La lineup di titoli esclusivi Nintendo Switch, di questo 2022 videoludico, non si può certo considerare deludente. Tra party game come Nintendo Switch Sports, passando per riuscitissimi platform sullo stile di Kirby e la Terra Perduta, sfociando infine sui più classici dei JRPG, con il remake di Live A Live, il catalogo Switch è stato in grado di spaziare su qualunque genere, andando a coprire desideri ed esigenze di ogni videogiocatore. La cosa più bella, è che questo è solo l’inizio: da qui a fine anno non mancheranno infatti le esclusive di spessore, a partire dall’oggetto odierno della nostra recensione, Xenoblade Chronicles 3.

L’ultima fatica di Monolith Soft, che segue lo stile imposto dalle precedenti iterazioni, può tranquillamente essere definito come il progetto più ambizioso del team giapponese, una sorta di summa di tutte i capitoli usciti negli anni scorsi, sia in termini narrativi che di gameplay.

Detto questo, grazie ad un codice review fornitoci da Nintendo, abbiamo spolpato a dovere l’offerta contenutistica proposta.

Ecco quindi le nostre finali impressioni sull’opera di Monolith

Benvenuti ad Aionios

Xenoblade Chronicles 3 si svolge nel mondo di Aionios, dove le nazione di Keves e Agnus sono in costante guerra tra loro. Il mondo è diviso in “colonie”, ognuna con i propri – e giganteschi – mech metallici, che si nutrono in qualche modo dell’energia vitale degli avversari uccisi in battaglia. Nel mondo di Aionios le guerre vengono combattute da “soldati scelti”, creati in provetta e artificialmente privati di una vita longeva (il massimo a cui possono ambire, tristemente, è dieci anni). Al termine della loro breve esistenza, passata per lo più a combattere questo eterno conflitto, i soldati in grado di giungere al termine del loro servizio, vengono onorati di una speciale cerimonia davanti alla regina, culminante appunto con la termina della vita dell’eroe in battaglia.

In Xenoblade Chronicles 3 assumeremo i panni di Noah, il protagonista della storia messa in campo da Monolith Soft, affiancato da un ricco cast di personaggi – tutti appartenenti alla nazione di Keves – da cui partiranno le nostre avventure – come Lanz e Eunie. Dai dubbi esistenziali posti dal cast di protagonisti, si dipanerà la trama di gioco, che ci farà rapportare con una variegato cast di eroi, appartenenti anche alla fazione opposta.

Xenoblade Chronicles 3, lato setting e ambientazione, sembra voler prendere subito le distanze dai due precedenti capitoli, affidandosi a tematiche decisamente più crude e brutali: la breve esistenza dei soldati, impegnati in una cruenta guerra che sembra non aver mai fine, porterà i protagonisti – e lo stesso videogiocatore – a porsi diversi quesiti, andando quindi a lavorare su un fattore psicologico, mai affrontanto in questa maniera da Monolith Soft nelle precedenti iterazioni del brand “nintendiano”.

La trama, come sempre, richiederà impegno e dedizione da parte del videogiocatore, vista la durata sopra la media, rispetto ad altre produzioni di questa entità. Per il solo completamento della storia, abbiamo impiegato più di sessanta ore, tralasciando molto dell’impianto contenutistico secondario che il gioco ad offrire. I completisti, infatti, non faticheranno a raddoppiare questo valore, passando in totale tranquillità più di 100 ore in compagnia di questo titolo.

Lato narrativo, Xenoblade Chronicles 3 scorre piuttosto bene, mettendoci forse un po’ troppo ad ingranare nelle prime ore di gioco, come sul fronte delle meccaniche di gameplay, che analizzeremo meglio più avanti. L’impianto narrativo messo in piedi da Monolith Soft rimane comunque notevole, a dimostrazione della sempre più eccellente abilità di scrittura del team giapponese, capace di coniugare personaggi interessanti ad ambientazioni di indubbio fascino.

Una rivoluzione a metà?

Pur non essendo paragonabile ad un vero e proprio open world, Xenoblade Chronicles 3 riesce a proporre una vasta pletora di incredibili ambientazioni, che lasciano molto “respiro” al videogiocatore. Aspettatevi quindi una discreta varietà di biomi, tra deserti, foreste, mare e aperta campagna, lasciando molto spazio in termini di oggetti da raccogliere, nemici da affrontare e città/accampamenti da visitare. I fan dei due precedenti capitoli non faticheranno a riconoscere alcune iconiche location, visto che questo titolo offre diverse connessioni con il passato della saga ideata da Monolith Soft.

