In questi giorni ci siamo letteralmente immersi nell’universo di gioco proposto da Monster Hunter World, “l’hunting game” di Capcom che, da qualche settimana, è disponibile in tutti i negozi – fisici e non – per console Playstation 4 e Xbox One. Dopo un lungo periodo di attesa, spezzettato dalle diverse open beta, abbiamo potuto finalmente mettere mano alla versione completa di Monster Hunter World. Dato che il titolo si è dimostrato capace di accontentare sia i fan di vecchia data della saga sia i nuovi arrivati, abbiamo deciso di affrontare la recensione di questo gioco in maniera un po’ differente, andando ad evidenziare – e analizzare – quelli che, a nostro parere, sono i motivi per cui un “vergine” della saga dovrebbe acquistare Monster Hunter World.

Esatto eterni indecisi, stiamo parlando proprio con voi: buona lettura!

1. Rappresenta un nuovo inizio per il franchise di Capcom

Monster Hunter World può essere tranquillamente definito come “l’anno zero” del celebre franchise di Capcom. Primo episodio della quinta generazione della serie, Monster Hunter World non abbandona però la sua classica formula di gioco basata sulla caccia ai mostri, riuscendo a tener vivo l’interesse dei fan storici, così come la nuova ondata di giocatori intenzionati a placare la propria fame videoludica. A differenza di episodi come Monster Hunter Generations e Monster Hunter 3 Ultimate, stilisticamente impostati sui giochi precedenti della stessa generazione, Monster Hunter World è il primo passo verso la “next gen” di Monster Hunter, dato che vengono proposte nuove meccaniche e possibilità per i futuri capitoli della saga, fattori che – di fatto – lo rendono appetibile a chiunque.

Le vicende trattate in Monster Hunter World ruotano intorno ad una grande evento noto come “La traversata degli anziani”, una vera e propria migrazione di draghi anziani verso un continente inesplorato, a cui viene spesso fatto riferimento come “Nuovo Mondo”. La gilda dei cacciatori, la più celebre fazione dell’universo di Monster Hunter, decide quindi di formare un corpo di ricerca atto a far luce sull’evento, inviando periodicamente cacciatori verso il nuovo continente inesplorato. In Monster Hunter World avremo quindi modo di impersonare un cacciatore inviato sul continente, più precisamente un membro della quinta flotta.

2. È più accessibile… ma non viene sacrificata la profondità

Seguire le tracce di un mostro in Monster Hunter: World è piuttosto semplice: basterà spostarsi per l’area di gioco, cercando un’impronta, un artiglio o una carcassa di una preda abbattuta. Interagendo con alcuni di questi elementi daremo abbastanza materiale ai nostri insetti guida per condurci al mostro da cacciare. Gli insetti guida altro non sono che uno sciame di piccoli esserini luminescenti capaci di mostrarci la strada che separa il nostro cacciatore dall’obiettivo.

E’ nel combattimento che Monster Hunter World riesce a mostrare la vera profondità del gameplay. Oltre al gran numero di tipi di armi da padroneggiare (circa 14), dovremo saper utilizzare sapientemente oggetti, esche e trappole, capaci persino di addormentare la nostra preda per catturarla viva (dopo averla debitamente indebolita, ovviamente). L’introduzione della fionda, ad esempio, aggiunge ulteriori possibilità al gameplay. Grazie ad esso sarà possibile lanciare differenti tipi di oggetti contro i mostri o contro gli elementi dello scenario, facendo ad esempio crollare porzioni di esso contro i mostri.

Muovendoci per le aree di gioco capiterà di incappare in frutti esotici, erbe e funghi che potranno essere convertiti in utili strumenti da utilizzare in battaglia grazie all’immediato sistema di crafting. Il gioco, in questi frangenti, mostra una sorta di vena survival che abbiamo già saputo apprezzare nei precedenti capitoli della saga: dalla pesca alla caccia di bestie piccole, il Nuovo Mondo offre infinite possibilità di collezionare risorse, dandoci modo di sfruttare appieno gli strumenti nel nostro inventario ed arrivare maggiormente preparati agli scontri con i mostri.

La caccia in Monster Hunter World non è mai banale. Per questo motivo il gioco, fin da subito, ci mette nelle condizioni di poter cooperare con altri giocatori nel raggiungimento dell’obiettivo. Sia che vi troviate ad Astera ancor prima di partire per la missione e sia che vi troviate sul campo con il mostro davanti agli occhi, attraverso le opzioni del menu rapido potremo richiamare l’attenzione di altri giocatori che potranno accorrere immediatamente in nostro aiuto rendendo più ardui dal punto di vista della difficoltà ma aperti a diverse possibilità tattiche che solo la caccia di gruppo sa regalare.

3. Il combat system: “pesi” e possibilità

Le armi in Monster Hunter World sono suddivise in tre categorie principali: leggere, pesanti e tecniche. Usare l’arma giusta in battaglia è la chiave per una caccia efficace. Se ad esempio il nostro avversario presenta un ventre “molle”, è consigliabile usare un’arma a lama per tagliare quel punto debole, causando un danno extra. Allo stesso modo, i nemici coperti da un’armatura sono più vulnerabili alle armi ad impatto, capaci di rompere le parti della corazza. Colpire un nemico nel posto giusto al momento giusto, lascerà alcune parti del corpo più vulnerabili ai nostri prossimi attacchi.

