Children Of Morta, appena rilasciato su Steam ed in arrivo su console il prossimo 15 ottobre, è il terzo titolo sviluppato dal piccolo gruppo indie Dead Mage, con base in Texas. Grazie ad una adorabile pixel-graphic e ad una narrativa molto singolare, questo hack’n’slash, di tipo roguelike promette di immergere i giocatori in una classica storia del bene contro il male, ma affrontando nel contempo anche il tema della famiglia.
Siete pronti per iniziare il viaggio?
Una famiglia… speciale!
Una delle particolarità di questo titolo è che, durante lo svolgimento della trama, una rassicurante voce maschile fuori campo narra le vicende in corso di accadimento, con un solenne tono, analogo a chi sta leggendo un libro. Come vedremo più avanti, questa caratteristica si dimostra davvero riuscita e riesce a fare immergere bene il giocatore nel mondo di gioco.
Tutta la storia è ambientata in un mondo alternativo chiamato Rea, dove qualcosa di terribile sta per accadere. Sin dall’inizio facciamo la conoscenza con una famiglia particolare: i Bergson, che da secoli svolgono il ruolo di guardiani del monte Morta per conto della dea Rea-Dana.
Improvvisamente, sul monte, viene generata una potente onda di energia malevola che travolge l’intero mondo. Margaret, la capostipite della famiglia, si sveglia di colpo nel cuore della notte. Preoccupata, cerca risposte dalla dea, ma non ne ottiene – capisce subito che un antico male noto come “La Corruzione” è tornato. Dopo avere indetto una piccola riunione con tutta la dinastia, John, il capofamiglia e figlio di Margaret, parte in missione per il luogo sacro più importante di Rea-Dana: l’antico albero, dove potrà, forse, ottenere risposte.

Gameplay
Children Of Morta è un hack’n’slash con elementi roguelite ed RPG, che offre una prospettiva frontale con vista dall’alto. Peculiarità del titolo è la pixel-graphic di pregevole qualità ispirata all’era del 16 bit, oltre che alla componente narrativa che svolge un ruolo, per una volta, abbastanza rilevante e riuscito. Le vicende dei Bergson iniziano con l’esplorazione del luogo sacro da parte del solo John, ma si viene presto a scoprire che tutti i membri della famiglia sono in grado di combattere, in un modo o nell’altro. Dopo John infatti si farà presto la conoscenza di Linda, la figlia, molto versata con arco e freccie; in seguito il figlio minore, abile con i coltelli e così via.
La casa dei Bergson è costruita sopra ad un enorme cristallo vivente posto nel seminterrato che viene chiamato “Il Santuario” ed è di fatto il punto di partenza di ogni avventura. Il cristallo infatto è un artefatto magico che consente di aprire portali verso tutti i luoghi del monte fino alla sua cima: man mano che il giocatore avanza potrà scegliere liberamente più portali per i vari livelli di gioco. Dalla casa sono attivabili anche le cut-scene che periodicamente arricchiscono storia e spessore dei personaggi, oltre che alla fucina dello zio Ben dove è possibile spendere soldi per acquisire potenziamenti.

Agitato, non mescolato!
Il gameplay è un mix di stili, in realtà nulla di propriamente innovativo, ma sicuramente ben congeniato. Tramite il portale sotto la casa si viene trasportati sulla zona prescelta, di norma divisa in 3 livelli di difficoltà crescente, alla fine dei quali ci sarà un temibile boss da affrontare. Seguendo la moda del momento questi livelli posseggono geometrie sempre diverse perché vengono generati casualmente ad ogni ingresso del giocatore in essi. Ognuno è quindi diviso in grosse stanze apribili con dei pulsanti a pavimento, nelle quali, oltre ai numerosi nemici, si potranno trovare anche sporadici punti di interesse. Alcuni consentono di acquisire abilità temporanee, che vengono poi rimosse alla fine della partita, altri invece innescano degli eventi che accrescono sfaccettature secondarie alla storia principale.

Children Of Morta in qualche modo riesce a prendere spunto da giochi diversi come Enter The Gungeon e Diablo, dai quali eredita la casualità dei livelli, la presenza dei mostri “elite”, le skill sbloccabili dei vari personaggi e lo stile dei combattimenti in generale. Questo mix infine si delinea fermamente riuscito e lo abbiamo trovato molto efficace nel rendere il gameplay vario e divertente ad ogni “run” giocata.

