Al giorno d’oggi sempre maggiore attenzione, che sfocia spesso nel furore maniacale, è riposta nella scelta di tutti quegli elementi di un PC impropriamente detti di “contorno” che, un tempo (ne converranno i lettori più anziani), non venivano degnati di grande considerazione: tastiere, mouse, monitor, potevano essere acquistati nei “peggiori bar di Caracas”, tutto il nostro zelo veniva riposto nell’acquisto di una macchina la cui potenza doveva essere celata all’interno di un case dalla forma anonima, contraddistinto da una colorazione dalle tinte color panna acida. Ci si trovava davanti a qualcosa che, nonostante fosse di dubbio gusto estetico, veniva sfoggiato con un certo orgoglio davanti ai propri amici invidiosi. Oggi, per fortuna, la situazione è radicalmente cambiata; si ricerca la sostanza della qualità, unita all’armonia della forma e la scelta di ogni elemento che caratterizza l’acquisto di un computer, soprattutto da gaming, viene valutato con la dovuta attenzione. Oggi parleremo di tastiere, di quanto questi rettangoli plasticosi e rumorosi, siano importanti per godere pienamente dei nostri immancabili compagni di svago. Avere una tastiera di qualità diventa dunque essenziale, scegliere la soluzione più adatta a noi si rivelerà cruciale per garantire sessioni di gioco confortevoli senza scendere a compromessi.
Tastiera a membrana e tastiera meccanica, quale scegliere?
I dispositivi a membrana funzionano grazie al contatto elettrico tra la superficie della tastiera e i circuiti sottostanti. Tra i punti a favore di questa tipologia di prodotti segnaliamo: i costi e, se come la sottoscritta soffrite di misofonia, la silenziosità – a patto, ovviamente, di non fiondarvi sui tasti con la rabbia che contraddistingue i gamer più soggetti a incomprensibili scatti d’ira. Tuttavia, a causa di un basso o inesistente feedback tattile, la maggior parte delle persone che utilizzano le tastiere a membrana, riscontrano spesso una certa difficoltà nella digitazione, soprattutto quando vengono digitati un gran numero di caratteri.
Le tastiere meccaniche, invece, forniscono un feedback molto più diretto all’utente, dato che a ogni tasto corrisponde uno switch (interruttore) sottostante e, a seconda della resistenza della molla, il tasto richiede diversi tipi di pressione. L’altra differenza chiave tra tastiere meccaniche e a membrana è data dalla possibilità di personalizzazione. Le tastiere meccaniche ci permettono di cambiare letteralmente i keycaps , alterando radicalmente il look del proprio dispositivo. Nota importante, rispetto alle tastiere a membrana, quelle meccaniche hanno una durata di vita media di 50 milioni di battute che, tradotto in termini temporali, significa che potete tenere la vostra amata tastiera per almeno 10 anni, a meno che non passiate il vostro tempo a giocare 8 ore al giorno. Tra gli aspetti negativi segnaliamo il prezzo e, dannazione, una rumorosità nettamente superiore rispetto alle tastiere a membrana. Dopo questa piccola ma doverosa premessa è evidente che in un ambito particolarmente complesso, come quello del gaming, le tastiere meccaniche rappresentano la scelta ideale. Oggi vi parleremo di uno dei modelli di punta proposti dalla ROCCAT, la Vulcan TKL.
Estetica e design
Iniziamo con qualche dato, in questa breve ma essenziale scheda tecnica.
- Altezza: 3.40cm
- Larghezza: 36.00cm
- Profondità: 13.33cm
- Peso: 660g
Dai dati sopraesposti è evidente che la Vulcan TKL abbia una dimensione e un peso molto contenuti, in barba a quegli inutili e ormai antiquati luoghi comuni secondo i quali le dimensioni facciano la differenza. Sul versante estetico e costruttivo la Vulcan TKL trasmette, sin da subito, un senso di grande qualità e cura del dettaglio. Il modello proposto è TenKeyLess che, per i non avvezzi a questa terminologia, significa che risulta sprovvista dei dieci tasti che compongono il tastierino numerico. Se però non ne potete fare a meno, esiste anche la versione dotata dei tasti numerici mancanti. La Vulcan TKL si presenta con un profilo piatto e basso con switch ben esposti e keycaps sottili. Durante l’utilizzo, le mani saranno posizionate in piano per garantire stabilità e fluidità, riducendo al minimo la sensazione di fastidio e affaticamento. Chiaramente, sarà necessario una prima fase di adattamento, superata la quale sarà un vero e proprio piacere utilizzare questo dispositivo. Presente anche la possibilità di inclinazione aggiuntiva. Sotto la tastiera troviamo infatti cinque sezioni gommate (che garantiscono piena stabilità su ogni superficie), due di queste nascondono dei piedini retrattili.

