosi, Titanfall 2 ci offre una bellissima avventura scevra di seriosità, nella quale viene messo in risalto il rapporto fra il protagonista e il suo titano, tra cattivi da fumetto e situazioni estreme. La prima campagna in singolo di Respawn Entertainment è un’opera intelligente e ragionata, e si presenta come perfetto addestramento per il multiplayer. La maggior parte delle armi sarà dunque a disposizione del giocatore, che avrà così modo di prenderci la mano e capirne le caratteristiche. Ma non solo: il nostro fidato titano avrà infatti accesso a tutte le armi della sua categoria, che gli permetteranno di usufruire di mosse speciali e abilità uniche utilizzabili nel multiplayer in dipendenza delle sei classi disponibili. Un mega-tutorial insomma, piacevole da giocare e seguire, che a dispetto di una durata piuttosto contenuta – a malapena 4 ore – e di una difficoltà forse tarata troppo verso il basso, sa divertire e reinventarsi dall’inizio alla fine grazie a una regia efficace e dinamica. In questo senso, la campagna ha saputo trarre ispirazione da alcuni dei migliori FPS degli ultimi anni (parlo di titoli come Singularity), offrendo un’esperienza di qualità, galvanizzata da un level design eccellente e capace di sfornare mappe gigantesche e ricchissime di dettagli. Pilota o titano, non fa differenza, perché le situazioni offerte da Titanfall 2 risulteranno comunque ben riuscite, e spesso arricchite da inaspettate ed efficaci sessioni platform o, meglio ancora, da bossfights interessanti. Complimenti agli sviluppatori.
Titanfall 2 si è unito alla partita
Passando al pezzo forte della produzione, possiamo dire che il comparto multigiocatore di Titanfall 2 riconferma tutte le ottime idee del primo capitolo, apportando comunque qualche interessante modifica qua e là. La prima cosa che salta all’occhio è l’abbandono del sistema delle carte (con annessa attivazione delle abilità prima delle partite), ora sostituito con un’impostazione più classica per quanto concerne la personalizzazione. Una scelta che funziona ed è alla portata di tutti, sia dei veterani del primo capitolo, sia dei giocatori che si affacciano a Titanfall 2 per la prima volta. Un’altra modifica di rilievo riguarda i nostri amati titani – sei in totale, come detto prima – che non avranno più la rigenerazione della salute. Sarà dunque ancora più importante adoperare al meglio lo scudo, così come le abilità individuali di ogni titano. In generale, ogni tipologia di titano risulta ben differenziato, con la sua arma specifica e il suo set di abilità uniche, senza ovviamente dimenticarci della letale mossa finale che si sbloccherà solo caricando la batteria. Anche la meccanica “rodeo” (quando un giocatore sale sopra un titan già occupato da un altro) è stata cambiata: salire in groppa a un titano non ne decreterà più l’immediata sconfitta, ma ci permetterà di rubare la cella energetica del colosso meccanico, lasciandolo privo di scudi e impossibilitato ad eseguire mosse finali. Potremo poi utilizzare la cella sottratta per restituire scudo ed energia a uno dei nostri alleati. Il gioco di squadra risulta quindi premiato, soprattutto se si considera che la maggior parte delle modalità – dieci, escludendo i match privati – sfruttano appieno i 32 giocatori che Titanfall 2 riesce a includere. Torna l’apprezzatissimo Logoramento (dieci minuti di 6vs6 nei quali saranno presenti sia i titani che i soldati guidati dall’IA), oltre ai classici Tutti contro Tutti – con una versione senza titani – e Cattura la Bandiera. È inoltre presente anche l’interessante Caccia alle Taglie, un vero “guardia e ladri” in cui, mediante le uccisioni, sarà possibile rubare i soldi avversari.
