Il termine “espansione”, negli ultimi anni, è stato molto spesso oggetto di discussione – e critica – da parte del grande pubblico e dalla stampa specializzata. Con l’implementazione di servizi online sempre più complessi, e remunerativi, abbiamo assistito – inermi – all’avanzata di uno tra i più grandi cancri dell’industria videoludica moderna. Negli ultimi anni, microtransizioni, DLC dai prezzi esorbitanti (soprattutto se paragonate ai contenuti realmente proposti), map pack, skin e gli “immortali” Season Pass, hanno – di fatto – permesso alle software house di speculare in maniera incredibile sui loro prodotti, volutamente castrando contenuti dai loro titoli in commercio – per altro venduti a prezzo pieno – in modo da aumentare esponenzialmente le entrate sulla lunga durata, operazioni commerciale comprensibili, anche se piuttosto triste. Negli ultimi tempi diversi “scandali” hanno colpito software house di punta, generando ondate di mal contento generale tra i giocatori. Ne sono stati un esempio i WB Games, con il caso de L’Ombra della Guerra, o il più recente Star Wars: Battlefront 2, che ha visto addirittura EA costretta a togliere le criticatissime “chest” dal titolo, prossimo al lancio, in seguito alle insistenti lamentele della community.

Fortunatamente, non tutti hanno cavalcato questa infelice onda di attaccamento al “Dio denaro”. Poche software house, nel corso degli anni, si sono distinte per serietà e dedizione verso i videogiocatori, mettendo in commercio contenuti che, a nostro parere, sono pienamente degni di essere chiamati espansioni, grazie alla notevole mole contenutistica in grado di offrire al videogiocatore, desideroso di immergersi nuovamente all’interno del proprio universo di gioco preferito senza dover – necessariamente – vendere un rene per ri-imbracciare il pad.
Questo speciale cerca di fare proprio questo: elencare le migliori espansioni (o DLC) che, negli anni, sono riusciti davvero a convincerci per la loro qualità e – soprattutto – mole di contenuti.

Al via quindi la nostra nuova TOP 10!

10. Dragon Age: Origins – Awakening

Abbiamo deciso di limitare questa TOP 10 ad una sola espansione di casa Bioware, dato che ci sarebbe da parlare per ore di tutti gli ottimi contenuti aggiuntivi che la casa statunitense è riuscita a regalare ai propri titoli. Da Throne of Bhaal, di Baldur’s Gate II, a Shadows of Undrentide, di Neverwinter Nights, il parco espansioni di Bioware è sempre stato ricco di contenuti e – soprattutto – di qualità. Per questa classifica, tuttavia, abbiamo deciso di premiare Awakening, la corposa espansione dedicata ad uno dei nostri titoli preferiti: Dragon Age: Origins.

Rilasciato ad un prezzo competitivo, Awakening propone una lunga e inedita campagna, slegata da quella del gioco base, in grado di tenerci impegnati per una trentina di ore. La storia, complessivamente ottimamente curata, ci dava modo di importare il nostro eroe creato nella campagna di Origins o crearne uno nuovo. Ancora adesso consigliamo di recuperarvi questa perla, acquistabile ad un prezzo davvero irrisorio su tutti gli store digitali.

9. Age of Empires II: The Conquerors

Age of Empires II è, ancora oggi, uno tra i migliori strategici sulla piazza. Un gameplay capace di tenere incollato il videogiocatore allo schermo per ore, senza mai stancarsi, una mole contenutistica davvero impressionante grazie alle numerose civiltà presenti, le campagne in giocatore singolo e – indubbiamente – una componente online di tutto rispetto, hanno reso Age of Empires II una vera e propria pietra miliare del genere. The Conquerors, la prima espansione del titolo, fu per certi versi una vera e propria rivelazione: nuove modalità di gioco (come Difendi la Meraviglia, Re della Collina e Gara alla Meraviglia), cinque nuove civiltà (tra cui i Maya e gli Aztechi) e – soprattutto – quattro nuove campagne, rimpolparono a dovere la mole contenutistica, già soddisfacente, di Age of Empires II, ampliando in maniera spropositata l’esperienza di gioco.

Il nostro consiglio? Recuperate su Steam l’edizione HD di Age of Empires II, dato che l’espansione è già integrata!

8. The Elder Scrolls V: Skyrim – Dragonborn

A circa 7 anni dalla sua uscita, Skyrim continua a far parlare di se. Tra edizioni complete, remastered, porting su Switch e – più recentemente – versioni VR, il celebre GDR open world di Bethesda è approdato praticamente ovunque. Oltre a proporre una longeva campagna principale e una infinità di sub quest, il supporto post-lancio dei ragazzi di Bethesda si può dire soddisfacente. Nonostante l’uscita di alcuni DLC meno “corposi”, l’uscita di Dawnguard (espansione sulla carta eccellente anche se attanagliata da una moltitudine di bug al momento dell’uscita) e, l’oggetto della discussione, Dragonborn, riuscirono a sedare le voglie dei fan, desiderosi di ributtarsi nelle gelide lande di Skyrim nei panni del Dovahkiin.

