La serie di racing game GRID, targata Codemasters, offre ai giocatori coinvolgenti esperienze simcade ormai dal lontano 2008, pur non avendo mai raggiunto (immeritatamente?) il successo di altri franchise ben più noti ai più. Un reboot della serie è uscito nel 2019, mostrando tanto potenziale ma anche svariati difetti. Da pochi giorni Codemasters ha rilasciato GRID Legends, nuovo capitolo capace di mantenere intatta l’anima aggressiva e frenetica dei predecessori offrendo tanti nuovi contenuti ed aggiunte con lo scopo di mantenere viva la longevità. La più ambiziosa ed affascinante introduzione è rappresentata dalla nuova modalità storia chiamata Driven to Glory, basata su filmati in full-motion e attori reali.

In ogni caso, comunque, ad averci colpito particolarmente ci ha certamente pensato il sistema di guida e l’ottimo sfruttamento delle feature tecniche offerte da PlayStation 5, piattaforma sulla quale abbiamo avuto modo di testare l’ultima fatica della software house britannica.

La stagione del riscatto

La modalità storia narra le vicende di Seneca Racing, una sfortunata scuderia sull’orlo del fallimento. L’ultima occasione per la rivalsa è rappresentata dal nuovo pilota assunto dalla scuderia, che avrà il compito di ribaltare le sorti di una stagione compromessa sin dal principio. Gli eventi vengono raccontati con uno stile documentaristico, Codemasters si è tra l’altro servita di attori reali ripresi in tempo reale, senza uso di CGI dunque. La qualità effettiva della regia dei vari filmati è decisamente impressionante, dandoci la reale sensazione di guardare un documentario basato su una storia vera.

La storia del nostro giovane pilota prodigio si dipana attraverso una trentina di capitoli. Avanzando vengono introdotti nuovi personaggi e tutti i comprimari godono di un minimo di approfondimento narrativo che certamente non guasta. Il focus principale della trama riguarda la rivalità che corre tra Seneca Racing e VOLTZ Racing. Questi ultimi vanno intesi come i veri e propri antagonisti della storia ed imparerete a conoscerli (e detestarli) intorno alla seconda metà dell’avventura. Nel corso degli anni, i racing game che hanno provato ad implementare campagne basate sulla narrativa hanno quasi sempre fallito miseramente. Non è questo il caso di GRID Legends che riesce a proporre un livello di recitazione ed una scrittura di tutto rispetto. La storia è godibile dall’inizio alla fine, raggiunge dei picchi narrativi non indifferenti e conferisce un’idea sul come viene vissuto un campionato di corse da dietro le quinte. Inoltre, il finale lascia tranquillamente spazio per un sequel.

Parrebbe un lavoro perfetto, ma c’è qualcosa che ci ha fatto storcere il naso…

GRID Legends Seneca

Il problema di fondo è che i vari filmati non si sposano perfettamente con ciò che accade pad alla mano, nel corso delle varie gare che siamo chiamati a correre. Può ad esempio capitarci di stravincere tutte le gare ma verremmo comunque visti, nei filmati, come il pilota esordiente che ha tutto da dimostrare. Un altro aspetto poco convincente è che la storia sembra concentrarsi su tutti i personaggi tranne che sul pilota interpretato da noi giocatori, il “protagonista” teoricamente. Il generico Pilota 22 – questo il nome del personaggio – non gode di un volto, non viene mai realmente ripreso e ricopre un ruolo decisamente marginale per la maggior parte della storia. Nonostante queste magagne, Driven to Glory rappresenta comunque la solida volontà di Codemasters di proporre qualcosa di innovativo ed il nostro consiglio è quello di giocare questa modalità, anche solo per cominciare a familiarizzare con il modello di guida e guadagnare un po’ di crediti utili nelle altre modalità.

GRID Legends propone infatti anche una più canonica modalità carriera che ci permette di gareggiare con varie classi di auto da corsa in ben 250 eventi. La carriera è la parte più corposa tra la modalità single-player del gioco e rappresenta una colonna portante per l’esperienza di gioco, come da tradizione per la serie. Gradevole anche la rosa di auto disponibili, un centinaio che vanno dalle muscle alle GT, passando per auto elettriche, hypercar o enormi truck! Da segnalare anche tutta una varietà di eventi tra cui gare su circuito, gare multiclasse, prove a tempo, Eliminazione e non solo.. Insomma, la varietà di certo non manca.

Grid Legends Driven to Glory

GRID Legends presenta inoltre 130 tracciati dislocati in 22 diverse località del mondo. Si tratta prevalentemente di circuiti cittadini fittizi, caratterizzati da corse serrate e strette curve chiuse. Ci sono alcune variazioni alla formula, come aree di ricarica in cui ottenere boost nelle gare tra auto elettriche o rampe nelle sfide tra truck. Gli appassionati di corse potrebbero non apprezzare la pochezza di circuiti reali, visto che al momento sono appena 6, speriamo che futuri DLC compensino questa mancanza. Apprezzabile la presenza della modalità Crea gara, che consente ai giocatori di creare configurazioni di gare personalizzate con la possibilità di salvarle. Nulla di trascendentale ma pur sempre una gradita aggiunta.

