Chi trova Sole non lo lascia più…
Il 2016 verrà sicuramente ricordato come l’anno della “rinascita” dei Pokémon. Non che i piccoli mostriciattoli di Game Freak abbiano bisogno di ulteriore fama o pubblicità, ma è corretto dire che, da qualche anno a questa parte, l’interesse nostrano verso Pikachu & co. si è decisamente assopito. Il boom globale di smartphone e tablet, ora ottenibili a cifre davvero irrisorie, ha portato le frotte di ragazzini a concentrare le proprie attenzioni su app e titoli mobile piuttosto che su console portatili. Pokémon GO è stata infatti una decisione quasi obbligata da parte della Pokémon Company per riuscire a portare il proprio brand anche alla nuova generazioni di giovini, impegnati a “gemmare” senza pudore con la carta del papi sull’ultimo Clash Royale della situazione.
Dopo un boom davvero incredibile di download, e giocatori, il gioco sta attraversando una scontata fase calante, anche se in realtà i ricavi derivanti dagli acquisti in-app continuano a portare grossi introiti a Niantic e Pokémon Company.
In realtà la serie, come molti di voi ben sapranno, non nasce dallo schermo touch dei nostri smartphone, ma poggia le proprie radici su una tra le più celebri console portatili mai approdate in commercio: il Gameboy. Ben sette generazioni di Pokémon si sono susseguite tra Gameboy Color, Advance, Nintendo DS fino ad arrivare all’attuale 3DS. La serie ha sempre fatto in modo di rinnovarsi molto nel corso degli anni, cercando ogni volta di non tradire le proprie origini: la cattura e l’allenamento dei nostri Pokémon sono sempre stati, di fatto, il cardine principale di tutti i capitoli di questa celebre serie.
Con Pokémon X e Y, la saga di Game Freak ha compiuto un importante step che prevedeva il passaggio ad un motore interamente tridimensionale, oltre all’aggiunta di tante novità interessanti sul fronte gameplay.
Tre anni dopo, l’annuncio in un Nintendo Direct è riuscito a catturare l’interesse di tutti: la settima generazione di Pokémon aveva finalmente un nome ed una data! Pokémon Sole e Luna sono finalmente disponibili per Nintendo 3DS e noi, da buoni amanti della serie, ci siamo catapultati sul titolo macinando un vergognoso quantitativo di ore nella soleggiata regione di Alola. Il nostro parere?
Scopritelo insieme a noi nella recensione…
Alola!
Pokémon Sole e Luna ci immerge nella nuova regione di Alola, arcipelago di chiara ispirazione hawaiana. Vestiremo i panni del giovane aspirante allenatore di Pokémon di turno, appena giunto dalla regione di Kanto. Alola è piuttosto differente dalle altre ambientazioni proposte dalla serie di Game Freak: innanzitutto avremo a che fare con ben cinque grandi isole differenti (tra le quali una “artificiale”), ognuna diversa sia per quanto riguarda la conformazione territoriale sia per la presenza di Pokémon. Il clima caldo di questa regione ha inoltre spinto i Pokémon delle altre regioni ad adattarsi cambiando drasticamente il proprio aspetto. Troveremo le forme di Alola di diversi Pokémon resi già celebri nelle passate generazioni, tra cui Raichu, Meowth, Rattata ed Exeggutor (diventato bersaglio di meme al momento dell’annuncio per via del suo “particolare” collo di due metri).
Per noi che abbiamo visto nascere – letteralmente – la saga su Gameboy, è stata una grande sorpresa constatare l’evoluzione del comparto narrativo. Pokémon Sole e Luna presenta addirittura sequenze video, dialoghi più maturi rispetto al passato e un cast di personaggi e villain – il nuovo Team Skull – più curati che mai. Ed è proprio da questa voglia di proporre qualcosa di innovativo che il nuovo titolo Game Freak cerca di ripartire. Scordatevi quindi il solito via vai di capi palestra, abbandonati per far spazio al nuovo “giro delle isole”, una sorta di pellegrinaggio che ogni allenatore di Pokémon è tenuto ad effettuare per cercare di affinare le proprie abilità. Durante il viaggio ci appresteremo a scontrarci con ben 8 capitani, ognuno delle quali ci proporrà prove totalmente differenti culminanti in boss fight contro i cosiddetti Pokémon dominanti – varianti più grosse e potenti di quelli tradizionali – e ricompense uniche, tra cui le innovative Mosse Z. Al termine degli scontri con i capitani, nelle rispettive isole, verremo sfidati dal kahuna – allenatori a capo delle quattro isole – all’interno della Grande Prova, al termine della quale otterremo l’accesso all’isola successiva.
