La saga di Ratchet & Clank, se escludiamo l’ottimo remake del primo episodio uscito su Playstation 4, mancava di un capitolo principale da circa una decina di anni – saltando, di fatto, l’intera passata generazione. Ratchet & Clank: Rift Apart fu annunciato con un certo clamore, e la sua esclusività per Playstation 5 lo portarono a generare non poco hype tra i videogiocatori fidelizzati Sony, vuoi per un comparto tecnico in grado di sfruttare a dovere la forza bruta della nuova console e le potenzialità dell’SSD.

Il trend ormai è evidente: prima o poi, le esclusive Playstation 5 arrivano a toccare anche il mercato PC, con porting non sempre all’altezza ma comunque in grado di soddisfare i palati più esigenti dei videogiocatori, intenzionati più che mai a mettere le mani su titoli rimasti troppo a lungo esclusivi dell’ammiraglia Sony. Rift Apart non è da meno, e dopo quasi due anni rimasto “relegato” alla libreria di esclusive Playstation 5, eccolo approdare su PC, nei cataloghi Steam ed Epic. Una bella sorpresa, dunque, per i videogiocatori PC che, per la prima volta, possono mettere mano ad un capitolo della saga di Ratchet & Clank, da sempre disponibile esclusivamente su console Sony, sia casalinghe che portatili.

Abbiamo provato a lungo Ratchet & Clank: Rift Apart su un PC da gaming di fascia alta, per poi approfittare del bollino “Verificato” per provare l’esclusiva Insomniac su Steam Deck, e godersi le avventure del Lombax Ratchet e del robottino Clank anche in portabilità.

Il risultato? Siamo forse di fronte ad uno dei più riusciti porting PC operati da Sony, e vi spieghiamo perchè…

Due Lombax al prezzo di uno

Gli eventi di Ratchet & Clank: Rift Apart prendono atto qualche momento dopo gli eventi di Ratchet & Clank: Nexus. Ratchet e Clank vengono accolti in maniera eroica nella futuristica cittadina di Megalopolis, dove una festa in loro onore viene messa in piedi per celebrare tutte le loro imprese. Basterà ben poco, infatti, che le sorti della galassia vengano rimesse in bilico, subito dopo l’arrivo del solito Dettor Nefarius, intenzionato a prendere dalle mani il pericoloso Dimensionatore dalle mani di Clank, oggetto dall’enorme potere creato dal robottino come “regalo” a Ratchet per consentirgli di rimettersi in contatto con altri Lombax nella Galassia.

Le cose, ovviamente, sfuggono di mano e il Dimensionatore nelle mani di Nefarius apre una miriade di portali per realtà parallele, portando i due inseparabili protagonisti in due dimensioni diverse alle prese con i problemi causati dall’utilizzo dell’arma. Nella realtà parallela, Clank farà la conoscenza di Rivet una Lombax, eroina ribelle che si scoprirà avere molto in comune con la sua controparte Ratchet. Rivet, nuovo personaggio principale nella serie, sarà infatti utilizzabile in molte sequenze giocabili, alternandosi a Ratchet in una dimensione parallela.

La trama, come sempre, si dimostra piacevole ed estremamente gradevole da seguire, grazie soprattutto alla qualità sopraffina delle cutscene, affidata all’impressionante motore grafico, capace di rendere Ratchet & Clank: Rift Apart una sorta di “film Pixar in movimento”. Il gioco è longevo al punto giusto, quasi in linea con i precedenti capitoli della saga, e si completa in una decina di ore (ne serviranno una quindicina, forse anche più, nel caso vogliate completare al 100% i task secondari proposti).

Tutto molto bello, ma come gira?

Il porting PC di Ratchet & Clank: Rift Apart si va a collocare, di diritto, tra i migliori operati da Sony nell’ultimo periodo. Abbiamo provato il titolo su una configurazione desktop di fascia alta, equipaggiata con una scheda video RTX 3080ti e un processore AMD Ryzen 7 5800X – il titolo, su una risoluzione ultrawide, si comporta egregiamente a dettagli alti con un DLSS settato su “bilanciato”, andando a toccare anche un centinaio di frame al secondo (con RT disabilitato). Con il ray tracing attivo, il gioco perde qualche frame ma mantenendo comunque l’esperienza incredibilmente stabile e fluida, mostrando a schermo una varietà di effetti e dettagli grafici semplicemente pazzesca.

Ma quindi serve davvero un SSD per giocare a Ratchet & Clank: Rift Apart?

Possiamo dire che le dichiarazioni di Insomniac, in fase di lancio del titolo su PS5, furono parecchio “pompate” per una questione di marketing – è vero che il gioco beneficia enormemente di una configurazione attrezzata con SSD NNVME (specialmente sul fronte caricamenti), ma è altresì vero che semplici SSD Sata sono perfettamente compatibili e supportati, andando solo ad impattare un minimo sui caricamenti, leggermenti più lunghi rispetto alla versione PS5.