E’ tuttavia sempre stato il modello di guida il punto di forza della serie, unito ad un sistema che gestisce la fisica dannatamente appagante. GRID Legends non fa eccezione e ci immerge in gare sfrenate e caratterizzate da una spettacolare aggressività. Le curve vanno generalmente affrontate con sovrasterzo e derapate anche se la particolare cura riposta nelle resa delle varie auto rende ogni gara potenzialmente diversa. Il livello di difficoltà è estremamente scalabile ed è possibile attivare a piacimento svariati aiuti di guida. C’è anche il classico pulsante di rewind, utile a riavvolgere il tempo in modo da evitare grossolani errori. E’ poi encomiabile il lavoro svolto da Codemasters per sfruttare le caratteristiche uniche di PlayStation 5, rendendo di fatto con ogni probabilità la piattaforma di casa Sony come la migliore sulla quale giocare GRID Legends. Il DualSense viene sfruttato egregiamente, con i trigger adattivi che forniscono la giusta resistenza in caso di frenate. Stessa cosa dicasi per l’accelerazione nelle fasi in cui le ruote iniziano a slittare. Perdendo aderenza su una delle ruote, inoltre, il controller vibra leggermente nel lato in questione, offrendo un grado di immersione raggiunto da pochi altri giochi di corse.

GRID Legends

Uno degli aspetti meno riusciti è forse quello relativo all’intelligenza artificiale. Partiamo dal sistema Nemesi che torna in questo capitolo ma continua purtroppo a non convincere. Tamponare un avversario, solitamente con una manovra non particolarmente corretta, fa sì che il sistema si attivi avviando la “rivalità” tra il giocatore ed il pilota avversario in questione. Ciò ha però – purtroppo – scarsissime ripercussioni sulla gara, con i rivali che pare continuino a gareggiare in totale tranquillità ignorando il giocatore. Per il resto l’IA gode di alti e bassi, alternando momenti di aggressività ad altri in cui pare addormentarsi alla guida. Ci sono certamente stati casi di Intelligenze artificiali meno riuscite nei giochi di guida ed almeno in GRID Legends non assisterete a scandalosi trenini e fastidiosi effetti elastico.

Il comparto grafico è di ottima fattura, anche se l’agguerrita concorrenza di altri titoli del genere non fa brillare più di tanto il lavoro svolto da Codemasters. I modelli delle auto sono estremamente ben realizzati ed un furbo sistema di riflessi dona quasi l’impressione che il gioco goda del ray-tracing, cosa di cui non siamo però effettivamente sicuri (non si trovano informazioni ufficiali in tal senso). Sono proprio gli effetti a donare un’aura di eccellenza al gioco: alcuni dei riflessi sulle auto, in particolare sui finestrini, donano una resa sublime. Il sistema d’illuminazione, soprattutto al tramonto, è eccellente, con i raggi del sole tanto belli quanto accecanti ma anche agenti atmosferici come pioggia e neve sono resi alla grande. Ammirare delle pozzanghere in corsa non è mai stato così godurioso! Anche le gare in notturna sono sfavillanti, con il team di sviluppo che si è premurato di renderle più vive con fuochi d’artificio e luci stroboscopiche. Il sistema di danni è esteticamente convincente, tra l’altro vi ricordiamo che i danni possono anche avere ripercussioni sulle prestazioni, attivando l’apposita opzione dal menù delle impostazioni. Ciliegina sulla torta: 60 fps stabili e granitici, mantenendo tra l’altro una qualità visiva di tutto rispetto.

GRID Legends hypercar

A spiccare, a livello tecnico, è tuttavia il comparto audio, soprattutto se fruito attraverso un adeguato headset su PlayStation 5. L’audio 3D è semplicemente impressionante, raggiungendo livelli di immersione fuori di testa. Captare la direzione dalla quale giungono le auto avversarie, percepire il ritorno di fiamma alle nostre spalle, sentire la folla che incita.. Il tutto è estremamente vivo e coinvolgente, soprattutto se giocato con la visuale all’interno dell’abitacolo.

Il multiplayer online funziona bene e non ha presentato problematiche di sorta nel corso delle nostre prove. E’ possibile creare stanze personalizzate ed avviare delle gare, i giocatori possono entrare in qualsiasi momento prendendo il controllo delle auto controllate dall’IA. Questa feature ci ha permesso di giocare senza rimanere impantanati in noiose attese. GRID Legends, inoltre, offre la possibilità di attivare il cross-play tra tutte le piattaforme, rendendo realmente difficile non trovare avversari.

Concludendo…

Codemasters ha saputo ben reinventare l’esperienza di gioco offerta da una delle sue serie più riuscite. GRID Legends è probabilmente il miglior capitolo della serie, grazie principalmente ad un modello di guida assuefacente ed un ottimo sfruttamento delle caratteristiche uniche di PS5. La modalità storia spicca per il coraggio di voler proporre qualcosa di nuovo nel genere, pur non riuscendo nell’impresa di risultare memorabile e riducendosi, in fin dei conti, a rappresentare una sorta di tutorial utile ad affrontare le altre modalità di gioco. Il comparto grafico è generalmente apprezzabile ma si erge e spicca particolarmente nella resa visiva degli effetti meteorologici, del sistema d’illuminazione e nei vari riflessi. In ultimo, merita una menzione d’onore il sound design, estremamente pregevole se goduto attraverso un headset appropriato.

CI PIACE
  • Modello di guida estremamente soddisfacente
  • Tanti contenuti
  • Sound design pregevole
  • Modalità storia interessante…
NON CI PIACE
  • … Ma sfruttata malamente
  • Il sistema di rivalità non convince
Conclusioni

Grid Legends è un gradito passo avanti per la serie e si impone come uno dei racing game più divertenti sul mercato.

8.9Cyberludus.com

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Alla costante ricerca di se stesso e del suo ruolo nel mondo, perde la sua verginità videoludica con la gloriosa PS1 e da allora è un amore in costante crescita. In quanto appassionato di cinema apprezza particolarmente i videogames in grado di raccontare storie interessanti e coinvolgenti. Attende con impazienza una cruenta apocalisse zombi per mettere in atto tutto ciò che ha imparato grazie a Resident Evil e The Last of Us.

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