Destiny 2 approda finalmente su PC…

Circa due mesi fa abbiamo assistito in prima persona al lancio di Destiny 2, il nuovo sparatutto online fantascientifico di Bungie, la software house americana divenuta celebre per una tra le saghe Xbox più celebri di sempre: Halo . Il gioco si è dimostrato – in tutto e per tutto – una solida evoluzione del precedente capitolo, capace di migliorare tutti i difetti di natura contenutistica che, ahinoi, affliggevano la prima iterazione della neonata saga. Grazie ad una campagna finalmente solida e convincente, seppur molto breve se affrontata in compagnia di amici, e ad un insieme di attività PvE e PvP bilanciate ed appaganti, Destiny 2 si è saputo dimostrare un acquisto imprescindibile per tutti gli appassionati degli FPS, desiderosi di perdersi in un universo online sempre pronto a divertire.

Detto questo, i ragazzi di Bungie hanno deciso di gettarsi a capofitto nel tumultuoso mercato PC, cercando il consenso degli incontentabili discepoli della “master race”.

Come se la sarà cavata la space opera di Bungie con questo debutto assoluto sul mercato PC?

Scopriamolo insieme nella nostra recensione…

Si ritorna a maciullare Cabal

Destiny 2, il cosiddetto shared world shooter di Bungie, si ripresenta su PC in grande spolvero. Scelta la classe iniziale di appartenenza – Cacciatore, Stregone e Titano – verremo gettati a capofitto nel frenetico mondo di gioco. La Legione Rossa, comandata dal Cabal Dominus Ghaul ha imprigionato il Viaggiatore, la sferica entità capace di donare Luce a tutti i Guardiani. Noi, sconfitti e privati del nostro potere, intraprenderemo un viaggio interplanetario, ritrovando la forza perduta che un tempo ci apparteneva e cercando di fermare una volta per tutte le impetuose forze della Legione.

Sul fronte contenutistico, la versione PC di Destiny 2 si presenta sostanzialmente identica a quella console e, per questo, vi consigliamo di fare un giro sulla nostra precedente recensione per farvi un’idea più chiara del prodotto che avete di fronte.
Pad alla mano o – in questo caso – mouse e tastiera alla mano, il gioco eleva ulteriormente il già ottimo gunplay, garantendo una fluidità di mira e movimento che, per dovute limitazioni, il gioco non riesciva a raggiungere su console.
Grazie ad un frame rate sbloccato, il gioco sembra ora muoversi senza catene, mostrando – come non mai – la sua vera natura di FPS.
Anche nelle attività PvP del Crogiolo, nonostante non vi siano aumenti relativi ai giocatori per team, il gioco riesce a garantire maggiore freneticità e divertimento negli scontri.

Sfortunatamente, Destiny 2 nella sua versione PC sembra portarsi dietro tutti i vari problemi di rete della versione console, tra cui il famigerato “cabbage”, causato dall’incompatibilità del titolo Bungie con alcune tipologie di modem (in particolare sui modelli Technicolor, forniti dalle compagnie telefoniche).

La soluzione? Piuttosto semplice. Se in possesso di connessioni Telecom, basterà infatti configurare una nuova connessione con protocollo PPPoE, inserendo le user di default (aliceadsl/aliceadsl).

Il potere della master race

Ed è proprio sul fronte grafico che la versione PC di Destiny 2 riesce a risplendere di luce propria. Abbiamo provato il titolo Bungie su ben tre configurazioni differenti, rimanendo particolarmente soddisfatti dalle potenzialità tecniche del gioco, ottimo dal punto di vista audiovisivo oltre che estremamente scalabile sul fronte configurazioni. Ecco le nostre impressioni – e risultati – sulle tre configurazioni da noi testate:

Configurazione 1

Scheda video: R9 390 8GB
Processore: FX-8370 4.3GHz
RAM: 16 GB

Durante il test con questa configurazione medio/alto, abbiamo potuto settare quasi tutte le opzioni grafiche al massimo, a discapito di ombre e distanza di fogliame. Il gioco ha sempre mantenuto una fluidità a 60 frame al secondo piuttosto costante, mostrando solamente qualche acciacco durante esplosioni multiple o fasi piuttosto concitate degli scontri.

Configurazione 2

Scheda video: R9 280X 3GB
Processore: FX-8350 4GHz
RAM: 8 GB

Scendiamo ulteriormente di livello in questa seconda configurazione full AMD. Mantenendo i settaggi della configurazione precedente, il gioco accenna a qualche perdita di frame di troppo. Senza rinunciare alla risoluzione full hd, siamo scesi a patti con qualche dettaglio in più, in particolare sulle ombre e la distanza di visualizzazione, riuscendo ad ottenere una fluidità di tutto rispetto con impostazioni grafiche medio/alte.

Configurazione 3

Scheda video: GTX 1050Ti 4GB
Processore: i7-7700HQ
RAM: 16 GB

Terza – e ultima – configurazione da noi testata, quella dell’ottimo notebook Inspiron 15 7000 (Gaming) della Dell. Il titolo, con impostazioni grafiche medio alte, riesce a garantire una fluidità costante tra i 55 e i 60 frame al secondo, anche nelle fasi più intense e concitate di gioco. Buona prova di forza dei nuovi portatili di tecnologia “Pascal”, capaci di cancellare le insoddisfacenti prestazioni delle precedenti schede grafiche mobile.

Concludendo…

La versione PC di Destiny 2 non cambia l’ottima impressione che ci fece il titolo Bungie due mesi fa. L’esperienza di gioco convince appieno, grazie alla maggior fluidità garantita dal frame rate “sbloccato” e dall’accoppiata mouse/tastiera che permette di godere appieno delle ottime meccaniche di gameplay introdotte dai “papà” di Halo.
Sul fronte tecnico, il lavoro di ottimizzazione operato da Bungie è assolutamente impeccabile, riuscendo a garantire un notevole dettaglio grafico anche su configurazioni non più recenti.

Ora non avete più scuse: se siete fan del genere, Destiny 2 deve essere vostro!

CI PIACE
  • Ottimo comparto tecnico
  • Il frame rate sbloccato dona nuova verve al titolo
  • Scalabile
NON CI PIACE
  • Permangono i problemi di rete che affliggevano la versione console
Conclusioni
La versione PC di Destiny 2 ci ha convinti appieno, grazie ad un lavoro rigoroso di ottimizzazione, capace di rendere il motore grafico snello e piuttosto scalabile anche su configurazioni non recenti.
8.8Cyberludus.com
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Nerd purosangue classe 1992, si avvicina al mondo dei videogiochi grazie al SEGA Master System di sua madre. Destreggiandosi tra Alex Kidd e Sonic the Hedgehog, comincia a farsi una importante cultura videoludica a base di platform e beat ‘em up. Fedele seguace della “master race”, consuma giochi di ruolo dalla mattina alla sera, anche se la sua saga preferita rimane Grand Theft Auto degli inarrivabili Rockstar Games, che fin dal primo capitolo lo ha aiutato a diventare la brutta persona che imparerete a conoscere.

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