In attesa di rivedere in azione il gioco (chissà, magari al vociferato PlayStation Showcase tanto vociferato per questo mese), la stampa specializzata ha avuto modo di visionare in anteprima l’attesissimo God of War: Ragnarok, nuovo capitolo della saga targata Santa Monica Studios.

Il gioco, come si può tranquillamente intuire dal titolo vedrà scatenarsi sul mondo norreno il tanto temuto Ragnarok, evento catastrofico che certamente metterò a dura prova Kratos e Atreus. Il titolo ci permetterà inoltre di esplorare tutti e 9 i regni e affrontare nuovi boss, tramite un rinnovato combat system.

Proprio di questo si è parlato nell’ultimo speciale di Game Informer, nel quale il giornalista Jason Guisao ha spiegato che Sony Santa Monica ha lavorato a fondo su questo aspetto per permettere a Kratos di… “giocare” molto di più con i suoi nemici.

Guisao ha avuto modo di scambiare due chiacchiere con Mihir Sheth, uno dei principali designer del combat system. Sheeth, insieme a Danny Yeh, lavora da anni alla saga di God of War ed ha apertamente dichiarato di aver lavorato duramente per cercare di riproporre le sensazioni di dominio e potenza che Kratos emanava in combattimento nei vecchi capitoli della saga.

“Questa è una filosofia interna che abbiamo avuto da allora”, afferma Sheth. “Kratos gioca con la sua preda. Abbiamo cercato di creare sistemi con cui vuoi interagire che siano divertenti, molto giocosi, con molti percorsi diversi. E quando abbiamo esaminato il combattimento nell’ultimo gioco, ci siamo detti: ‘Possiamo spingerci oltre; possiamo trovare nuovi modi di giocare con nemici e strategie.’ Questo è stato il principio guida più di ogni altra cosa”.

Gli sviluppatori hanno parlato di altre novità che troveremo all’interno di God of War Ragnarok. Una di queste riguarda le due armi principali, l’ascia Leviatano e le Lame del Caos. Entrambe, come era già confermato da tempo, torneranno per il nuovo capitolo della serie, con però alcune novità. Premendo il tasto triangolo quando impugniamo una di queste, infatti, verrà attivata un’abilità elementale specifica delle due armi (il ghiaccio per Leviatano e il fuoco per le lame), avendo modo così di infliggere danni extra.

Anche lo scudo, una delle grandi novità del gioco del 2018 rispetto ai precedenti capitoli, ha subito un trattamento di estremo rinnovamento.

Gli scudi, spiega il giornalista, sono stati rivisti in due principali categorie ed ognuna di esse presenta caratteristiche particolari ed uniche.

Sì, mi ha spiegato i pro e i contro dei nuovi Dauntless e Stonewall Shields, ricordandomi occasionalmente che il team voleva che i giocatori adattassero il loro gameplay alle esigenze immediate. The Dauntless Shield è tutto incentrato sulle reazioni di contrattacco. Parando all’ultimo momento possibile, lo scudo di Kratos si illumina di un rosso acceso, segnalando che il giocatore può scatenare un colpo devastante che lancia e stordisce i nemici. Diversamente, lo Scudo Stonewall è per gli amanti dei tank che prediligono scontri dai ritmi più compassati. Kratos non può eseguire i cosiddetti parry con lo Stonewall, quindi tenerlo sollevato è fondamentale per sopravvivere agli attacchi nemici. Più colpi subisce lo  Stonewall, maggiore è l’energia cinetica che assorbe. una volta che è completamente carico, i giocatori possono sbattere lo scudo nel terreno emettendo un impulso a tutto lo schermo, facendo collassare qualsiasi cosa sia stata così stolta da rientrare nel suo raggio d’azione.

God of War: Ragnarok uscirà il 9 novembre su PlayStation 4 e PlayStation 5.

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Alla costante ricerca di se stesso e del suo ruolo nel mondo, perde la sua verginità videoludica con la gloriosa PS1 e da allora è un amore in costante crescita. In quanto appassionato di cinema apprezza particolarmente i videogames in grado di raccontare storie interessanti e coinvolgenti. Attende con impazienza una cruenta apocalisse zombi per mettere in atto tutto ciò che ha imparato grazie a Resident Evil e The Last of Us.

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