L’obsolescenza del Game Over
In Children of Morta non esiste un vero e proprio game over: se durante una partita i giocatori (l’intero gioco può essere giocato in due tramite un riuscito local coop), dovessero finire la loro energia vitale, verranno rispediti alla casa dei Bergson perdendo tutte le abilità acquisite ed il progresso nello scenario di turno. La storia però progredisce, sia che si vinca o che si perda, e piano piano i vari membri della famiglia vengono sbloccati e resi disponibili tra il roster dei personaggi giocabili.
La raccolta di monete durante le varie “run” non viene persa in caso di sconfitta, così come l’esperienza dei personaggi. La prima può essere spesa nella casa dei Bergson per accrescere alcune caratteristiche di base in comune ai vari personaggi (difesa, attacco, velocità di movimento, etc.), mentre l’esperienza consente di sbloccare le varie abilità dei singoli personaggi, che diventeranno sempre più potenti ed efficaci. In questo modo anche in caso di sconfitta non si ha mai la sensazione di avere “perso tempo”, ma si riesce sempre ad ottenere un qualche tipo di potenziamento che alla lunga consente di riuscire a superare i vari ostacoli.

Comparto tecnico
Children Of Morta è l’ennesimo titolo indie che fa uso dell’ottimo Unity come motore di gioco. La pixel graphic ostentata è quasi sempre deliziosa: per coloro che apprezzano questa tipologia di realizzazione ne è uno dei più fulgidi esempi. I vari personaggi sono decisamente ben rifiniti, animati con cura e mai confusi, come talvolta accade in titoli con le stesse caratteristiche (vedi Kynseed). I paesaggi in generale forse soffrono di una lieve mancanza di varietà (spesso si combatte in luoghi chiusi di qualche tipo), ma comunque non deludono e rispecchiano il resto della produzione.
Il comparto audio, aiutato dal motore adattivo Fmod, include una ottima colonna sonora molto ambient, a tratti ispiratissima e mai invadente, mentre gli effetti sonori risultano azzeccati e funzionali. La voce fuori campo che narra le vicende della famiglia è semplicemente perfetta: sempre perentoria, sfoggia una recitazione convincente e riesce abilmente a trasmettere le emozioni degli avvenimenti; unica pecca è che si esprima esclusivamente in lingua inglese e possa essere apprezzata solo dagli anglofoni più accaniti. Tutto il testo sofre dello stesso problema perchè purtroppo, tra le nove lingue disponibili, non figura al momento l’italiano. Non abbiamo notato bug degni di nota dopo l’ultima versione rilasciata, la 1.07, ma nell’eventualità è bene far presente che i ragazzi di Dead Mage lavorano alacremente per risoverli (dopo neanche 10 giorni siamo già alla terza grossa patch). Oltre alla possibilità di gioco in local coop, già ben calibrata così com’è, nel prossimo futuro dovrebbe arrivare una modalità coop totalmente online – staremo a vedere.

Concludendo…
Children Of Morta è un action game che riesce ad innovare grazie ad una narrativa riuscita, dei personaggi tracciati con amorevolezza ed una giocabilità ben realizzata, che in definitiva lo rendono particolare e longevo. La storia narrata dalla calda voce fuori campo è una trovata riuscitissima, che immerge il giocatore in una favola senza tempo, quasi come se stesse leggendo un libro. Man mano che si affrontano le vicende ed i problemi dei Bergson, i vari membri della famiglia vengono caratterizzati con cura, rendendoli più vivi e tridimensionali di molti altri titoli che possono contare su budget decisamente più consistenti. Unica pecca forse la componente casuale dei livelli, che a tratti causa una lieve sensazione di “grinding” dovuta ad una curva di difficoltà forse troppo aggressiva, ma che comunque è piuttosto soggettiva. In definitiva è un titolo che ci sentiamo di consigliare caldamente a tutti gli amanti del genere, specialmente se hanno un amico con cui giocarlo in local coop, in attesa dell coop online che potrà solo migliorare un prodotto già brillante come questo!