Nonostante, probabilmente, non siano più all’apice della fama come un tempo, Asterix e il suo fido e panciuto compagno d’avventure Obelix conservano sempre il loro fascino indiscutibile. Fascino che, a partire dal primo capitolo della serie XXL, pubblicato nel 2003 su PlayStation 2, GameCube, PC e Game Boy Advance, cercò di riproporre questo classico duo dell’animazione e dei fumetti del passato, nel mondo “moderno”. I due eroici galli, il cui destino è imbrigliato inestricabilmente con le sorti dell’Impero Romano di cui, solitamente, bastonano simpaticamente le massime cariche con una certa regolarità, sono però figli di un passato storico notevole: i due infatti nascono da una serie a fumetti francese “Asterix”, di genere umoristico/ avventuroso creata da René Goscinny (testi) e Albert Uderzo (disegni), pubblicata a partire dal 1959 sulla rivista Pilote e successivamente pubblicata in trentasette volumi. Le avventure dei due “super-galli” sono state tradotte in oltre un centinaio di paesi, vendendo oltre 200 milioni di copie tra fumetti e libri sull’argomento.

Due galli alla riscossa

Asterix and Obelix XXL 3: The Crystal Menhir è un gioco d’azione in cui impersoneremo il mitico duo Asterix e Obelix. Asterix and Obelix XXL3: The Crystal Menhir, è il terzo capitolo di una serie che si interruppe ben 13 anni fa, con l’uscita di Asterix & Obelix XXL 2: Mission: Las Vegum, rimasterizzato l’anno scorso anche per le console d’attuale generazione. Ma, sin dai primi istanti, XXL 3 abbandona per certi versi ciò che era stato fatto nei capitoli precedenti: innanzitutto, niente più telecamera in terza persona in favore di un “colpo d’occhio” a volo d’uccello. Ma non è l’unica novità: il gioco, per certi versi, abbandona i lidi action/platform dei precedessori muovendosi più verso l’ambito dei beat’em up, incentrati più su di un sano e senza pensieri “button mashing”: prima evidente assenza, testimone proprio della succitata transizione, sarà l’impossibilità di saltare. La trama, in un modus sin troppo rodato nella serie e senza particolari pretese narrative, vedrà i nostri due atipici supeeroi incaricati dal mitico druido Panoramix di recuperare il Menhir di Cristallo, l’unico strumento in grado di fermare una minaccia prevista dalla grande sacerdotessa di Thule, la misteriosa Hella Finidrir. Ma la sacerdotessa, la quale possiede il potente manufatto, è stata rapita dai Romani e… toccherà a noi salvarla!

Potremo finalmente affrontare l’avventura in cooperativo locale e com’è lecito attendersi, gran parte dell’attività ludica ci vedrà protagonisti di un sistematico menar le mani contro i malcapitati nemici, principalmente romani, vittime predilette della “furia” gallica da che mondo è mondo. Il tutto, attraverso un sistema di combattimento basico e intuitivo: i (pochi) attacchi e abilità a disposizione, saranno attivabili con una semplice combinazione dei tasti. In modo particolare, ci affideremo ad una una semplice combo di tre colpi (che diverranno poi cinque nel corso del gioco), quattro abilità speciali e i poteri derivanti dal cristallo che saranno di carattere elementale. Asterix e Obelix avranno un modus operandi differente: il “galletto”, attingerà i suoi poteri dalla mitica “pozione magica” dei galli, mentre il “gallone” potrà utilizzare a dovere il potere del Menhir, con cui attivare abilità elementali di vario tipo sbloccabili durante il corso del gioco. Tra i due, sarà sicuramente più appagante utilizzare Obelix, data la “spettacolarità” dei poteri e il loro più semplice utilizzo rispetto ad Asterix il quale, nonostante abbia abilità divertenti, saranno estremamente dispendiose a livello energetico e, la qual cosa, ci “costringerà” quasi sempre a ricorrere alla combo basica d’attacco.

Poveri i nostri avi!