Fallout 3 – Point Lookout / Broken Steel

Fallout 3 rappresenta per noi, e per milioni di giocatori, una tra le più grandi sorprese nell’ambito videoludico. Quando Bethesda prese in mano l’IP dei Black Isle Studios trasformandola in quella che, da lì a poco, sarebbe diventata una tra le nuove serie di punta della casa statunitense, pochi si sarebbero aspettati un netto cambio di rotta in termini di gameplay. Bethesda, terminati i lavori con Oblivion, riuscì a riadattare il gameplay tipico della saga di The Elder Scrolls a quello dell’universo di Fallout, nettamente differente dal setting fantasy medievale dei vari Morrowind o Daggerfall. Fallout 3 era una produzione nettamente inferiore in termini di contenuti rispetto a titoli come Oblivion o Morrowind, ma riuscì comunque a convincere appieno grazie ad una ambientazione di primissimo livello, unita ad una trama, seppur non brillante, in grado di evidenziare in particolar modo le scelte del giocatore, con l’implementazione di un sistema di karma ripreso successivamente da Obsidian in Fallout: New Vegas (e, purtroppo, scomparso misteriosamente in Fallout 4). In termini di contenuti aggiuntivi, Bethesda se la riuscì a cavare ottimamente. Dopo il mezzo passo falso con Operation Anchorage, il team statunitense riuscì a risollevarsi con gli ottimi Point Lookout e Broken Steel (The Pit e Motership Zeta, anche se non citati, meriterebbero di essere giocati), vere e proprie espansioni in grado di rimpolpare l’offerta contenutistica proposta dal gioco base. Point Lookout, in particolare, vanta una mappa di gioco nuova da esplorare, un’area paludosa piena di insidie e nuovi nemici da affrontare. D’altro canto, Broken Steel si propone come continuazione della main quest di Fallout 3, in grado di offrire un end-game finalmente degno.

6. GTA IV: The Ballad of Gay Tony

The Ballad of Gay Tony è la seconda espansione di Grand Theft Auto IV. Nei panni di Luis Fernando Lopez, affronteremo – ancora una volta – le malavitose strade di Liberty City, interagendo con nuove, e vecchie, conoscenze. Una nuova – e longeva – storyline, narrata con uno stile meno cupo rispetto a quello di Grand Theft Auto IV, ed un insieme di contenuti aggiuntivi (tra cui nuove armi, veicoli, modalità multigiocatore e stazioni radio) rendono The Ballad of Gay Tony una vera e propria nuova avventura piuttosto che un’espansione per GTA IV.

Assolutamente consigliata, soprattutto se comprata insieme a Lost and Damned (il pacchetto stand alone Episodes from Liberty City le contiene entrambe), la prima espansione di Rockstar Games per GTA IV che però analizzeremo più avanti in questo speciale.

5. Dying Light: The Following

Il Dying Light di Techland fu una vera e propria sorpresa. Prendendo quanto di buono fatto con la serie Dead Island, lo studio polacco riuscì a creare un titolo in grado di proporre un mondo di gioco enorme – e liberamente esplorabile – popolato da zombie, in cui mettere in atto tutte le nostre tecniche di parkour, saltando tra tetti e schivando orde di assetati divoracervelli in acrobazia. The Following, prima ed unica espansione del survival horror in prima persona di Techland, propone una nuova – gigantesca – mappa da esplorare, ambientata nelle campagne al di fuori di Harran, piena di nuovi punti di interesse, avamposti e – ovviamente – nuove tipologie di zombie a metterci i bastoni tra le ruote. Grazie ad una nuova coinvolgente trama di gioco, che mette in mezzo sette secolari e segreti da svelare, sarà impossibile non apprezzare il lavoro svolto da Techland. A chiudere in bellezza ci pensa una tra le più gradite aggiunte: il dirt buggy, primo e unico veicolo utilizzabile all’interno dell’universo di Dying Light. Ovviamente, il tutto giocabile in cooperativa dall’inizio alla fine: in compagnia di un amico, impossibile non divertirsi!

