Abbiamo da poco messo le mani su LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker, il nuovo e attesissimo capitolo della saga di Guerre Stellari in formato “mattoncini”, che si presenta – sulla carta – come il titolo più ambizioso di sempre, targato ovviamente TT Games.

Grazie alla prova concessaci da Warner Bros Games, abbiamo così potuto provare con meno il titolo in anteprima, grazie ad una corposa porzione giocabile dalla durata di oltre un’ora.

Ecco quindi le nostre prime considerazioni sul nuovo gioco firmato TT Games, accompagnato inoltre dalla nostra registrazione ufficiale, grazie alla quale potrete farvi un’idea più precisa del gioco in dirittura d’arrivo.

Buona lettura e, ovviamente, buona visione!

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…

La demo che abbiamo avuto modo di provare di LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker ci ha permesso di cominciare direttamente dal primissimo capitolo della saga cinematografica, anche se – cronologicamente – il quarto ufficiale.

Selezionato dal diorama iniziale, nella quale sarà possibile intravedere tutti gli altri capitoli disponibili, abbiamo così avviato “Una nuova speranza”, che ci ha accompagnati alle prime sezioni di gameplay, tramite una presentazione di poco dissimile da quella dei film, con tanto di titoli iniziali a scorrimento, cutscene di pregevole qualità e dialoghi mantenuti pressoché identici a quelli della pellicola originale, il tutto – ovviamente – con la solita ironia dei titoli LEGO, capaci di dare un’impronta comica e surreale alle sequenze video, strappandoci più di una risata in molteplici occasioni.

Le prime sequenze di gioco ci metteranno nei panni della Principessa Leila e ci aiuteranno ad abituarci alle semplici, ma funzionali, meccaniche di gameplay che, pur non stravolgendo la formula classica dei titoli LEGO, riescono in qualche modo a dare un’impronta marcatamente cinematografica al tutto, andando inoltre a “potenziare” le sequenze action, attraverso una rinnovata telecamera in terza persona, un combat system corpo a corpo che beneficia di molte più animazioni ed un sistema di mira con i blaster che, a conti fatti, riesce a regalare un’esperienza di gioco ancora più variegata che in passato.

Il gioco mantiene le meccaniche di costruzione ambientale, già viste in precedenza, ma funziona molto meglio che in passato per quanto concerne l’interattività ambientale. Abbandonate le claustrofobiche sequenze iniziali, che ci hanno visto inoltre impersonare l’esilarante duo di C-3PO e R2-D2 impegnati in alcuni puzzle ambientali, siamo così sbarcati nelle mappe più ad ampio respiro del desertico pianeta di Tatooine, dapprima assumendo i panni del giovane Luke Skywalker e, in secondo luogo, del vecchio “Ben” Kenobi, armato di spada laser ed in grado di effettuare trucchi mentali jedi su ignari nemici imperiali.

Un open world vecchio stampo

Già nelle passate iterazioni, i ragazzi di TT Games hanno provato a impostare il gameplay di gioco su di una struttura open world, offrendo risultati comunque molto altalenanti.

Il lavoro svolto su LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker, tuttavia, sembra comunque instradato in maniera più positiva, dandoci così modo – tra un obiettivo principale ed un altro – di dialogare con NPC e scoprire così location di collezionabili sparsi sulla mappa, che metteranno alla prova (si fa per dire) le nostre abilità lato platforming. I collezionabili, spesso, ci consentiranno di esplorare luoghi bui, costringendoci anche a scalare pareti rocciose, non senza dover affrontare manipoli di nemici, come soldati imperiali o sabbipodi.

L’open world integrato dai ragazzi di TT Games non si può considerare quindi una rivoluzione per il genere di appartenenza – non siamo neanche lontanamente vicini ai risultati di un Elden Ring, ma su questo ovviamente potevamo anche evitare la precisazione – ma resta comunque divertente questo approccio “theme park” riservato alle mappe di gioco, che ci daranno anche modo di utilizzare veicoli improvvisati e spostarci in maniera più rapida (e anche letale) nelle aree di Tatooine.

La “forza” della cooperativa

La vera “forza” di LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker risiede comunque nella modalità cooperativa, di tipo drop-in/drop-out, che consentirà ad un qualsiasi giocatore nella nostra stanza di imbracciare un secondo pad e buttarsi nella mischia insieme a noi.
Anche se impossibilitati durante la demo, durante la presentazione del gioco ci sono state mostrate sequenze di gameplay nello spazio, a bordo di astronavi da guerra – che confermano, ancora una volta, l’estrema varietà in termini di situazioni in questo nuovo capitolo targato LEGO.
Stesso discorso per le boss fight anche se, ad onor del vero, l’aspetto legato al livello di sfida – praticamente inesistente – rimane ancora da valutare e scopriremo quanto realmente “impattante” sul gioco solamente in fase di lancio, quando finalmente potremo mettere mano al titolo nella sua versione più completa.

Promosso, almeno per adesso, l’aspetto tecnico. Nella versione PC, da noi provata per questa demo, abbiamo potuto ammirare l’incredibile lavoro svolto dai ragazzi di TT Games, nel rendere il comparto audiovisivo al pari con le produzioni odierne, mantenendo comunque intatto lo stile “semplicistico” dei prodotti a marchio LEGO. Ad averne maggiormente beneficiato, di questo upgrade grafico, sono indubbiamente le ambientazioni, curatissime e ricche anche di piccoli dettagli, affiancate da un’ottima effettistica e un sistema di illuminazione in grado di dare ancora più risalto ai colori.

Concludendo…

Questa prima prova di LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker ci ha lasciati piuttosto soddisfatti. I ragazzi di TT Games hanno fatto di tutto per cercare di svecchiare la formula di gioco, ormai stantia, delle precedenti iterazioni targate LEGO, proponendo un’avventura non di certo rivoluzionaria ma comunque molto ambiziosa, specialmente lato contenuti.

Anche perchè giocare tutti e i nove film della saga di Star Wars non sarà un’impresa da poco: ma di questo e altro ancora, appuntamento alla recensione!

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