La parte superiore della tastiera è caratterizzata da uno strato di alluminio di grado aeronautico che oltre a renderla particolarmente robusta le conferisce un aspetto elegante, tipico dei prodotti di fascia premium. L’unità che abbiamo testato presenta switch ROCCAT Titan Mecanical Linear. La nostra prova si è protratta per oltre due settimane nel corso delle quali abbiamo giocato e scritto parecchio. Il feedback ricevuto dalla pressione dei tasti è stato a dir poco sorprendente, sono risultati leggeri, reattivi e perfetti in tutti i contesti videoludici.

Di seguito le alcune delle caratteristiche riportate dall’azienda:
- Punto di attuazione di 1,4 mm
- 6mm di distanza totale di viaggio
- Forza media di 45gf
I Keycaps sono concavi, sottili e compatti ma a voler essere un po’ pignoli, non possiamo non segnalare che sono costruiti in plastica ABS che con il tempo andrà sicuramente a sviluppare un fastidioso effetto di lucentezza. A tal proposito, come riportato durante l’introduzione di questo articolo, ricordiamo che esiste la possibilità di sostituire i keycaps ( che in questo caso hanno il classico attacco a croce, come riportato in foto) utilizzando altri prodotti facilmente reperibili in commercio.

In alto a destra è presente il controllo del volume. Chi ha un minimo di dimestichezza con la musica, avrà notato che la manopola del volume è uguale a quella che si trova ne mixer, con tanto di resistenza e feedback.

con tanto di resistenza e feedback!
Le altre funzioni multimediali si possono gestire attraverso l’utilizzo dei pulsanti – da F9 a F12 – tramite la combinazione con il pulsante FN. Gli swtich trasparenti sono quasi completamente esposti, l’effetto che ne deriva è particolarmente affascinante, rendendo la diffusione della retroilluminazione RGB di grandissimo effetto.
Software
La ROCCAT Vulcan TKL presenta un software di gestione completo che permette un altissimo livello di personalizzazione. Si possono impostare macro per giochi e applicazioni specifiche. Il software include controlli approfonditi della luce e dispone di diversi effetti di illuminazione: Onda,Serpente, Fissa,Pulsazione, dissolvenza ecc. Tutti questi effetti sono personalizzabili in base alle proprie preferenze. Spendiamo qualche parola in più per il sistema AIMO di ROCCAT. Aimo è un sistema di illuminazione intelligente che reagisce in modo organico in base a come viene utilizzata la tastiera e permette la sincronizzazione di tutti i dispositivi ROCCAT dotati di LED RGB.

Concludendo…
ROCCAT Vulcan TKL si è rivelata un’ eccellente alleata per le nostre interminabili sessioni di gioco. Elegante, resistente, performante, questa tastiera ci ha convinto, rivelandosi un’acquisto quasi obbligato per tutti gli appassionati di gaming, ma non solo. I Keycaps sottili e piatti che mettono in risalto gli switch, volutamente ben esposti e in grado di mostrare una retroilluminazione RGB completa. L’unica ragione per cui non possiamo assegnare un top score è che al momento non è previsto il layout in italiano, scelta questa che potrebbe far storcere il naso a qualche utente. Per tutti gli altri, appassionati di gaming e non, se cercate una soluzione in grado di garantire il massimo della qualità ad un prezzo tutto sommato contenuto rispetto a tanti altri competitor, non possiamo far altro che consigliarla.