Dopo un’attesa estenuante per la community di uno degli FPS più amati dai videogiocatori, finalmente il tanto acclamato Call of Duty Modern Warfare: Warzone è stato pubblicato all’interno dei vari store digitali. Qualora non aveste seguito i recenti aggiornamenti del mondo videoludico, Infinity Ward (casa produttrice del capitolo Modern Warfare, titolo appartenente alla saga dei numerosissimi Call of Duty) ha reso disponibile globalmente un nuovo Battle Royale – free to play, potendo così fare concorrenza ad una fetta del mercato parecchio fossilizzatosi a seguito dell’uscita dei celebri Fortnite ed Apex Legends. Sfruttando infatti la nomea di COD, Warzone ha scalato la classifica dei giochi di tendenza già dal rilascio ufficiale, raggiungendo l’apice in seguito alla versione accessibile a tutti i non-possessori di Call of Duty Modern Warfare. Il quantitativo di spazio richiesto, variante da caso a caso, dipende dall’eventuale possesso della versione completa del gioco, partendo da un minimo di 15 GB ad un massimo di 22, mentre la memoria necessaria per i nuovi giocatori è pari ad 80-100 GB.
Introduzione alle primissime fasi di gioco
Non appena avviata la nuova modalità Warzone verremo catapultati all’interno della struttura di addestramento armistizio, ove una guida semplice e lineare spiegherà le funzioni basilari di gioco, come posizionare la nostra arma su un muretto, applicare fino a 3 piastre protettive, puntare un bersaglio ed altro ancora. Sempre all’interno del tutorial, inoltre, il gioco introdurrà al giocatore la funzione dei contratti, ossia di side quest in game che consentiranno di ottenere armamenti migliori o soldi, necessari a loro volta per ottenere alcuni degli equipaggiamenti acquistabili, durante le partite multigiocatore, presso l’icona del carrello presente nella mappa.
In seguito alla fine del tutorial basilare, ogni giocatore potrà decidere quale delle 3 modalità di gioco provare: Battle Royale, Malloppo o Modalità pratica. Ogni lobby conterà un massimo di 150 giocatori, i quali possono formare un gruppo che va da un minimo di 1 ad un massimo di 3 componenti. Seppure non sia necessario raggiungere il massimo quantitativo di utenti all’interno delle varie squadre, anche grazie alla possibilità di eliminare il riempimento automatico, all’interno delle due modalità i restanti partecipanti saranno comunque in schieramenti da 3 player. Essendo dunque attualmente manchevoli dei server in singolo o in duo, si consiglia ai vari utenti di non “eliminare” tale opzione.
Prime interazioni con la home di Warzone
Durante la navigazione nel menu sarà possibile selezionare diverse opzioni:
– Gioca: Sezione principale del gioco, al suo interno sarà possibile avviare una partita in una delle due modalità attualmente disponibili su Warzone (non vi sono conferme ufficiali in merito a future aggiunte, ma grazie al suo rapido successo si può in parte predire un futuro supporto post-lancio). In questa schermata si potrà inoltre accedere alla sezione social, nella quale si potranno inviare richieste di amicizia e inviti in gruppo ad altri utenti, ed una sezione dedicata ad alcune sfide attualmente disponibili.
– Armi: All’interno di questo settore ogni giocatore può modificare il proprio equipaggiamento. Ogni arma, infatti, avrà a disposizione una serie di accessori ottenibili tramite il livellamento dell’armamento stesso. Tale sistema di punti si basa sul quantitativo di PE (Punti Esperienza) ottenuti in partita, tramite l’uccisione di altri giocatori. Oltre questo, sarà possibile selezionare le proprie serie di uccisioni, cioè potenti pacchetti disponibili sul campo di battaglia. Tali opzioni saranno sbloccabili effettuando un numero di kill specifico, ma richiede che colui che vuole usarle non muoia durante la “streak”. Ogni player avrà a propria disposizione anche una serie di potenziamenti da campo i quali, come i precedenti upgrade, consentono di fornire un vantaggio tattico in partita.
– Operatori: Tramite questa schermata sarà possibile selezionare la fazione alla quale si vuole decidere di appartenere ed il relativo operatore desiderato. Tale scelta non costituirà un effettivo vantaggio sugli altri giocatori, rimanendo quindi un fattore puramente estetico.
– Caserma: Al suo interno sarà possibile visualizzare le varie sfide accettabili, le quali si dividono in Missioni Warzone, Sfide giornaliere, Sfide settimanali.
– Battle Pass: Qui chiunque può acquistare il pass stagionale, che consentirà a tutti quelli che decideranno di comprarlo di poter ottenere skin ed altri oggetti ottenibili tramite il negozio.
– Negozio: In quest’ultima sezione si potranno periodicamente trovare oggetti acquistabili tramite micro-transazioni (Non più tanto “micro” in questo esatto periodo della storia videoludica).
Warzone: Battle Royale
Non distaccandosi eccessivamente dalla concorrenza, nella modalità “battaglia reale” i vari giocatori si scontreranno in una serie di battaglie team vs team, dove il vincitore sarà colui che riuscirà, tra tutti, a rimanere in vita fino alla fine. Non appena il matchmaking avrà creato una lobby piena, verrete catapultati nella zona pre-partita, nella quale potrete “ingannare il tempo” affrontando i vari avversari che appariranno nella mappa. Appena terminato il countdown che apparirà sullo schermo inizierà la guerra. Riprendendo lo stesso schema di tutti i Battle Royale presenti sul mercato, il vostro team dovrà lanciarsi da un aereo, così da poter raggiungere una delle zone che verranno scelte dai membri della squadra. Volendo facilitare la scelta del punto d’atterraggio, ogni giocatore potrà effettuare la propria decisione posizionando un indicatore nel punto desiderato, il quale potrà essere confermato anche dagli altri compagni. Ogni settore di mappa sarà organizzato con una serie di abitazioni al cui interno sarà possibile ottenere il proprio equipaggiamento personalizzabile grazie alle “loot box”, accettare eventuali contratti e recuperare dollari, utilizzabili nei negozi precedentemente citati. Seppure in questa modalità l’equipaggiamento sia ottenibile cercandolo nella mappa, grazie agli approvvigionamenti sarà possibile utilizzare le classi personalizzate, creabili nella schermata “armi” del menu principale.