4. Red Dead Redemption: Undead Nightmare

Con un Red Dead Redemption 2 in dirittura d’arrivo, non c’è momento migliore per recuperare il primo capitolo, magari approfittando di qualche offerta online e accaparrarsi il gioco in versione completa, comprensiva di espansione. Infatti, Undead Nightmare è una di quelle espansioni che riescono ad appagarti, grazie ad uno stile unico e a una mole contenutistica di tutto rispetto. Abbandonato il western “realistico” di Red Dead Redemption, indosseremo nuovamente i panni di John Marston, impegnato questa volta a trovare una cura per una piaga zombie infettiva che si è diffusa in tutta la regione, contagiando – inevitabilmente – anche la sua famiglia. Oltre ad una nuova storyline principale, dalla durata di circa dieci ore, avremo modo di visitare la già famigliare mappa di gioco sotto una diversa prospettiva, quella di un mondo piegato dall’apocalisse zombie, che ci costringerà ad affrontare orde di affamati non morti. I giocatori potranno anche cacciare, con armi di vario tipo, le versioni “zombie” degli animali del gioco base come puma, orsi e lupi, così come creature “mitologiche” come il Big Foot o il Chupacabra. I quattro cavalieri dell’apocalisse, inoltre, arriveranno nel mondo di gioco sotto forma di cavalli, che potremo quindi addomesticare ed utilizzare per spostarci.

Undead Nightmare è un’espansione pienamente riuscita che, seppur si allontani di parecchio dallo stile serioso del gioco base, riesce a garantire ore di gioco aggiuntive genuine e piene di divertimento.

3. GTA IV: The Lost and Damned

“We are brothers for life and Lost forever, life is pain brothers and through this “brotherhood” we can give the pain the finger!”

Dopo aver affrontato The Ballad of Gay Tony, eccoci nuovamente a parlare di Grand Theft Auto IV. The Lost and Damned si guadagna così il terzo posto in questa classifica, terzo posto più che meritato se andiamo ad analizzare la qualità del prodotto. Questa prima espansione ci mette nei panni di Johnny Klebitz (che incontreremo anche nel più recente Grand Theft Auto V), biker veterano oltre che criminale incallito, vice-presidente della banda motociclistica dei Lost Brotherhood MC di Alderney. La storyline, magistralmente narrata dai Rockstar Games, verterà molto sui rapporti personali tra Johnny e gli altri membri della banda, tra cui quello con il presidente dei Lost, Billy Grey, recentemente uscito dal penitenziario di Liberty City. Grazie ad una storyline longeva – oltre che estremamente convincente – e a una mole contenutistica di tutto rispetto, non esistono motivi per non provare The Lost and Damned, una vera e propria perla “made in Rockstar”.

2. The Elder Scrolls IV: Shivering Isles

Spesso considerato il metro di paragone per l’espansione perfetta, le Shivering Isles di The Elder Scrolls IV: Oblivion sono semplicemente stupende. Oltre ad aggiungere una nuova, estesa, mappa di gioco ambientata nel Regno di Sheogorath – il principe daedrico della follia, Shivering Isles offre una interessante, oltre che longeva, quest line principale capace di offrire ottimi spunti narrativi. A rubare la scena vi è sicuramente Lord Sheogorath, uno tra i personaggi più riusciti creati da Bethesda nel corso degli ultimi anni, a cui si vanno ad affiancare sotto trame al limite dell’assurdo e altri soggetti molto particolari, come Haskill, il ciambellano. Tante nuove location da esplorare – e scoprire poco alla volta – interessanti sub quest e armi, tra cui spicca il mitico “Wabbajack”, l’artefatto daedrico per eccellenza in grado di provocare effetti inaspettati sui malcapitati nemici. Insomma, se amate o avete amato alla follia Oblivion e non avete mai avuto modo di mettere le mani sull’espansione, fatevi un regalo e compratelo.
Non ve ne pentirete!

1. The Witcher 3: Blood and Wine

Chiudiamo la TOP 10 con il contenuto aggiuntivo che, a nostro parere, è riuscito ad alzare l’asticella qualitativa in maniera considerevole. The Witcher 3: Blood and Wine è senza alcun dubbio una tra le più belle espansioni che abbiamo mai avuto l’occasione di giocare in tutti questi anni di onorata carriera. CD Projekt Red si è dimostrato – ancora una volta – un team capace di creare universi gdr curati in ogni aspetto, sia sul fronte narrativo e sia su quello tecnico.
Blood and Wine è un acquisto imprescindibile per ogni possessore del gioco base, desideroso di riprendere (forse per l’ultima volta) i panni di Geralt di Rivia, impegnato in uno tra i suoi più complessi contratti da Witcher, nelle immense lande del Toussaint, tra nobili, vampiri e vigneti lussureggianti. Senza nulla togliere all’ottimo primo DLC, The Witcher 3: Hearts of Stone, Blood and Wine rappresenta l’eccellenza in fatto di espansioni. Acquisto imprescindibile per gli amanti della saga e appassionati del gioco di ruolo.

All Hail CD Projekt!

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