Il combattimento in mischia di Monster Hunter World prevede di tenere sempre sotto costante attenzione i movimenti del mostro, usando opportunamente la schivata ​​per evitare gli attacchi, in modo da essere subito pronto a proseguire l’assalto una volta tornati in piedi. Inoltre, Monster Hunter World presenta un buon numero di armi a distanza che ci daranno modo di approcciarci ai combattimenti in maniera del tutto differente rispetto al passato. Un gruppo di cacciatori efficace dovrà infatti prevedere un giusto equilibrio tra giocatori armati per i combattimenti in mischia e a distanza.

4. Un mondo di gioco “vivo”

Mentre Capcom ha sempre “relegato” i precedenti titoli della serie Monster Hunter su console handheld o hardware meno potenti (Wii, PS2 e WiiU), Monster Hunter World beneficia enormemente del suo lancio su console HD.

Sebbene il lavoro di pulizia grafica non sia uno dei migliori, il Nuovo Mondo di Monster Hunter World riesce a regalare scorci davvero unici, complice la varietà di ambientazioni, il level design stratificato ed un sistema di illuminazione davvero convincente. Sempre ottimo il design delle varie creature, che oltre ad essere estremamente convincenti sul fronte estetico, vengono mosse da un ottimo comparto di animazioni, capace di renderle “vive e vegete” come mai prima d’ora.
Molti dei combattimenti in Monster Hunter World possono sorprendere il giocatore ma alla fine si imparerà a trarre vantaggio da questi momenti. Ad esempio, all’apparizione di un altro mostro sulla mappa potremo tuffarci – letteralmente – tra i cespugli ed osservare in completa sicurezza il nostro obiettivo farsi a pezzi col suo nuovo amico in una tumultuosa lotta territoriale.

In Monster Hunter World il mondo di gioco è vivo quanto le creature che lo popolano, occorre sempre tenerlo a mente.

I possessori di Playstation 4 Pro, inoltre, potranno contare su tre diverse modalità grafiche: è possibile privilegiare la risoluzione (fino a 4K, a patto di essere in possesso di una TV adatta), o il frame rate dove la risoluzione viene abbassata per godere di una fluidità più elevata oppure vantare di effetti grafici superiori sacrificando, però, qualche FPS.

5. La customizzazione del proprio cacciatore

Se siete una di quelle persone che trascorrono più tempo sulla schermata di creazione di un personaggio piuttosto che nel gioco stesso, allora Monster Hunter World potrebbe essere il vostro prossimo gioco preferito. Probabilmente, dopo aver passato le ore a creare il volto perfetto, finirete per nasconderlo sotto un elmo.

Non disperate: Monster Hunter World presenta un’infinità di armi e armature tra cui scegliere, con cui personalizzare il nostro cacciatore. Ogni creatura sconfitta, infatti, presenta un proprio set di armature, ognuna con un aspetto diverso e caratteristico. Sarà inoltre possibile mischiare parti di set diversi, andando quindi a creare la combinazione più adatta ai nostri gusti oltre che al nostro stile di gioco. Ogni arma in Monster Hunter World vanta un proprio albero di sviluppo, attraverso il quale potremo creare versioni sempre più potenti dell’arma. Grazie al fabbro presente nella parte superiore di Astera vedremo i frutti delle nostre cacce, forgiando equipaggiamenti, infondendo potenziamenti alle nostre lame e creando armi sempre più potenti.

A completare il tutto ci pensa il Palico, un vero e proprio compagno dall’aspetto felino, interamente personalizzabile sia esteticamente (grazie ad un editor simile a quello del nostro cacciatore) sia nell’equipaggiamento.

Concludendo…

Monster Hunter World è lo step nella direzione giusta intrapreso dal franchise di Capcom. Cacciare nel Nuovo Mondo si è dimostrata essere una tra le attività videoludiche più appaganti degli ultimi mesi, grazie ad un gameplay immediato ma profondo, una mappa di gioco enorme, dettagliata e stratificata ed una vasta gamma di possibilità di personalizzazione del nostro cacciatore. Monster Hunter World è indubbiamente il miglior capitolo della saga, ricco di tantissime novità che lo rendono molto più accessibile a chi non ha mai giocato ad un titolo della serie.

CI PIACE
  • Il capitolo più accessibile dell’intera saga
  • Gameplay stratificato ed estremamente appagante
  • Un mondo di gioco vivo e curato
  • Longevo
NON CI PIACE
  • Narrativamente ancora troppo debole
  • Pulizia grafica non al top
Conclusioni

Monster Hunter World segna la riapertura della “caccia grossa”, approdando finalmente su console di nuova generazione. Il nuovo capitolo della saga di Capcom è il capitolo più immediato e profondo dell’intera saga. Ogni giocatore su console intenzionato a cercare un’avventura che fa della cooperazione e del gameplay i propri punti di forza dovrebbe sicuramente acquistarlo senza battere ciglio.

9Cyberludus.com

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Nerd purosangue classe 1992, si avvicina al mondo dei videogiochi grazie al SEGA Master System di sua madre. Destreggiandosi tra Alex Kidd e Sonic the Hedgehog, comincia a farsi una importante cultura videoludica a base di platform e beat ‘em up. Fedele seguace della “master race”, consuma giochi di ruolo dalla mattina alla sera, anche se la sua saga preferita rimane Grand Theft Auto degli inarrivabili Rockstar Games, che fin dal primo capitolo lo ha aiutato a diventare la brutta persona che imparerete a conoscere.

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