La Crociata Eterna di Behaviour Interactive
Dopo quasi 3 anni di fatica, Bandai Namco e Behaviour Interactive hanno finalmente pubblicato la versione 1.0 dell’ultimo titolo ambientato nell’universo narrativo di Warhammer 40.000.
A partire dallo scorso 23 settembre 2016 Warhammer 40.000: Eternal Crusade è infatti disponibile su PC, Mac e Linux, mentre i videogiocatori su console dovranno aspettare ancora un po’ prima di gustarsi il titolo anche su PS4 e Xbox One.
Questo nuovo mondo abitato da Space Marine, Orki ed Eldar, riuscirà a estasiare i giocatori, o farà loro rimpiangere i soldi spesi?
Scopriamolo insieme.
Di cosa stiamo parlando?
Sicuramente il titolo era molto atteso, in primis da tutti quegli appassionati che, negli ultimi 29 anni, non si sono lasciati sfuggire neanche un gioco ambientato nell’universo di Warhammer 40.000, sebbene la totale assenza di una componente single player abbia fatto storcere il naso a più di un fan. In mancanza di una campagna con la relativa storia, il nostro unico obbiettivo sarà quello di partecipare alle sanguinose battaglie tra le diverse fazioni in gioco. Queste si presentano come tipiche schermaglie, sia su vasca scala che su mappe ridotte, e risultano perfettamente godibili anche per tutti coloro che poco o nulla sanno dell’universo sci-fi di Games Workshop. Prima di lanciarci sul campo saremo chiamati a scegliere il nostro combattente tra 20 archetipi predefiniti, personalizzabili in ogni aspetto, appartenenti alle quattro fazioni presenti in gioco. Con tutta probabilità in futuro il team di sviluppo espanderà la rosa delle opzioni concesse al giocatore, aggiungendo altre razze e classi appartenenti all’universo Warhammer 40.000.
Per di più, se usare il vostro soldato non vi aggrada, potrete devastare le truppe nemiche con potenti carri armati che, in determinati momenti, vi saranno molto, ma molto utili.
La base operativa e relative reazioni
Uno dei fattori chiave da tenere in considerazione al momento della scelta del proprio combattente è il “percorso evolutivo” in stile gdr legato ad ognuno degli archetipi disponibili. Ogni classe ha infatti un proprio albero delle abilità che permetterà al giocatore di migliorare il proprio soldato grazie agli XP acquisiti in battaglia. Si tratta – di base – della dotazione standard del genere MMO, ma le possibilità offerte dalle diverse ramificazioni garantiscono un’ottima varietà sul fronte gameplay, e permettono ai giocatori di modellare il combattente in base alle proprie caratteristiche.
Questo sistema di progressione, però, finisce talvolta col creare un fastidioso “scalino” tra i giocatori più casual e quelli più accaniti, dato che il sistema di matchmaking non sembra al momento tener conto delle disparità in livello tra i diversi combattenti.
A lungo andare quindi, ci troveremo ad affrontare giocatori che magari, a parità di bravura, avranno la meglio negli scontri solo grazie a questo fattore.
A tal proposito, anche in negozio in-game può rappresentare un elemento di rischio per la qualità generale dell’esperienza offerta da Warhammer 40000: Eternal Crusade. L’equipaggiamento disponibile è infatti acquistabile sia in valuta di gioco che spendendo denaro reale, una scelta che – di fatto – offre terreno fertile a dinamiche pay-to-win. I menù di gioco, tra l’altro, risultano molto chiari, ben suddivisi e non troppo dispersivi. L’unica – piccolissima – pecca riguarda, in questo senso, l’interfaccia del sistema di personalizzazione del proprio personaggio: per chi non è avvezzo ai classici gdr, ci vorrà un po’ prima di valutare al meglio un’arma rispetto ad un’altra, non essendoci la possibilità di confrontarle direttamente.
Al mio segnale, scatenate l’inferno
A partire dalla sua classica visuale in terza persona, Warhammer 40000: Eternal Crusade fa della semplicità il suo punto di forza… forse anche troppo.
Sin da subito all’utente viene offerta la possibilità di scegliere, in base alle esperienze passate, tra due configurazioni di comandi, una più vicina al genere sparatutto, l’altra più in stile gdr (il controller è supportato, ma sconsigliato). Peccato però che entrambe le configurazioni si dimostrino scarsamente efficienti alla “prova del fuoco”, a causa di tempi di risposta tutt’altro che eccezionali, controlli macchinosi e una gestione della telecamera a volte drammaticamente imprecisa. Da rivedere anche le meccaniche di shooting e l’agganciamento della mira, sempre a metà strada
tra l’impreciso e il confusionario. Buone le animazioni dei soldati, sebbene frequenti bug grafici, soprattutto in prossimità di rilievi sulla mappa, rendano l’esperienza di gioco ancora più macchinosa. Nella media anche l’efficacia dei mezzi pesanti nel gioco, malgrado qualche problema di movimento dovuto in parte alla “pesantezza” del sistema di controllo. Da rivedere in toto, invece, il bilanciamento delle varie razze e delle relative classi, attualmente al limite del frustrante. Preferibile, ma non fondamentale, affrontare il gioco in compagnia di qualche amico, dato che gli obbiettivi delle diverse missioni risulteranno talvolta ostici senza una buona dose di comunicazione, in linea con la natura “massiva” di questo Warhammer 40000: Eternal Crusade.
Tecnicamente nella media
Sebbene il comparto tecnico di Warhammer 40000: Eternal Crusade non sia da buttare, è certo che con una bestia di razza come l’Unreal Engine 4 si poteva fare di meglio.
Se da una parte, infatti, i modelli dei personaggi risultano curati e animati piuttosto bene, le ambientazioni, malgrado una buona caratterizzate, appaiono decisamente povere di dettagli. La solidità del frame è generalmente buona, sebbene non sia raro incappare in lievi cali, specialmente negli scontri corpo a corpo. Passando al comparto audio, più e più volte abbiamo riscontrato problemi nel corretto direzionamento degli effetti legati sonori a colpi e movimenti, incertezze che danneggiano molto il profilo tattico del gioco.
Le musiche risultano invece soddisfacenti, in linea con la media di questo genere di produzioni. Buono anche il netcode, che permette di giocare senza incappare in improbabili errori di connessione o lag mortali. Va però detto che, al momento, il numero dei giocatori presenti sui server di Warhammer 40000: Eternal Crusade è tutt’altro che elevato. A volte dovrete infatti aspettare diversi minuti prima di riuscire a entrare in partita, complici anche tempi di caricamento non particolarmente celeri.
Concludendo…
Idea ottima, realizzazione pessima. Possiamo riassumere così Warhammer 40000: Eternal Crusade.
Ci saremmo aspettati di più da un titolo del genere, che di certo non ha sfruttato appieno tutto il materiale che si poteva estrapolare da questo particolare universo videoludico.
Sicuramente gli sviluppatori sapranno lavorare di cesello in futuro ma, allo stato attuale, il prezzo richiesto per il titolo risulta decisamente eccessivo. Lati positivi ce ne sono, questo va detto, ma troppo pochi per attribuire a Warhammer 40000: Eternal Crusade una sufficienza piena. Qualche mese di sviluppo in più avrebbe certamente permesso al team di offrire un’esperienza maggiormente in linea con le aspettative dei fan.