Sul fronte gameplay Xenoblade Chronicles 3 non si discosta in maniera così “spaventosa” dalla precedente iterazione, ma lo possiamo considerare come una “scoperta continua”. Fin dalle prime ore verremo, infatti, lentamente (forse anche troppo) introdotti alle dinamiche di gameplay introdotte dai ragazzi di Monolith Soft. Sebbene ad ergersi vi sia una forte componente esplorativa, capace di tenerci impegnati per ore, il vero cuore dell’intera produzione è sicuramente il sistema di combattimento, un ibrido particolare che va a inserirsi tra i classici JRPG a turni e quelli più moderni in tempo reale: muovendoci liberamente per la mappa, infatti, potremo scorgere le creature ostili che la popolano (il loro livello ci verrà segnalato tramite un valore sopra la loro testa); finendo nel loro campo visivo o “lockandole” tramite il dorsale destro, entreremo in battaglia. Allo stesso tempo, gli altri membri del party attaccheranno automaticamente ogni nemico ci si parerà di fronte, dando al giocatore modo di utilizzare le varie tecniche una volta caricate. Ogni tecnica, che oltre ad infliggere danni potrà far guadagnare bonus in salute o nelle statistiche al nostro party, potrà essere concatenata un all’altra, dando così modo al giocatore di provocare combo sempre più devastanti una volta familiarizzato a dovere con le meccaniche. Una volta riempita una specifica barra, potremo inoltre rilasciare attacchi speciali, utili ad infliggere danni più pesanti e duraturi ai nemici più complessi da abbattere.

Il sistema di crescita ha subito qualche ritocco maggiore, rispetto ai precedenti capitoli, diminuendo la tediosità: in Xenoblade Chronicles 3 avremo la possibilità di aumentare le statistiche del nostro eroe tramite speciali gemme, in grado – al tempo stesso – di dare bonus e improvements alle statistiche degli altri membri del party. A questo si va ad aggiungere la questione degli equipaggiamenti che, se sfruttati a dovere, potrebbero rendere il nostro party davvero imbattibile contro i più complessi scontri all’interno del gioco.

Come già accennato, grande enfasi è stata riposta nella componente esplorativa. Oltre al potersi spostare liberamente tra i vari mondi di gioco scoperti, tramite fast travel, avremo modo di prendere parte ad attività collaterali e quest secondarie, via via sempre più articolate: non mancheranno le sempre-presenti fetch quest, tipiche del genere, ma abbiamo apprezzato la volontà di Monolith Soft di inserire missioni ancora più complesse – narrativamente parlando – rispetto al passato.

Una componente tecnica, finalmente, all’altezza

Avevamo riservato diverse critiche al suo predecessore, vuoi per un character design non proprio eccezionale e per una lunga serie di magagne tecniche che lasciavano presagire una mancanza di ottimizzazione generale del titolo. Ebbene, con Xenoblade Chronicles 3 gli sviluppatori sono sicuramente riusciti ad ottenere il massimo dall’hardware – limitato – di Nintendo Switch. Rispetto al comparto tecnico titoli come Shin Megami Tensei V, già ottimo considerata la piattaforma di riferimento, siamo rimasti colpiti dal lavoro svolto da Monolith Soft, a partire dal design delle ambientazioni e dal character design, tornato un po’ al “passato”, rispetto a quanto visto con il secondo episodio. Pochi rallentamenti, sia in docked che handled mode, e un frame rate più che sufficiente a consentire al giocatore di godere dell’avventura nella sua interezza, questi sono sicuramente aspetti che vanno a favore di quanto fatto con questo titolo.

Promosso, come sempre, il comparto sonoro, capace di appoggiarsi ad una vasta gamma di musiche magistralmente composte e ad un doppiaggio – in lingua inglese – di pregevole fattura.

Concludendo…

Xenoblade Chronicles 3 si impone, di diritto, tra le più importanti produzioni videoludiche uscite su Nintendo Switch. Il titolo di Monolith Soft non solo si cataloga come un eccellente JRPG, grazie ad un gameplay sì lento ma comunque in grado di regalare diverse gioie e soddisfazione al giocatore, ma anche grazie ad una componente narrativa di spessore, che mette in mostra le eccellenti abilità di scrittura del team giapponese, che sono stati in grado di creare un mondo di gioco interessante e ricco di interessanti personaggi.

CI PIACE
  • Combat system appagante e sfaccettato…
  • Setting maturo ed interessante
  • Cast di personaggi riuscitissimo
  • Ambientazione vasta e ricca di biomi
NON CI PIACE
  • …anche se ci mette un po’ ad ingranare
  • La presenza, massiva, di fetch quest infastidisce un po’
Conclusioni

Una volta ingranato, Xenoblade Chronicles 3 è in grado di regalare al videogiocatore una tra le più appaganti avventure JRPG degli ultimi anni. Un successo a conferma dell’ottimo lavoro svolto dai Monolith Soft, veterani dell’industria, capaci di sfruttare appieno l’hardware di Nintendo Switch.

9Cyberludus.com

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Nerd purosangue classe 1992, si avvicina al mondo dei videogiochi grazie al SEGA Master System di sua madre. Destreggiandosi tra Alex Kidd e Sonic the Hedgehog, comincia a farsi una importante cultura videoludica a base di platform e beat ‘em up. Fedele seguace della “master race”, consuma giochi di ruolo dalla mattina alla sera, anche se la sua saga preferita rimane Grand Theft Auto degli inarrivabili Rockstar Games, che fin dal primo capitolo lo ha aiutato a diventare la brutta persona che imparerete a conoscere.

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