Nonostante i combattimenti siano in larga misura divertenti, esponenzialmente se si affronterà il gioco in cooperativo, l’estrema basicità realizzativa farà sopraggiungere molto velocemente una certa dose di ripetitività, che si propagherà a macchia d’olio anche nelle missioni che potremo svolgere: affronteremo infatti un’avventura strutturata come una classica “linea” progressiva scandita da diversi livelli. Oltre le missioni principali, che ci porteranno solitamente a visitare liberamente alcune città dove poter fare shopping e accettare missioni, avremo la possibilità di dedicarci a obiettivi secondari che, per lo più, tra accampamenti da “disfare” e arene da svuotare, il tutto si ridurrà solo ad un menar le mani “cambiato d’abito”. Solitamente, le missioni secondarie saranno strutturate in mappe un po’ più simili concettualmente a delle arene, tendenzialmente strutturate in modo simil-labirintico, stra-colme di simpatici romani da strapazzare come meglio ci aggrada, dove però non ci saranno checkpoint e una volta morti si dovrà ricominciare tutto da capo. Attività che, seppur concretamente allarghino la quantità ludica esperibile, non faranno però altro che darci nuove scuse estetiche per continuare a malmenare i nostri poveri avi: in sostanza, nulla di nuovo.

Nel gioco incapperemo anche in qualche piccolo puzzle ambientale, tendenzialmente correlato all’attivazione di interruttori di vario tipo, e che alle volte ci costringerà ad utilizzare uno dei poteri del cristallo, quello del magnetismo: niente di eccezionale, seppur una minima spinta dinamica che allevia molto parzialmente la ripetività. A peggiorare tendenzialmente un loop di gameplay quasi dogmatico, ci sarà la totale assenza di boss o simili: unico nemico “fuori dal comune”, l’avversario finale, il quale sarà non particolarmente impegnativo o soddisfacente da battere. Il tutto, confezionato in un’avventura che durerà pressapoco 10 ore e che non offrirà chissà che rigiocabilità.

Tecnicamente parlando, Asterix & Obelix XXL 3: The Crystal Menhir gode di alti e bassi. Un sicuro alto è ovviamente lo stile artistico, pienamente soddisfacente e rispetto degli altissimi standard originali fissati dal duo fumettistico mezzo secolo fa. In linea di massima, nonostante la grafica in sé non offra chissà che livello di dettaglio elevato, essa sarà sicuramente godibile e pregevole, riempiendoci gli occhi di colori e di una certa leggerezza estetica tipica dell’opera. Su PS4 Pro, la situazione tecnica mostra un po’ il fianco in alcune situazioni: non è raro incappare in modo particolare in qualche calo di fotogrammi, specialmente nelle sezioni più panoramiche e/o concitate. Una menzione va fatta al doppiaggio in italiano, l’unica cosa che rende davvero divertente l’avventura, e alle musiche che, seppur non particolarmente ispirate, si amalgamano perfettamente con la “brezza leggera” del gioco.

Concludendo…

Asterix & Obelix XXL 3: The Crystal Menhir è una divertente avventura cooperativa in cui poter darle di santa ragione a frotte di “indifesi” romani, nello stile tipico del brand. Ma, ludicamente parlando, la produzione ha diversi limiti che non consentono al ludo di potersi affacciare sul mercato con un’offerta superlativa e competitiva.

CI PIACE
  • Asterix e Obelix!
  • Colorato e divertente
  • Cooperativo
NON CI PIACE
  • Ripetitivo
  • Non molto longevo
  • Qualche piccolo problema tecnico
Conclusioni

Asterix & Obelix XXL 3: The Crystal Menhir è un titolo che, nonostante qualche buon spunto, potrebbe esser consigliabile e apprezzabile solo dai fan del “marchio”. Un gioco divertente, ancora di più se si sceglie di affrontarlo in cooperativa, ma che però cade in una certa ripetitività meccanica e una spiccata monotonia strutturale.

6.5Cyberludus.com

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