Il gioco arriva su PC con tutti i crismi necessari ad un porting moderno: Rift Apart, infatti, sfrutta tutte le più recenti tecnologie di upscaling, tra cui NVIDIA DLSS 3, AMD FSR 2, Intel XeSS e Temporal Injection. Non manca, inoltre, il supporto ad NVIDIA Reflex e NVIDIA DLAA, in grado di migliorare non poco la qualità dell’immagine.

Il gioco, inoltre, supporta nativamente il Dualsense di Playstation 5 (anche se per la risposta aptica sarà necessario il collegamento via cavo al PC), oltre che il controller Xbox e la combo mouse e tastiera, ottima nelle fasi shooter.

Sì perchè Ratchet & Clank: Rift Apart abbandona i canoni dei tipici platform in terza persona, proponendosi più come un adventure shooter – il gioco mette a disposizione una sequenza di bocche da fuoco niente male, potenziabili tramite degli specifici rami delle abilità e, come sempre, acquistabili dal mercante Lady Zurkon, posizionato in posizioni strategiche della mappa. Il gioco, per la prima volta, offre un level design più ad ampio respiro, offrendo alcuni livelli esplorabili liberamente dai due protagonisti, dandoci anche la possibilità di raccogliere collezionabili e completare missioni secondarie. Nonostante la semplicità di base del titolo, abbiamo comunque apprezzato la varietà offerta in termini di possibilità e missioni. Non mancheranno, come sempre, sezioni puzzle nei panni di Clank che, a volte, richiederanno di fare più di una pensata per arrivarne al compimento.

Una gioia anche su Steam Deck

Beneficiando del bollino di “Verificato” fin dal day one, abbiamo provato a lungo Ratchet & Clank: Rift Apart anche su Steam Deck, che da più di un anno a questa parte, è diventato il nostro principale companion, specialmente nelle sessioni di gioco estive che, spesso, ci obbligano a spostarci più frequentemente e ci allontanano dai “calori” emanate dalle postazioni fisse.

Utilizzando i settaggi di default e impostando un frame limiter a 30 fps, siamo rimasti sbalorditi – positivamente – dalle prestazioni generali del titolo Insomniac su Steam Deck, e dal video qui sotto potete farvi un’idea generale delle prestazioni del titolo sull’ibrida di Valve.

Fa strano pensare che l’ultimo capitolo della serie provato su una console portatile fu l’ottimo Ratchet & Clank: L’Altezza non Conta e fa ancora più strano, se messi a confronto, vedere l’enorme gap tecnico tra i due titoli, lasciandoci sbalorditi sugli abnormi avanzamenti tecnici dei dispositivi portatili negli ultimi anni.

Concludendo…

Ratchet & Clank: Rift Apart era un ottimo titolo su PS5 e lo è tutt’ora nella sua controparte PC. Pur non trattandosi di un titolo rivoluzionario, in termini di meccaniche e level design, il titolo di Insomniac diverte dall’inizio alla fine e lo fa grazie ad un porting realizzato in maniera certosina, ricco di tutti i ritrovati in fatto di tecnologia per il miglioramento dell’immagine e upscaling. Tanto di cappello anche per quanto riguarda la versione Steam Deck, impressionante e giocabile ottimamente dall’inizio alla fine.

Configurazione di prova:
Monitor: AOC CU34G2X/BK
Scheda video: GeForce RTX 3080 Ti
Processore: Ryzen 7 5800X
RAM: 16 GB DDR4

CI PIACE
  • Porting eccellente sia in termini di tecnologie disponibili che di qualità grafica effettiva
  • Giocato su Steam Deck fa la sua figura
  • Il gioco diverte dall’inizio alla fine e dura il giusto
NON CI PIACE
  • Mancanza di innovazione in termini di meccaniche
  • La meccanica dei portali poteva essere maggiormente sfruttata
  • Sarebbe bello avere a disposizione anche gli altri capitoli su PC…
Conclusioni

Un porting realizzato in maniera esemplare, che sfrutta a dovere le schede video di ultima generazione e offre un livello altamente scalabile dei dettagli, tanto da permettergli di girare sorprendentemente bene anche su Steam Deck. Ratchet & Clank: Rift Apart promette ai giocatori PC un’avventura adrenalinica, divertente e visivamente spettacolare, come lo era stata – circa due anni fa – la versione PS5.

9Cyberludus.com

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Nerd purosangue classe 1992, si avvicina al mondo dei videogiochi grazie al SEGA Master System di sua madre. Destreggiandosi tra Alex Kidd e Sonic the Hedgehog, comincia a farsi una importante cultura videoludica a base di platform e beat ‘em up. Fedele seguace della “master race”, consuma giochi di ruolo dalla mattina alla sera, anche se la sua saga preferita rimane Grand Theft Auto degli inarrivabili Rockstar Games, che fin dal primo capitolo lo ha aiutato a diventare la brutta persona che imparerete a conoscere.

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