Il brand Hot Wheels ci fa sempre tornare un po’ bambini: le pubblicità, in pompa magna, su Italia 1 (specialmente nel periodo natalizio) con queste stupende piste che, all’apparenza, sembravano mettere in piedi delle scenografie degne dei più grandi blockbuster hollywoodiani. Il brand portava sempre tanta gioia al nostro giovane “alter ego” di allora, ed è quindi bello vedere che Milestone ha catturato l’essenza di quella nostalgia e l’ha trasformata, in maniera così curata, con Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged.
Noi, imbracciando il nostro fido Steam Deck, abbiamo quindi affrontato la mole contenutistica proposta dal gioco, rimanendo a tratti incantati tra le sinuose curve dei tracciati. Perchè? Ve lo spieghiamo nella recensione…
Che sfida!
Seguito dell’originale Turbocharged, questo secondo capitolo presenta una nuova campagna, Creature Rampage, incentrata sulle popolari creature Hot Wheels apparse sotto forma di giocattoli nel corso degli anni: squali, polipi, dinosauri e molti altri. Dovremo quindi correre per la pole position, impedendo a questi “bruti” di distruggere la città, dove ogni pista è progettata in una delle cinque nuove location – Cortile, Campo da Mini Golf, Sala Giochi, Autogrill e il nostro preferito personale, il Museo dei Dinosauri – gareggeremo in una vasta gamma di livelli, dalle semplici prove di tempo alle sfide di derapata, mettendo alla prova le nostre abilità di guida in gare avvincenti e caotiche.
Con i divertenti meccanismi di guida di base di Unleashed che tornano, pensavamo che la maggior parte dei cambiamenti di questo seguito sarebbe stata nelle personalizzazioni dei veicoli e nelle piste…ci siamo sbagliati di grosso.
Turbocharged modifica i suoi componenti principali con l’aggiunta di un salto, un doppio salto e una corsa laterale, cambiando drasticamente le cose. I salti sono principalmente utilizzati per evitare ostacoli come buchi nella pista, pareti e cerchi di fuoco. Tuttavia, possono anche essere utilizzati per accedere strategicamente a scorciatoie furtive, guadagnando un vantaggio sugli avversari, tagliando le curve. La corsa laterale viene utilizzata per superare i concorrenti, sbattendoli fuori strada, facendoli girare, perdere un checkpoint o addirittura precipitare giù dal tracciato: queste nuove meccaniche portano quel livello aggiuntivo di competitività che mancava all’originale.
Un altro grande miglioramento rispetto all’originale sono i nuovi terreni e ostacoli. Il titolo precedente soffriva dal fatto che le piste erano troppo simili, con la striscia di plastica arancione bruciata nelle nostre retine ovunque guardassimo. Questa volta è tutto molto più vario, con erba, cemento e sabbia che compongono piccole parti di ogni pista, richiedendo di essere in allerta poiché la gestione del veicolo è fortemente influenzata durante lo spostamento tra i vari terreni. Gli ostacoli aiutano anche le piste a differenziarsi, con un maggiore focus sulle creature: saremo impegnati ad evitare fuoco di drago, morsi di squalo e pugni di gorilla durante le corse. Gli ostacoli dell’originale, spesso, sembravano fastidiosi, fermando le gare ad alta velocità uccidendo l’impeto, e sebbene gli ostacoli di questo sequel rimangano invariati, l’aggiunta delle abilità di immunità fa miracoli per contrastare questo problema.
Graditissimo il ritorno dello split-screen e del multiplayer, con la possibilità di giocare a qualsiasi delle modalità di gioco principali della campagna in una playlist di modalità mista o in una lobby privata online. Potremo votare su quale pista giocare dopo e metterci in coda in un party con gli amici. Una volta terminata la campagna – dalla durata di circa 15 ore – sbloccheremo diverse nuove gare con obiettivi più impegnativi.
Abbiamo spesso evidenziato il difetto di Unleashed, che non incentivava l’uso della vasta varietà di veicoli disponibili, potendo utilizzare solo una o due auto per l’intera durata. Ora, con una gamma molto più ampia di oltre 130 veicoli diversi (tra cui veicoli con licenza da Fast and Furious, Ritorno al Futuro e Supercar), è una buona cosa che questo “limite” sia stato affrontato con successo. Gli eventi ora richiedono che il nostro veicolo soddisfi determinati tipi e livelli per competere: le tipologie di veicolo sono: pesante, fuoristrada, bilanciato, derapante, rapido e razzo. I livelli, tuttavia, cambiano quando si usano i punti abilità per potenziare il nostro veicolo, da Standard a Potenziato a Ultimo, ciascun livello sbloccando più abilità da equipaggiare al tuo mezzo. Ognuno regola l’accelerazione, la gestione o l’immunità agli ostacoli. Questo significa che ora potremo ottenere veicoli duplicati, ognuno con statistiche leggermente diverse per soddisfare i requisiti di ingresso.
Quando non saremo in pista, sarà possibile accedere al Garage per visualizzare e modificare la nostra collezione di veicoli, per creare e condividere livree e adesivi personalizzati, spendendo la nostra guadagnata valuta di gioco nel negozio o creare e condividere nuove piste nell’Editor di Piste. Le scatole del bottino erano il principale modo per ottenere auto in Unleashed e possiamo dire con gioia che non fanno ritorno in Turbocharged. Invece, sono sostituite da un negozio con un inventario che ruota ogni ora e una ruota gira giornaliera – sullo stile di Forza Horizon – e ora è molto più facile ottenere i veicoli desiderati.
La sublime presentazione audiovisiva dell’originale ritorna con ambienti e modelli eccellentemente dettagliati. Potremmo passare giorni a fissare ogni modello di auto giocattolo o a guardare il T-Rex nel museo dei dinosauri osservandone ogni piccolo dettaglio. Anche la musica è fantastica, con melodie funky e allegre che si abbinano alle vibrazioni delle corse veloci e caotiche che seguono. Il livello di lucidatura è sorprendente, il frame rate è stabile in tutto senza cali evidenti, e bug e glitch non si sono mai visti durante le nostre 25 ore trascorse con il gioco. Durante le nostre prove, su Steam Deck, non abbiamo notati particolari cali, rimanendo ancorati ai 60 frame al secondo.
Concludendo…
Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged è un sequel ottimamente riuscito, veloce, divertente e robusto, in grado di migliore in toto la formula, già ottima, del predecessore. Sistemate quasi tutte le nostre critiche al titolo precedente, con l’aggiunta di impressionanti modifiche meccaniche di base sotto forma di salti, corse laterali e nuovi terreni, rimuovendo le scatole del bottino e aggiungendo abilità di immunità agli ostacoli, Milestone ha creato un ottimo sequel, che ci terrà impegnati per un numero smodato di ore, da soli o in compagnia di amici.