Le nove mappe disponibili si sono rivelate ben congegnate e adeguatamente attrezzate sia per i piloti che per i titani. Anche il livello di verticalità è stato migliorato: grazie all’introduzione del rampino, infatti, sarà possibile muoversi ancor più liberamente di prima. Tuttavia, quello appena indicato non è che uno dei numerosi “articoli” speciali inseriti in Titanfall 2, tra coltelli elettrici che svelano la presenza dei nemici, ologrammi del proprio avatar e altre interessanti diavolerie molto apprezzate ed efficaci in termini di gameplay. E a giovare a quest’ultimo sono anche i particolari perk associabili alla batteria del proprio titano, con effetti che vanno dall’aumento dei danni all’utilizzo dell’infamissima smart pistol del prequel. La personalizzazione non coinvolge solo i titani, ma anche le armi, che oltre a essere soggette a level up, potranno via via essere personalizzate con mirini e modifiche estetiche. In generale la personalizzazione è ottima, così come il sistema di sblocco degli oggetti, pensato in maniera da lasciare al giocatore una certa libertà tattica. Il gameplay, forse, è leggermente meno veloce del predecessore, ma continua a risultare solido e accattivante. Titanfall 2 diverte perché funziona, e il giocatore ha sempre modo di contrastare gli avversari, in un modo o nell’altro. La fluidità c’è, la libertà d’azione pure, per un mix di elementi che non potrà fare a meno di divertirvi. Inoltre, vi farà piacere scoprire che tutti i futuri aggiornamenti e le espansioni del gioco saranno completamente gratuiti, segno che Respawn Entertainment ha imparato dagli errori del passato. Una mossa che va controcorrente, e dice di no a ogni forma di transazione aggressiva. Per questi motivi, quindi, non mi faccio problemi ad affermare che Titanfall 2 è lassù in cima, con Battlefield e Call of Duty, che ora hanno un nuovo e rispettabilissimo avversario.
Per quanto riguarda l’outfit
Titanfall 2 utilizza una versione modificata del Source Engine della Valve. Attraverso un set di texture aggiuntive fatte in casa, Respawn Entertainment ha saputo dare una veste grafica spettacolare al proprio titolo, che brilla sia per resa visiva che per fluidità. La risoluzione ora è degna anche su console, facendoci dimenticare i gravi problemi che il primo Titanfall si era portato dietro in fase di sviluppo. Nel complesso, Titanfall 2 presenta una nitidezza impressionante, accompagnata da una pulizia delle texture davvero encomiabile. Sia i poligoni che le texture si attestano su ottimi livelli, con ambientazioni spettacolari e “fuori di testa” nella loro potenza immaginaria, valorizzate ancora di più grazie a un contesto futuristico magari non originalissimo, ma comunque ricco di idee e fantasia. Discorso un po’ meno entusiasmante per i modelli dei personaggi, che, nonostante le animazioni brillanti, a livello poligonale risultano deludenti, con una resa che a volte li fa sembrare quasi dei manichini. Sul nostro PC (R9 290 trixxx e i5 da 3.20 Ghz) Titanfall 2 ha girato alla grande e senza particolari problemi, con un framerate costante e stabile sui 60 fps. Un’ottimizzazione di qualità quindi, che si presenta come la ciliegina sulla torta per un comparto tecnico evidentemente ben curato. Buone notizie anche dal punto di vista sonoro, con effetti di alto livello e un doppiaggio italiano decente e tutto sommato apprezzabile, oltre che capace di infondere la giusta personalità nei personaggi.
Concludendo…
Titanfall 2 è spettacolare e si presenta finalmente come un prodotto completo. L’ombra di Call of Duty aleggia attraverso le due menti che sono a capo di Respawn Entertainment, tuttavia il gioco ha trovato ormai la sua personale identità, valorizzata da un single player non longevo ma eccezionale – forse uno dei migliori attualmente disponibili sul mercato – e soprattutto da una componente multiplayer che risulta profonda e ricca di divertimento. Un vero peccato che Electronic Arts abbia deciso di “sprecare” il lancio del gioco collocandolo tra quello dei due big dell’anno, perché Titanfall 2 è ben più di una semplice risposta a COD: questo sequel perfeziona ed evolve ciò che abbiamo visto nel primo capitolo, riuscendo anche ad annichilire qualsiasi – almeno per il momento – Call of Duty futuristico uscito fino ad oggi. Fate le vostre considerazioni.