Call of Duty Warzone, nel tentativo di strizzare l’occhio all’utenza del precedente capitolo dell’omonima saga, presenta lo stesso gameplay di quest’ultimo. Variando rapidamente da statico a dinamico, infatti, rende l’esperienza di gioco molto più immersiva rispetto ai classici FPS (First Person Shooter), permettendo così all’utente di percepire quel feeling tattico dei combattimenti. Non sarà infatti possibile andare in contro ai nemici senza uno schema ben preciso, tant’è che è necessaria una cooperazione con i restanti componenti del gruppo (proprio per questo si suggeriva precedentemente di non giocare da soli, quantomeno nell’attesa che venga rilasciata una modalità in solo). Seppure questo FTP non si sia totalmente distaccato dalla concorrenza, ciò che permette di differenziarsi dalla massa consiste non nelle novità introdotte, quanto piuttosto nel modo di modificare meccaniche già esistenti. Abbiamo visto, in giochi come Apex Legends e Fortnite, la possibilità di far tornare in vita il proprio compagno di squadra, grazie all’ausilio di particolari oggetti, rilasciati dal morto stesso, utilizzabili in strutture apposite. Tale possibilità non è assente in Warzone, ma differisce totalmente dal classico sistema. Qualora uno scontro a fuoco dovesse andare male, infatti, ogni giocatore avrà una seconda possibilità: partirà una cut-scene nella quale sarà possibile vedersi catturati e trasportati all’interno di una struttura denominata “Gulag”.
All’interno di questa, chiunque dovrà lottare per la propria sopravvivenza. Volendo emulare gli incontri dei gladiatori, due morti si sfideranno in uno scontro 1vs1. Il vincitore sarà graziato con una seconda (ed ultima) possibilità di respawn, mentre il perdente dovrà attendere che un proprio alleato vada nei pressi di un punto di rientro dei giocatori, nel quale si potrà scambiare la vita di un compagno per 4500 dollari. Tutti gli altri giocatori uccisi durante un conflitto, in attesa della lotta per la loro sopravvivenza, possono invece decidere di fare una scazzottata con gli altri morti o, in alternativa, possono prendere parte alla visione dello scontro di altri giocatori, lanciando un quantitativo limitato di sassi, così da poter distrarre i lottatori nel loro 1vs1.
Warzone: Malloppo
La seconda ed ultima modalità principale a nostra disposizione è Malloppo, nella quale il nostro obiettivo non sarà quello di rimanere in vita il più possibile, ma di ottenere un quantitativo di denaro superiore rispetto alle altre squadre. I soldi saranno ottenibili in diversi modi: aprendo le casse, portando a termine i vari contratti disponibili, recuperandoli da terra o uccidendo i vari avversari. Tali contanti, inoltre, potranno essere messi al sicuro grazie agli appositi eliporti o palloni di deposito. Tra i vari nemici presenti nella mappa, coloro i quali avranno raccolto più denaro verranno messi in evidenza nella minimappa degli altri player, così da ovviare al problema di un’eventuale monotonia della modalità. Mantenendo lo stesso gameplay della versione battaglia reale, ciò che cambia in Malloppo è l’assenza del gulag; a seguito di uno scontro, ogni giocatore morto lascerà a terra il proprio equipaggiamento ed il denaro ottenuto, potendo poi rinascere, senza limiti di volte, dopo 20 secondi.
Una volta rigeneratisi, sarà possibile scendere nuovamente in campo. Tuttavia, l’equipaggiamento iniziale sarà quello creato precedentemente nell’opportuna sezione “armi”, a differenza della prima modalità, nella quale il primo armamento si limiterà ad una pistola. Nel tentativo di diversificare lo stile di gioco delle due modalità, Malloppo è priva di una safe zone, caratteristica invece presente nel Battle Royale.
Concludendo…
Seppure il gioco abbia una serie di difetti associabili al day one del rilascio, Warzone rispecchia in pieno i desideri della community amante dei BR: novità. Dominando per anni un intero settore di mercato, infatti, Fortnite richiede ormai delle abilità unicamente legate alla peculiarità delle costruzioni. Difatti, i giocatori rinunciano all’uso di tattiche belliche, concentrandosi unicamente su ciò che ha costituito il successo di tale gioco. Cercando di concorrere con codesto titolo, invece, Infinity Ward ha puntato tutto sull’efficace sistema di combattimento di Modern Warfare, capace di offrire agli utenti situazioni rapide, ma al contempo non impulsive. Nonostante alcuni giocatori possano ritenere tale gioco estremamente dispersivo, specialmente a seguito della mancanza di una safe zone nella modalità Malloppo, i vari mezzi di spostamento esistenti consentono un rapido raggiungimento di vari punti di interesse. Inoltre, la possibilità di recuperare l’equipaggiamento personalizzato dagli airdrop consente di ridurre l’RNG (Random Number Generator, ossia la casualità nell’ottenimento del loot all’interno delle casse) inevitabilmente presente su Warzone, così da limitare un problema che da sempre attanaglia vari titoli.