Se siete dei nostri lettori affezionati sapete benissimo che noi di CyberLudus.com amiamo lasciarci travolgere dalla nostalgia rivivendo, ogni volta che possiamo, i nostri vecchi videogiochi preferiti. Il recente annuncio del remake di The Last Of Us è proprio la scusa che ci serviva per rituffarci nuovamente tra le braccia di Joel ed Ellie. Per chi non lo sapesse, The Last of Us Parte I – questo il nome del remake – verrà lanciato su PS5 il prossimo 2 settembre e non sarà una semplice opera di rimasterizzazione ma un vero e proprio rifacimento del gioco originale.
Per combattere l’estenuante attesa, abbiamo pensato a quali sono i momenti presenti nell’iconico survival targato Naughty Dog che non vediamo l’ora di rigiocare, rivivendoli in un rinnovato splendore grazie alle caratteristiche di PlayStation 5.
Siete curiosi di conoscere la nostra selezione? Bene, mettetevi comodi.. Si parte!
L’università
Una delle tappe più significative dell’Odissea di Joel ed Ellie è quella riguardante l’Università. I due protagonisti giungono nel desolato ma affascinante complesso convinti di poter trovare le Luci nei pressi dell’edificio di scienze. Le cose, come ben sapete, non andranno così ed in questa fase di gioco Joel ed Ellie subiscono una violenta imboscata che porterà ad una delle sequenze più registicamente memorabili dell’intera avventura, quella in cui Joel, cadendo da un parapetto, rischierà di morire conficcandosi un tubo di metallo su per il costato. Tra l’altro in questo capitolo entriamo in possesso del lanciafiamme, arma che da un guizzo in più al gameplay e risulta terribilmente goduriosa da utilizzare per carbonizzare i putridi infetti che infestano la zona.
L’esperienza di Ellie con il gruppo di cannibali
“Almeno gli infetti sono prevedibili. Sono le persone normali che mi spaventano”. – Bill
Le fazioni umane sopravvissute, in particolare i Cannibali, sono probabilmente il nemico più temibile in The Last of Us. Dopo l’esperienza di pre-morte di Joel all’Università, il giocatore viene inaspettatamente messo nei panni della quattordicenne Ellie. La sua vulnerabilità viene rapidamente messa alla prova quando si trova faccia a faccia con David, il leader dei cannibali. Nonostante David si dipinga come un alleato, mostra ben presto la sua indole animalesca e senza scrupoli.
I cannibali danno la caccia a Ellie durante una bufera di neve e lei rimane intrappolata all’interno di un ristorante in fiamme con David. Ciò si traduce in un’inaspettata boss fight, una sorta di terrificante versione del gatto e del topo in cui interpretiamo Ellie intenta a muoversi e nascondersi mentre David la insegue come un instancabile predatore. Quando Ellie finalmente prende il sopravvento ed esplode nella sua vendetta armata di machete, la sensazione di rivalsa è inebriante ed il tutto viene messo in scena attraverso una scena dalla potenza disarmante.
Le giraffe
Parliamo adesso di uno dei momenti più poetici ed emozionanti di The last of Us: la scena delle giraffe. Questa breve sezione rappresenta probabilmente l’unico momento lieto e dolce dell’intero gioco. La scena in questione giunge a schermo in una fase fondamentale della tortuosa epopea di Joel ed Ellie, con quest’ultima che, appena reduce dallo scontro con David, è vittima di una sorta di crisi interiore che pare averla spenta. Di contro, Joel, solitamente burbero e ben poco propenso alla socializzazione, tenta invano di risollevare il morale della sua piccola compagna di viaggio.
Durante questo importante momento di evoluzione dei due personaggi, ecco che una scena irrompe quasi magicamente a schermo portando i due ad una nuova ed insperata complicità. Una volta quasi giunti alla loro destinazione, alcune giraffe sono di passaggio vicino al palazzo che l’uomo e la ragazzina stanno visitando. In una breve sequenza, Joel accarezza una giraffa, invitando Ellie a fare lo stesso.
Si tratta di una scena breve e persino ben poco interattiva ma che riesce comunque a risultare significativa ed iconica. Un primo (ed ultimo) momento di pace prima del drammatico finale.
L’epilogo al Saint Mary’s Hospital
Dopo un viaggio lungo ed irto di peripezie, Joel riesce finalmente a consegnare Ellie alle Luci che potranno così servirsi della ragazzina con lo scopo di sviluppare un vaccino utile a curare l’umanità intera. Dopo aver capito che Ellie non sarebbe probabilmente sopravvissuta a tale processo, Joel va fuori di senno e si lancia in una cruenta e disperata corsa contro il tempo, il tutto per strappare quella che ormai vede come una vera e propria figlia dalle grinfie di coloro che sono pronti a sacrificare una giovane vita in favore di un bene superiore. La sequenza all’ospedale Saint Mary è al cardiopalma e ci mette nei panni di un Joel più spietato che mai che si lascerà alle spalle un’ennesima scia di sangue e morte, finendo con l’uccidere a sangue freddo persino il chirurgo che stava per operare Ellie. Su quest’ultimo, si scopre di più proprio in The Last of Us Parte II e siamo proprio curiosi di vedere come Naughty Dog gestirà questo personaggio nell’imminente remake.
Ellie e Riley
Uno dei momenti più alti di The Last of Us, sia a livello di intensità emotiva sia per quanto concerne una rinnovata frizzantezza nel gameplay, lo viviamo nel DLC Left Behind, ovviamente incluso nel remake. Oltre al drammatico finale al cardiopalma, questa fase di gioco ci fa vivere un’importantissimo segmento della vita di Ellie prima dell’incontro con Joel, un avvenimento che la segnerà a vita. Questo DLC non è però soltanto un prequel ma si intreccia alla perfezione proprio con il già citato capitolo dell’università.
In Left Behind facciamo inoltre la conoscenza di Riley, una grande amica di Ellie che coinvolge la ragazzina in un divertente tour di un centro commerciale, ovviamente ormai in totale abbandono. La giostra, il negozietto di Halloween, la cabina fotografica, la sala giochi.. Saranno alcuni dei posti che le giovani ragazze si ritrovano ad esplorare riscoprendo un inedito lato giocoso e spensierato delle loro personalità, riuscendo per un po’ a dimenticare l’orribile mondo in cui loro malgrado si sono ritrovate a crescere.
Questi sono solo alcuni dei momenti che non vediamo l’ora di rivivere nel remake di The Last of Us. Ci siamo sforzati di fare una selezione ristretta ma sappiamo benissimo di aver escluso scene iconiche come il prologo (di cui parleremo presto con uno speciale dedicato) o l’incontro con Henry e Sam ma d’altronde stiamo parlando di un’opera monumentale ed iconica, ricca di momenti indimenticabili e carichi di pathos.
Adesso la parola passa a voi, condividete la nostra selezione o il vostro momento preferito di The Last of Us è un altro? Fateci sapere la vostra nell’area dedicata ai commenti!