Cinque anni fa, il mondo ha assistito al rilascio di uno dei “mini-giochi” più apprezzati, mai usciti su console o PC: stiamo parlando, ovviamente, del Gwent. Il “gioco” di carte all’interno di The Witcher 3 è diventato rapidamente un’ossessione per molte persone, me compreso, tanto da costringere CD Projekt Red a valutare l’uscita di un gioco completo, con il Gwent protagonista. Considero Thronebreaker: The Witcher Tales la progressione naturale della serie, un titolo che, onestamente, consigliamo a tutti gli appassionati del gioco di ruolo e dei card game.
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Si ritorna nel mondo di Andrzej Sapkowski
Thronebreaker ci riporta nell’universo di The Witcher, nei panni di Meve, regina di Rivia ed esperta veterana del campo di battaglia, che si è incaricata di impedire all’esercito nilfgaardiano di impossessarsi di altre terra. Non lasciatevi ingannare dalla “base Gwent”: sebbene il combattimento sia basato sulle carte, la struttura è quella di un gioco di ruolo a tutti gli effetti. Tra uno scontro card based ed un altro, trascorreremo il nostro tempo a raccogliere rifornimenti, reclutare truppe e fare alcune scelte difficili che sono la norma per un gioco ambientato in un mondo tetro e consumato dalla guerra.
Uno dei migliori riferimenti dai giochi principali è rappresentato dalle diverse scelte morali che saremo costretti a prendere. Una delle prime decisioni da prendere, infatti, è cosa fare con un gruppo di poveri abitanti del villaggio che ha dato rifugio ai banditi intenti a saccheggiare la campagna. La prima opzione è, ovviamente, impiccarli – una scelta per cui uno dei nostri compagni di party si batterà a gran voce. Anche se questo primo esempio può sembrare così facile, è solo un dito del piede immerso in un vasto oceano di possibilità e risultati, dove saremo tenuti, costantemente, a scegliere tra due mali e vedere dove tutto ci porta. Sarebbe stato facile mettere in atto una storia essenziale, ma molto merito va a CD Projekt Red per non aver preso la strada facile, dando così spazio ad una scrittura matura e sorprendente. La maggior parte del nostro tempo con il gioco, ad esempio, l’abbiamo speso a “lamentarci” delle scelte morali, chiedendoci se avremmo dovuto iniziare un nuovo gioco per invertire alcune scelte di cui in seguito, ahinoi, ci siamo pentiti.
Le mappe sono suddivise in sezioni più piccole ma offrono comunque esplorazione e ricompense sufficienti per non farci mai sentire “ingannati” dalla linearità del mondo di gioco. Trovare varie mappe del tesoro aumenta il fattore esplorazione, in quanto ci viene solo data l’immagine più vaga di oggetti nascosti, che ci porta a dover scansionare completamente l’area. Tutto è meravigliosamente recitato a voce, carte comprese, con tanto di voce narrante in sottofondo. La direzione artistica del gioco è rappresentata da uno stile disegnato a mano, meravigliosamente dettagliato, capace di dare il giusto risalto alle scene e filmati di intermezzo.
Credo nel cuore delle carte!
Il combattimento card based ha subito diverse evoluzioni dal Gwent tradizionale: le battaglie si svolgono ancora nel corso di alcuni round, dove la vincita va al giocatore con il maggior numero di potenza di attacco o punti. La vecchia mappa a 3 corsie è scomparsa, ora ridotta a due con i giocatori in grado di posizionare carte corpo a corpo e a distanza in entrambe le file. Le abilità del leader non sono più utilizzabili una sola volta, ma funzionano tramite una sorta di “cooldown”.
La maggior parte delle carte ha abilità uniche da usare quando entrano in campo o per le successive battaglie. Oltre gli scontri classici, Thronebreaker propone “battaglie puzzle” per mettere in mostra i diversi sistemi e/o strategie di gioco. Nei puzzle, infatti, ci vengono forniti scenari unici e condizioni di vittoria da superare… come ad esempio il superamento di una frana.
Concludendo…
La cosa “bella” di Thronebreaker: The Witcher Tales è indubbiamente rappresentata dalla cura e rispetto non solo per il materiale originale, ma anche per il giocatore. Penso che questo fattore sia quello fa brillare il titolo CD Projekt Red su altri giochi di tipo deck building. Il titolo, disponibile su PC tramite la piattaforma GOG, è un gioco di ruolo dall’incredibile fascino che farà felici non solo i fan rimasti a digiuno dall’ultima espansione di The Witcher 3, ma anche i nuovi arrivati in cerca di un titolo di carte digitale, in grado di tenerli incollati allo schermo per decine e decine di ore.
Ancora una volta, ottimo lavoro CD Projekt Red!