Datemi una Z!
Pokémon Sole e Luna, seppur innovando esponenzialmente come mai prima d’ora, non tradisce le sue origini, proponendo la solita – e longeva – avventura enfatizzando particolarmente le proprie meccaniche sull’esplorazione dell’arcipelago e la cattura dei vari Pokémon, cominciando ovviamente dalla scelta di uno tra i tre starter nelle prime battute dell’avventura.
Il sistema di combattimento, la vera e propria anima della serie, è rimasto pressoché invariato nell’impostazione, poggiando sempre le sue basi sul solido ed infallibile sistema a turni. Se in Pokémon X e Y a proporre qualcosa di diverso ci pensavano le Megaevoluzioni (presenti tutte e 47 anche in questo nuovo titolo, seppur senza alcuna “new entry”), in Sole e Luna troveremo le Mosse Z, abilità più potenti sprigionabili una sola volta per lotta, grazie a specifici cristalli ottenibili durante il giro delle isole. Le Mosse Z, all’interno di Pokémon Sole e Luna, si suddividono in due grosse categorie: le speciali, ad esempio, potranno essere assegnate solo a Pokémon specifici, mentre le altre si legheranno a Pokémon di un determinato tipo. La stessa interfaccia ha subito una revisione: da ora potremo finalmente vedere a schermo le statistiche del nostro Pokémon con relativi malus – o bonus – applicati. Sconfitto un Pokémon, non solo verrà registrato all’interno del Pokédex, ma avremo modo di visualizzare a schermo l’efficacia degli attacchi se mai ne rincontreremo uno in battaglia. Semplificazioni che potrebbero far storcere il naso ai vari “puristi” della serie, ma che risultano funzionali per velocizzare le battaglie più complesse.
Sul fronte puramente contenutistico, le novità introdotte dai veterani di Game Freak non mancano. Durante le nostre scorribande ad Alola potremo prendere parte alla Battle Royale, un nuovo tipo di lotta che ci metterà contro altri tre allenatori all’interno di un vero e proprio ring.
Il comparto multigiocatore è stato totalmente rinnovato in occasione di Pokémon Sole e Luna. Tutte le funzionalità online saranno difatti disponibili all’interno del Festiplaza, una sorta di parco di divertimenti “social” – rigorosamente a tema Pokémon – che ci consentirà di effettuare scambi e affrontare altri giocatori, completare minigiochi con cui riscattare ricompense uniche e personalizzare le strutture presenti.
Questo hardware mi sta stretto
Pokémon Sole e Luna è indubbiamente il capitolo della serie maggiormente curato sul fronte grafico. Partendo dalle buone basi gettate dall’accoppiata X/Y e Rubino Omega/Zaffiro Alfa, i ragazzi di Game Freak son riusciti a dar vita ad una regione credibile e curata esteticamente. Alola, infatti, è molto bella da esplorare oltre che varia e particolareggiata nelle quattro diverse isole principali, anche se, ad essere sinceri, si inizia a sentire davvero bisogno di una telecamera ruotabile. Il gioco riesce comunque a dare il meglio, e allo stesso tempo il peggio, di sé negli scontri: se da un lato è opportuno segnalare un ottimo livello di cura nella modellazione 3D dei Pokémon, vecchi e nuovi che siano, dall’altro abbiamo riscontrato diversi cali di frame rate nelle sequenze più concitate degli scontri.
Buona la soundtrack, caratterizzata dai sempre soliti ottimi motivetti in grado di richiamare alla memoria la spensieratezza dei capitoli Gameboy. Peccato solamente che i versi dei Pokémon – Pikachu a parte – sono ancora troppo legati a suoni simil-16bit, eccessivamente differenti dalla loro controparte televisiva.
Concludendo…
Game Freak ci è riuscita ancora una volta. Pokémon Sole e Luna ci hanno permesso di tornare bambini, in una nuova regione, in compagnia del nostro fido 3DS. L’avventura è longeva, varia e curata in ogni aspetto, a partire dal comparto narrativo spesso ignorato nelle precedenti iterazioni. La nuova regione di Alola vi garantirà decine e decine di ore di gameplay, durante le quali potremo cimentarci in sfide, minigiochi e ricerche di Pokémon rari. Impossibile non consigliare questo gioco: Pokémon Sole e Luna è senza alcun dubbio uno tra i migliori titoli disponibili nella libreria portatile targata Nintendo.
Cosa aspettate?
https://www.youtube.com/watch?v=Byx5lTlpv0k