Abbiamo provato per voi Crash Bandicoot: N.Sane Trilogy su Nintendo Switch. Quasi 22 anni dopo la nascita del più amato marsupiale dei videogiocatori, Activision propone questa trilogia che include un generoso revamp dei primi 3 titoli della serie, e cioè Crash Bandicoot, Crash Bandicoot 2: Cortex Strikes Back e Crash Bandicoot: Warped.
Per chi ancora non lo conoscesse, il mitico marsupiale nacque nel lontano 1996 per mano degli sviluppatori Naughty Dog come esclusiva su Playstation ed ebbe subito uno strepitoso successo. Si generò così una serie di videogame che hanno catapultato Crash tra la schiera dei personaggi più famosi dei videogiochi e degno di partecipare tramite camei in molti altri titoli, affiancando personaggi del calibro di Mario, Spyro ed addirittura nella serie animata dei Simpson.
Crash Bandicoot
Il primo gioco della saga inizia nel castello del perfido Dottor Neo Cortex, che sta svolgendo un terribile esperimento su un innocente bandicoot di nome Crash. Cortex intende tramutarlo nel suo generale, colui che guiderà le sue armate verso la conquista del mondo, ma ovviamente qualcosa va storto ed invece che il suo braccio destro Crash diventerà presto la sua nemesi.
Questo capitolo vede accompagnare il nostro eroe attraverso una fitta giungla densa di pericoli, un antico tempio, una città perduta, la terribile fabbrica del Dottor Cortex ed infine nel suo laboratorio per lo scontro finale, dove Crash avrà modo di salvare anche sua sorella Coco.
Crash Bandicoot 2: Cortex Strikes Back
Il ritorno del perfido dott.Cortex avviene in grande stile – riesce addirittura ad ingannare il nostro eroe facendogli credere che vuole salvare la Terra (che è davvero in pericolo per via di un terribile evento cosmico). Crash viene quindi catapultato in svariate isole immaginarie situate in Australia con lo scopo di raccogliere alcuni cristalli che permetteranno al dottor Neo di contenere il flusso solare ed incanalarlo nella sua ultima creazione: una stazione spaziale chiamata “Cortex Vortex”. Rifanno la comparsa la sorella di Crash, Coco e l’ex assistente del dott.Cortex, il Dott Nitrus Brio, che aiuteranno Crash a scoprire l’inganno del professore ed a sgominarlo, distruggendo il Cortex Vortex nello spazio.
Crash Bandicoot: Warped
La storia prosegue nel terzo titolo. Il relitto del Cortex Vortex precipita sulla Terra e libera una terribile entità maligna denominata Uka Uka, il fratello più giovane di Aku Aku, che si unisce al Dott.Cortex ed al Dott.Nefarious Tropy per rendere schiavo l’intero pianeta. Caratteristica peculiare del gioco è la possibilità di attraversare varie ere temporali tramite una macchina del tempo, permettendo a Crash di visitare epoche preistoriche, medievali, egiziane e via dicendo. Nel terzo capitolo fa la sua comparsa anche una sezione di corse su motociclette che introduce una deliziosa variante alla componente platform.
Gameplay
Tralasciando i sub-game, tutti i titoli fondamentalmente appartengono al genere platform. Spesso si gioca in terza persona con una prospettiva alle spalle o di fronte al protagonista, su di un percorso più o meno lineare che va affrontato schivando le trappole e sbaragliando i nemici.
Il nostro Crash non è totalmente inerme: potrà infatti affrontare le orde di avversari sparse per i vari livelli schiacciandoli con poderosi salti (alla Mario), oppure colpendoli con la sua potentissima rotazione. In alcuni livelli sarà possibile addirittura cavalcare vari animali (maiali selvatici, felini, etc.) alla stregua di giochi di corse ad ostacoli, e come abbiamo già
menzionato nel terzo titolo hanno introdotto anche un vero e proprio sub-game di corse su moto (chiamato Road Crash, sulla falsariga del famoso Road Rash).
Comparto Tecnico
Tutti i tre titoli utilizzano sostanzialmente lo stesso engine di gioco. La grafica sulla piccola console di casa Nintendo è molto pulita e fluida – non abbiamo notato rallentamenti di sorta e in generale si riesce a rimanere su dei solidi 30 fps senza mai perdere colpi offrendo un gameplay sopraffino.
Confrontandola con la grafica della versione PC/PS4/XBOX One ovviamente i dettagli risultano decisamente inferiori: a parte la risoluzione ridotta (sulle console più potenti Crash N. Sane Trilogy offre un pieno 1080p, mentre sulla Switch abbiamo un 720p quando si gioca in modalità docked e un 480p in modalità portable), i personaggi perdono alcuni dettagli come lo shader dedicato alla peluria, mentre gli ambienti hanno talvolta geometrie semplificate, la flora esibisce meno fogliame e in generale la qualità delle ombre è stata palesemente ridotta.
Nonostante questo possiamo affermare che il comparto grafico è comunque di ottima qualità e non si sente la mancanza della grafica pompata offerta dalle sorelle console o dei PC da gaming.
Le scene di intermezzo sono state rimasterizzate ed arricchite di dettagli per renderle più digeribili al pubblico odierno, e dobbiamo dire che il lavoro svolto è davvero importante e tutto risulta fluido e ben dettagliato.
A parte le eccellenti voci (NB: tutti i personaggi sono stati doppiati a regola d’arte anche in italiano) il comparto audio include tutte le musiche dei giochi originali che sono state risequenziate con strumenti più moderni, ed effetti sonori ricampionati con qualità notevole.
Concludendo…
Non possiamo fare altro che promuovere a pieni voti questo remake, che offre l’opportunità alle nuove leve di videogiocatori di rivivere una delle serie più amate e di successo della storia dei videogiochi. L’opera data alla luce dal team Vicarious Visions è davvero considerevole – non solo hanno dovuto riscrivere da zero tutto il codice, ma hanno anche ricreato tutta la geometria dei livelli originali ed i personaggi partendo solo da mesh poligonali datate e scarsamente dettagliate.
Il processo di sviluppo ha saggiamente coinvolto numerose comunità dedicate alla serie, ed ha utilizzato come beta-tester alcuni avidi fan per essere sicuri di aver catturato l’essenza dei giochi originali, scopo che hanno senza dubbio raggiunto al cento per cento.
Non tutto è perfetto però. Dobbiamo considerare che ci troviamo davanti 3 ottimi videogame originariamente rilasciati in un arco temporale di 3 anni condensati in un unico titolo. Questo aspetto rende l’esperienza di gioco monotona, dato che in qualche modo l’aver utilizzato gli stessi engine, personaggi ed effetti sonori per tutta la trilogia fa perdere l’hype offerto dai titoli originali, che in qualche modo miglioravano la formula di volta in volta e davano il tempo ai giocatori di terminare un titolo ed essere in trepidante attesa del successivo.
In N.Sane Trilogy tutto è pareggiato e non si notano differenze tra il Crash del primo gioco ed il Crash del terzo titolo. A parte la storia ed i livelli sembra di giocare lo stesso gioco.
Il rischio è che il gameplay risulti monotono prima di riuscire a terminare tutti i titoli, che se sommati offrono davvero tantissime ore di gioco. Per sua natura facciamo notare infine che Crash non offre il multiplayer, in nessuna sua forma (né local coop, né online).